sabato 19 luglio 2008

Jane

As many and many prog bands during the '80s also such German band Jane slided into a commercial kind of sound; they had to eat as well! Maybe the album that I post today is the most commercial of the group but I believe it is useful to know the hard moments which the bands had to face. By the way the work is entitled Beautiful Lady, issued in 1986 with this line-up: Klaus Henatsch / vocals, keyboards, synth-bass, synthesizers- Werner Nadolny / keyboards, synth-bass, tenor bass - Peter Panka / drums, vocals - Kai Reuter / lead & rhythm guitars ; as guests appear: Kalle Bösel / backing vocals (2-3-4) - Anca Graterol / backing vocals (1-6-7-8)- Jane James / backing vocals (2) - Andrea Schwarz / backing vocals (1-6-7-8).
Beautiful lady @ 224 kbps

venerdì 18 luglio 2008

Jane

In 1978 the German band "Jane" recorded this album: "Age of madness" today posted. It is a quite good work, its three first songs are pretty and the others slide towards a commercial heavy rock/prog sadly. The line-up is: Klaus Hess / guitars, vocals; Martin Hesse / bass, vocals; Peter Panka / drums, percussion, vocals; Manfred Wieczorke / keyboards, vocals.
Age of madness @ 256 kbps

Albintimilium (Ventimiglia)

Ai tempi dell'antica Roma le principali città dell'odierna Liguria erano (a cominciare da Sud): Luni, lungo l'Emilia Scauri alla foce del Magra, importante porto dove venivano caricati i marmi che oggi chiamiamo "di Carrara" e dove iniziava l'Aurelia ligure (vedi post relativo); Genua (Genova), sede della flotta romana del nord Tirreno, in cui il famoso Agrippa vi costruì un palazzo ora sotto la chiesa di S.Maria delle Grazie al porto vecchio; Vado Sabatia (Vado) dove confluivano la vecchia Emilia Scauri, la prosecuzione lungo la costa ligure dell'Aurelia (come strada secondaria) ed iniziava la Julia Augusta verso la Gallia Narbonense, nonchè importante porto mercantile; Albintimilium (Ventimiglia) di cui oggi vi parlo. Prima nota come Albium Intemelium, fu, unitamente ad Albenga (Albium Ingaunum), una delle più importanti sedi primitive dei Liguri: «città degli Intemelii», come dice il suo stesso nome. Sorta in epoca remota e sviluppatasi come centro marittimo ed agricolo nei secoli anteriori a Roma, fu dapprima un baluardo dell’indipendenza ligure di fronte ai Greci di Marsiglia, che avevano colonizzato la costa provenzale sino a Monaco; in stretta unione con gli Ingauni di Albenga si alleò forse con Cartagine durante la seconda guerra punica, poi, dopo un periodo di ostilità con Roma, entrò nel 180 a.C. nell’orbita romana ed ne accettò le sue leggi. In epoca imprecisata, probabilmente nell’89 a.C. i Liguri Intemelii conseguirono il diritto latino e costituirono un municipium, che fu uno dei cardini della romanizzazione dell’antica Liguria. Nell’anno 49 a. C. tale ordinamento acquistò carattere definitivo, con la concessione della cittadinanza romana per opera di Giulio Cesare: Albium Intemelium (il nome si contrasse in Albintimilium a partire dall’età di Augusto) fu nell’organizzazione augustea l’ultima città considerata amministrativamente italica ("città assai grande" la definisce Strabone).
La città fiorì, arricchendosi di monumenti (vedi sopra la mappa), sino al V sec d.C., quando, conseguente ad una o più azioni distruttrici, dovute alle invasioni barbariche o alle agitate vicissitudini dei tempi, la città decadde rapidamente anche dal punto di vista civile ed economico, mentre la popolazione cercava rifugi più sicuri nelle valli e sulle alture circostanti. Ma la tradizione cittadina tuttavia non si estinse, e Ventimiglia, mutando il suo nome in Vintimilium, accolse una delle prime sedi vescovili della Liguria, che conservò la giurisdizione territoriale del municipium romano. Nel VI secolo fu un castrum, caposaldo della difesa del limes bizantino contro i Longobardi, e potè resistere fino al 641, anno della conquista di Rotari. Divenne libero comune nel medioevo fino a quando (nel 1261) cadde sotto il dominio di Genova. Fra i suoi illustri cittadini ai tempi di Roma ricordiamo M.Emilio Basso (II sec.d.C.) governatore della Giudea e G. Giulio Agricola (I sec d.C) conquistatore della Britannia. La città era molto estesa tant'è che le case arrivavano fino a Villa Matutiae (l'odierna Sanremo) ad est ed a Mentone verso ovest, sfruttando il percorso della via Julia Augusta realizzata da Ottaviano Augusto che costituiva il decumano massimo. Dell'epoca romana sono rimasti un importante teatro (vedi foto in basso: teatro mura e vallo), resti di abitazioni e terme; dell'epoca tardo medioevale: la Cattedrale (foto in alto) edificata su un tempio di Giunone e la chiesa di S. Michele (sempre foto in alto).

giovedì 17 luglio 2008

Jane

Another album (maybe today it is better than the last one posted) of German krautrock band "Jane". It is entitled "Between Heaven and Hell" and issued in 1977 with these musicians: Klaus Hess / guitars, Moog, vocals - Martin Hesse / bass, vocals - Peter Panka / drums, percussion, vocals - Manfred Wieczorke / keyboards, vocals; as guest appears A. Zchenker / harp. It is loaded with studio effects and is as close to sounding like Pink Floyd as the band came as they have often been compared to Floyd. Enjoy!
Between heaven and hell @ 160 kbps

Cervo

Altro bel paesino della riviera ligure di ponente è Cervo, in provincia d'Imperia, circa a metà strada tra Varazze e Ventimiglia, posto su una collina digradante verso il mare. Dominano il colle il Castello dei Clavesana, che oggi ospita il Museo Etnografico del Ponente Ligure, e la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista. Tradizione vuole che quest’ultima, che rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura barocca in Liguria, sia stata costruita, su progetto dell’architetto Gio Batta Marvaldi di Candeasco (Imperia), con le ricchezze derivate dalla pesca e dal commercio del corallo (meritandosi l’appellativo di "Chiesa dei Corallini"). Il borgo, ben conservato, sembra letteralmente aggrapparsi alla roccia; sullo sfondo del mare, s’intrecciano terrazze, archi, scalinate, tetti e vicoli, bianche case medioevali (disposte a schiera, a due o tre piani, con ancora visibili - al piano terra - gli arconi dei porticati) e palazzotti barocchi, creando scorci inimitabili che fanno la delizia di pittori e fotografi. Paese antichissimo, la cui origine risale probabilmente all'era paleolitica, è caratterizzato da una cinta muraria, eretta dai suoi abitanti in epoca romana e di cui resta la roccaforte munita di torri, posta sopra uno sperone roccioso quasi a picco sul mare, a difesa delle scorrerie dei Saraceni. Già nel 789 stazione di sosta, con lo scorrere degli anni, ed in relazione a questa funzione, il nucleo storico conobbe il massimo splendore ed il suo più importante sviluppo urbanistico. Nell'anno mille divenne feudo dei Marchesi di Clavesana, nel 1200 giurò fedeltà alla Repubblica di Genova di cui seguì le vicende sino al 1797, anno della proclamazione della Repubblica Ligure. La Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni Battista fu iniziata nel 1686 e terminata nel 1734; altra chiesa che merita una visita è la chiesa di San Nicola, di forma ottagonale, che fu la prima parrocchiale dedicata al culto di San Giorgio di Cappadocia, al quale erano devoti i marinai cervesi. Fu probabilmente edificata sulle rovine di un tempio pagano di forma rotonda, venne ricostruita più volte nei secoli, fu abbandonata verso la metà del sec. XV e fu persino cimitero, finché nel 1600 fu affidata ai Frati Agostiniani. Il Castello di Cervo esempio di chiesa fortificata, venne edificata dai Cavalieri di Gerusalemme, durante il periodo delle prime crociate ed adibita per moltissimo tempo ad ospedale.

Congreso

Today Edulms proposes this Cilean group Congreso which recorded its first album in 1971 entitled El Congreso (here posted). They are a folk-prog band formed in 1969, but whose origins date back even further and distinguished itself early on by employing native instrumentation in their music. The line-up of such album is: Fernando González / guitar, composer; Patricio González / guitar; Fernando Hurtad / bass; Sergio González / drums, percussion; Francisco Sazo / vocals, lyrics; as guest appears Hugo Pirovich on flute.
El Congreso @ 192 kbps

mercoledì 16 luglio 2008

Pasta fredda con gamberetti

In estate vuoi per il caldo e vuoi per il poco tempo da dedicarsi ai fornelli (si preferisce infatti stare al mare o in giro), può essere utile saper prepare vari tipi di Pasta Fredda. Una ricetta che vi voglio consigliare (alternativa al solito "riso freddo") è questa: Spaghetti con i gamberetti.
Ingredienti per 4 persone: 350 g di spaghetti - 300 gr di gamberetti - 1 mazzetto di rucola - 3 o 4 pomodori rossi sodi e maturi - olio a piacere q.b. per condire bene la pasta - succo di 1 limone - buccia grattugiata del limone - 1 costa di sedano - 1 carota - pepe misto se piace - un po' di prezzemolo tritato.
Preparazione: Scottiamo i gamberetti (se sono freschi è meglio, ma vanno bene anche quelli congelati) in acqua bollente e salata insieme a sedano e carota, scoliamoli e sgusciamoli tenendo l'acqua. Dopo aver tolto sedano e carota, nella stessa acqua, scottiamo i pomodori ben lavati, scoliamoli e togliamo loro la pelle, i semi e tagliamoli a filetti. Laviamo la rucola e tritiamola grossolanamente. Cuociamo poi la pasta al dente nell'acqua di cottura dei gamberi e dei pomodori, raffreddiamola sotto l'acqua corrente e mettiamola in una ciotola. Nel frattempo avremo preparato il condimento, battendo l'olio con il limone, la buccia, il sale e il pepe. Mettiamo sulla pasta i pomodori, la rucola, i gamberetti, versiamo il condimento e mescoliamo bene. Completiamo il piatto con del prezzemolo tritato. Teniamo in frigo fino al momento di servire.
Vino di accompagnamento: un Franciacorta Spumante Brut o un bel Trebbiano (fate voi se toscano o marchigiano).

Terry Riley

Just two days ago I posted A Rainbow in Curved Air, the most famous album of Terry Riley; in such post I said his first work (which influenced many artists) was In C (a long suite), composed in 1964 and issued on vinyl support only in 1970. Today I wanted to post it. Inside the file there are two different kinds of covers. Enjoy!

martedì 15 luglio 2008

Jane

This group "Jane" coming from Germany is considered to be one of the great German spacerock bands of the 70's. Certainly its first albums are masterpieces of that kind of music. You can find them around the web of course i think, so i wish to post their works issued after 1977. Some of them are quite good albums other less. The music, sometimes, is close to Pink Floyd works or close to groups like Eloy. Today I present "Sign no. 9", maybe it isn't the best one, issued in 1979 with such line-up: Klauss Hess / acoustic & electric guitars, keyboards, vocals - Peter Panka / drums, percussion, vocals - Martin Hesse / bass, vocals.
Sign no. 9 @ 128 kbps

Ceriana

Paesino dell'entroterra di Sanremo (Liguria, riviera di ponente), Ceriana è situato in provincia di Imperia al centro della Valle Armea. Sembra che la sua fondazione risalirebbe ai tempi dell'Impero Romano, prima come "villa" della famiglia Celii (da cui poi Coeliana quindi Ceriana); in seguito la villa ed il piccolo vicus annesso si trasformò in Oppidum fortificato e cinto da mura. Vennero poi i Longobardi che ampliarono le mure soggette tra IX ed il X sec a ripetuti attacchi dei pirati Saraceni. Dall' XI sec fece parte dei possedimenti di Genova. Paese dall'intatto fascino medioevale riserva piacevoli sorprese in suggestivi scorci d'altri tempi ed in alcune sue storiche chiese. Qui ricordiamo: Chiesa dei S. Pietro e Paolo (XIII sec ma con un polittico del XI sec), Chiesa di S. Andrea Apostolo (del IV, fu eretta sopra le rovine di un tempio pagano, dedicato molto probabilmente ad Apollo, di cui restano le colonne in arenaria che dividono le navate), Chiesetta di S. Salvatore (XII sec anch'essa su tempietto pagano), Oratorio della Visitazione (del XV sec, ma su mura romane), Chiesa dell'Addolorata (del XII ma su tempio pagano romano).
Le foto riguardano il ridente paesino.

lunedì 14 luglio 2008

Terry Riley

Terry Riley is an American composer who has influenced with his track "Suite in C" (1964) many and many musicians like (for ex.) Tangerin Dream, Soft Machine, The Who, Philip Glass. His most famous work is this A Rainbow in Curved Air, issued in 1969, that gave the name of a well knowed English prog band "Curved Air" as well. The kind of music is, obviously, avant-gard. Enjoy!
A Rainbow in Curved Air @ 320 kbps

La Legione tardo imperiale

Continuando a parlarvi della Legione Romana (e dei suoi legionari) quest'oggi voglio soffermarmi sulla sua involuzione avvenuta a partire dalla fine del III sec d.C. Per far questo però è prima necessario un salto indietro nel tempo. Fin dai tempi di Cesare la Legione era una formidabile arma costituita da eccellenti ed addestratissimi soldati, praticamente invincibile in uno scontro frontale. (Le tre legioni di Varo annientate dai Germani nella Selva di Teotoburgo (IX d.C), lo furono solo grazie a tradimenti ed a una imboscata nel fitto della foresta.) Dotata di strategie (alcune ancora oggi applicate dalla Polizia Anti-sommossa), armi ed armature all'avanguardia (per quei tempi), nonchè da capaci ufficiali e sottoufficiali. Per darsi un'idea delle sue capacità belliche, può essere utile rivedere la famosa battaglia, ben realizzata, nel film "Il Gladiatore". Lo schieramento, con poche differenze nei secoli prevedeva questa disposizione (vedi schema sopra): Dove la coorte (500 uomini= 5 centurie) è gialla , il manipolo (2 centurie) verde scuro, la centuria arancione; la "prima coorte" (quella di 1000 uomini) grigia; ai lati la cavalleria (azzurro) composta dalle "turmae"(ogni turma ,oggi diremo squadrone, era formata da 15 cavalieri circa comandate da 3 decurionis), ognuna qui di colore verde in numero di circa 10 per legione. Dietro vi era l'artiglieria ausiliaria composta dai vari tipi di armi da lancio. Qualche trasformazione nella tattica e nell'armamento la si ebbe anche a partire dal II sec d.C.; ma essa era dettata dalla necessità di adeguarsi ai climi rigidi del Nord Europa e dal dover svolgere compiti di sorveglianza dei confini. (a lato esempio di soldato romano sul Vallo di Adriano, nord Inghilterra fine II sec d.C.).
Ma a partire dalla fine del III sec d.C. l'Impero Romano stava attraversando forti crisi economiche ed era soggetto a ripetuti sconfinamenti di predoni barbari. Così Diocleziano (285-301 d.C), tagliò i finanziamenti all'esercito e lo riorganizzò con ampi inserimenti di soldati barbari. Sparì così la Lorica Segmentata (troppo costosa) in favore della meno pratica e robusta ma più economica Lorica Hamata (quella ad anelli metallici, per altro mai scomparsa), che poi rimase in uso fino a tutto il medioevo. Anche gli elmi assomigliarono sempre più a quelli conici dei barbari e gli scudi diventarono tondi ed in legno massiccio; via il gladio a favore di una lunga spada e via anche il pilum sostituito da una lancia. La legione, da fanteria a piedi, si trasformò in cavalleria di pronto intervento costituita da legionari che all'occorenza potevano combattere anche a piedi. Infatti, secondo Diocleziano (e poi anche Costantino), le legioni pur aumentate di numero (ma meno attrezzate ed addestrate) si dovevano dividire in due tipi: Limitanea (cioè che stava nei pressi del confine), e che aveva il compito di sorvegliare i confini e rallentare l'avanzata dei Barbari, mentre la seconda detta Comitata (più pesantemente armata e meglio addestrata) stava nelle retrovie (di solito acquartierata vicino a grosse città), pronta a fermare eventuali orde riuscite ad oltrepassare il Limes (il confine dell'Impero); ed ecco quindi l'esigenza della cavalleria come forza di pronto intervento. Dato poi che sempre più Barbari (oggi diremo extra-imperii) ingrossavano le file dell'esercito romano i generali cercarono di adattare gradualmente il modo di combattere di questi, basato su rapide scorrerie e disordinati attacchi in massa di fanteria, con la vecchia disciplina del manipolo romano ed al combattimento di corpo piuttosto che a quello individuale. Tutto ciò poi continuò con l'Impero Romano d'Oriente. Sotto alcuni esempi di legionari del tardo impero.

Pappo's Blues

Every time a good rock-blues (as a good jazz of course) it is a good thing, I think. So today, thanking Edulms, we're able to enjoy to listen to these Pappo's Blues, a nice rock-blues band coming from Argentina which plays a music in veins of T.Y.A.; do you remember Alvin Lee? The album is Volumen 3, issued in 1973. They sing in own language and the line up is: Pappo (a clever guitarist i believe)-guitar & vocals, Black Amaja -drums, David Lebòn -bass.
Volumen 3 @ 128 kbps

sabato 12 luglio 2008

Ned Lagin

Ned Lagin is an American avant-gard keyboardist and was a pioneer in the development and use of minicomputers in real-time stage and studio performance. In 1975 Lagin released an album of experimental space music entitled Seastones; he described the recording as "Cybernetic biomusic." The album was one of the first commercially released recordings to feature the use of digital computers and the Buchla digital-polyphonic synthesizer. It featured guest performances by members of the Grateful Dead, including Jerry Garcia playing treated guitar and Phil Lesh playing electronic Alembic bass. Members of Jefferson Airplane and CSNY also appear on the album. But it is not an easy work, it is avant-gard LP!
Seastones @ 192 kbps

Seppie ripiene alla sorrentina

Ingredienti per 4 persone: 1000 G Seppioline/o seppie - 2 Uova - 100 G Formaggio Parmigiano Grattugiato - 100 G Mozzarella - 50 G Uvetta Sultanina - Sale - 1 Pizzico Pepe - Olio D'oliva Extravergine- 1 Spicchio Aglio - Peperoncino Piccante - Prezzemolo - 300 G Pomodorini Preparazione:
Pulire bene le seppie dalle impurità contenute nel sacchetto, togliere la cartilagine interna e tagliarne i tentacoli. Preparare in una terrina il ripieno amalgamando alle uova tanto parmigiano in modo da ottenere un impasto cremoso e denso, unire un pizzico di sale e pepe, la mozzarella tagliata a dadini e l'uvetta sultanina. In un tegame dove l'aglio schiacciato avrà lasciato la sua fragranza all'olio d'oliva, e il peperoncino l'avrà reso più prepotente, eliminate sia l'aglio che il peperoncino e sostituirli con i tentacoli. Lasciarli soffriggere prima di aggiungere le seppioline ripiene cuocendole per qualche minuto a fuoco allegro. Unire i pomodorini schiacciati, regolare la quantità di sale, abbassare la fiamma, coprire il tegame e lasciare cuocere per circa venti minuti. Prima di servirli togliere il filo che le chiude, adagiarle in un piatto, coperte dalla loro salsetta con aggiunta di prezzemolo tritato.
Vino consigliato: Lacryma Christi Vesuvio rosso, Solopaca rosato.

venerdì 11 luglio 2008

Son Nosso De Cada Dia

Thanking Edulms as usually, we 're able to listen to this prog band "Son Nosso De Cada Dia", coming from Brazil. The group has been formed in São Paulo in 1970 and played a pretty prog related; at times their style can be referred to Italian bands like Banco or PFM, but their music showed as well a strong influence by American Jazz-Rock revealing some hints to English Space-Rock. They recorded two albums only in those times; today we post a double CD which has inside live recordings done in 1975-1976 and is entitled "A Procura da Essência" issued in 2004. Its line-up is: Pedrão Baldanza / bass, vocals, Fender Jazz bass 64 - Pedrinho Batera / drums, vocals, Ludwig drums, Moog drums - Egidio Conde / guitar Gibson ES-335, Fender Stratocaster - Dino Vicente / keyboards, Hammond Organ B3, ARP Odyssey, Moog 15, Fender Rhodes electric piano - Tuca Camargo / keyboards, Fender Rhodes electric piano, Minimoog, clavinet - Rangel / percussion. Enjoy!
A procura @ 128 kbps

Landscapes from east Liguria

Photo n° 1, 2 & 3 Deiva. The old village (not far from the sea) was Longobard by origin.
Bonassola, a little village founded by Tigulli (a celtic people, V sec b.C.)
The last three photos are of Levanto, a little town (first time was founded by Tigulli and after was a little village of Roman Empire with this name "Ceula", after a medioeval village of Genoa Republic) with its church "Sant'Andrea"( the photo in the middle).
All places are in La Spezia province.

giovedì 10 luglio 2008

Drosselbart

They came from Germany and played a pretty krautrock. The Drosselbart band recorded one LP only issued in 1970, selftitled. Their sound has veins of Colosseum and hard rock but it is quite original by also they sing in own language. The line-up of such album is: Peter Randt / vocals, guitar - Jemina / vocals- Christian Trachsel / keyboards - Dietmar Mainka / guitar- Werner Schuler / bass- Martin Honemeyer / drums.
Drosselbart @ 192 kbps

Cohortes Urbanae / Vigiles Urbani

A questo punto credo sia necessario fare un po' di chiarezza riguardo alle guardie presenti nell'Urbe ai tempi dei Cesari. Per una migliore comprensione, a noi italiani, può essere utile il raffronto con le moderne (e pletoriche) "forze dell'ordine" presenti sul nostro territorio. Quindi possiamo equiparare i Pretoriani (di cui vi avevo parlato nel post di ieri) ai moderni Carabinieri; infatti come questi erano una elite dell'esercito romano che giurava fedeltà all'imperatore, gli faceva da scorta (vedi oggi i Corazzieri per il Presidente della Repubblica) ed intervenivano a tutela dell'ordine pubblico; in più svolgevano anche compiti oggi attribuiti alla Guardia di Finanza, cioè di repressione delle frodi finanziarie e riscossione dei tributi nonché di Guardie Ecologiche, in quanto sovraintendevano agli spostamenti degli animali per i circhi. Il ruolo di Polizia era invece svolto nelle varie città dell'Impero dalle Cohorti Urbanae (in alto una statuetta raffigurante un milite); nate a Roma per volere di Augusto, si estesero poi anche in altre città importanti, ma al contrario dei Pretoriani giuravano fedeltà al Senato. La vita di caserma era molto simile a quella dei pretoriani, con cui condivisero l'accampamento fino al 270 d.C., esercitazione a parte, e servizi vari, i soldati delle coorti urbane potevano svagarsi alle terme o nell'arena come qualunque altro cives. Per il resto organizzazione interna, comandi, ed equipaggiamento, era del tutto simile alla guardia pretoriana. Inizialmente furono create tre coorti di 500 uomini ciascuna. La consistenza numerica rimase quasi sempre invariata, tranne il breve periodo di Vitellio che ne portò gli effettivi a 1000 uomini per coorte, fino a Settimio Severo, il quale lo fissò a 1500 uomini. Al contrario dei pretoriani non furono soppresse nel 312 ma si trasformarono in un corpo civile. Erano sotto il comando del prefetto dell'Urbe (Praefectus Urbi), una persona appunto di rango senatoriale. Ogni coorte era comandata da un tribuno e da sei centurioni. La provenienza etnica di queste coorti costituisce un fatto unico, infatti per tutta la durata della loro esistenza saranno costituite per la quasi totalità (85-88 %) da soldati di origine Italica. Spesso costituirono, nel tardo impero, una valida forza a difesa delle città e del territorio. Nel IV sec d.C. persero i loro connotati di milizia armata e rimasero solo una forza di Polizia. Sotto ricostruzione grafica di una Guardia Urbana.
I Vigiles Urbani, invece erano un corpo semi-militare (anch'esso costituito da Augusto) che svolgeva le mansioni degli odierni Metronotte (insomma una polizia notturna) e quelle dei Vigili del Fuoco. Di giorno andavano in giro per Roma a reprimere i principi d'incendio ed a sorvegliare che tutti applicassero la legge su come doveva essere tenuto un fuoco. Di notte facevano le ronde per le vie di Roma a tutela dell'ordine pubblico. In caso d'incendio intervenivano prontamente con carri e pompe (l'acqua la prendevano dalle varie fontane e ninfei). Tra i vigilum vi erano particolari mansioni specialistiche tra cui l’addetto alla pompa antincendio il Siphonarius aiutato dall’Aquarius, l’incaricato alle stoffe imbevute di materiali ignifughi (Centonae), l’Uncinarius e il Falciarius muniti di rampini e falci per la demolizione e lo sgombero di materiali già intaccati dalle fiamme, senza dimenticare quattro medici per ogni coorte. Erano strutturati su sette coorti probabilmente milliarie sin dalle origini, una ogni due regiones in cui era divisa la capitale (che allora contava più di 1,5 milioni di abitanti), mantenendo ogni coorte un comando (statio) in una regione, e un posto di guardia (excubitorium) nell’altra. Comandate da un funzionario imperiale di rango equestre (Praefectum Vigilum), le cohortes vigilum avevano i tribuni di coorte e i centurioni (7 per coorte) provenienti dall’esercito, mentre i militi semplici erano essenzialmente liberti (ex-schiavi), che ottenevano la cittadinanza romana dopo 6 anni di servizio sotto Tiberio, e in seguito dopo 3 anni.
Le divise delle Cohorti Urbane ed il loro armamento assomigliava a quello delle Guardie Pretoriane (vedere post scorso) ; il colore dominante era il rosso invece che il blu. Va qui ricordato che a Roma era espressamente vietato ai legionari (quindi ai militari propriamente detti) di aggirarsi per l'Urbe armati. I Vigiles avevano elmi (di pelle) e a volte cotte di cuoio (più adatti al fuoco) e durante le ronde notturne avevano manganelli e corte spade. Il colore delle loro tuniche era il giallo. Sotto nell'ordine: ruderi di una caserma dei Vigiles, bassorilievo di epoca romana posto come insegna in una loro caserma (si riconoscono gli "attrezzi del mestiere"), esempio di lorica in cuoio forse più adatta ad un centurione o ad un tribuno.

mercoledì 9 luglio 2008

The Cosmic Jokers

The third album of such krautrock band "The Cosmic Jokers" is this Planeten Sit-In issued in 1974. The music has electronic and cosmic atmospheres and sometimes it can remember to us T. Dream's sounds or first P.Floyd. The musicians who appear in this LP are: Dieter Dierks / bass- Jürgen Dollase / keyboards, vocals - Manuel Göttsching / electric guitar- Harald Großkopf / drums - Klaus Schulze / synthesizers. Enjoy!
Planeten sit-in @ 256 kbps

I Pretoriani

Così per continuare questo breve viaggio sulle milizie imperiali nell'antica Roma; quest'oggi vi volevo parlare della Guardia Pretoriana, istituita da Augusto nel 27 d.C. su imitazione delle guardie personali dei generali della tarda Repubblica. Fu poi Tiberio che costruì per essa i Castra Praetoria (specie di caserme, inizialmente poste fuori Roma ma poi dentro a contatto con le mure Aureliane); detta guardia era in pratica una legione formata da 10 coorti. I Pretoriani erano comandati dal Prefectus Praetorio, di rango equestre. Solitamente entravano a fare parte di questo corpo solo soldati scelti e valorosi oppure ufficiali ma sempre provenienti dalla Provincia Italia. Da semplice guardia all'Imperatore la Legione Pretoriana diventò anche la guardia (o se preferite polizia) di Roma insieme alle Cohortes Urbanae ed ai Vigiles (di cui parlerò), e negli ultimi anni dell'Impero "strumento politico assai persuasivo". Non sempre furono fedelissimi al monarca di turno e spesso entrarono nelle congiure di Palazzo. Sotto Traiano furono istituiti gli Equites Singulares, ossia la cavalleria personale dell'Imperatore (che gli faceva da scorta nei campi di battaglia), forti inizialmente di 500 e poi di 1000 uomini erano comandati da un tribuno, ed erano suddivisi in turmae come gli altri cavalieri (la foto è ultima in basso da un rilievo marmoreo). Quelli a piedi, i Pretoriani, come ho sopra detto erano suddivisi in coorti (cohortes di 500 uomini ciascuna) di cui ogni coorte era comandata da un tribuno militare. Inoltre uno o due manipoli (2 coorti) comandati da un centurione detto Trecenarius formavano la guardia d'onore dell'Imperatore ed erano quelli che montavano la guardia a Palazzo. Le Coorti Pretoriane furono sciolte da Costantino il Grande poiché gli si opposero nella battaglia di Ponte Milvio a Roma durante lo scontro con Massenzio per il controllo dell'Impero. Quando montavano la guardia od erano di servizio in Roma di solito erano armati di lancia e gladio non sempre con elmo e corazza. Durante le campagne militari dell'imperatore avevano un armamento più pesante e consono (foto in alto, la prima in assetto da guerra, la seconda come guardia d'onore al Palazzo). Il colore dominante (del pennacchio e degli scudi) era il blu anche per contrapporsi al rosso dei legionari. Esisteva anche un alta uniforme per le cerimonie particolari come da rilievo marmoreo pervenutoci (foto qui a lato dx). Ovviamente avevano anche una loro insegna. (foto qui sotto).