mercoledì 30 aprile 2014

Mi domando come...

Sia possibile che, avvicinadosi le Elezioni Europee, molti miei concittadini continuano a bersi le fandonie dei vari tromboni (vecchi e nuovi ) che straparlano di tutto e di più. Il primo assurdo è quel Gabibbo genovese e il suo socio (qui prendo in prestito il nome da Crozza) Mago Belino che usando un linguaggio a dir poco scurrile insultano tutti (ed anche il nostro buonsenso). Predicano assurdità (vedi il sussidio di cittadinanza (800€), che subito parrebbe cosa buona, ma che poi, se uno è dotato di comprendonio, si chiede: ma con quali soldi? Tanto più che il governo attuale con difficoltà riuscirà a dare 80€ a 10 milioni di cittadini). A me non piacciono i capi assoluti di partito (o movimento), credo che in materia abbiamo già dato (leggi Mussolini), nè i fanataci possessori della verità assoluta. Pensate quale catastrofe sarebbe se l'Italia fosse governata da simili figuri e poi avete fatto caso alla faccia degli onorevoli pentastellati?  Occhi spiritati, viso da so tutto io e voi siete merde e fanatismo da tutti i pori... Alla larga! Poi c'è il "solito" pregiudicato di Arcore che mai evita di dire cretinaggini e di farci fare brutte figure all'estero. Costui e i suoi accoliti italoforzuti cercano (spero invano) di rifarsi una verginità politica. Ma negli ultimi 20 anni dove erano? Poi c'è il mullah della sLega che non avendo argomenti seri si aggrappa all'idiota idea del no Euro e volge il testone verso i fascisti doltr'Alpe. Certo anche Renzi è un po' il "ghe penso tutto mi" ma per fortuna ha dietro un partito che mai si sognerebbe di espellere se uno la pensa diversamente dal suo "Duce" e che ha nel suo interno contromisure che ne limitano il potere (al contrario degli altri). Non sarà la panacea di tutti i mali ed io a suo tempo non lo votai, ma vivaddio un orbo in un consesso di ciechi è un re.

martedì 29 aprile 2014

Ve li ricordate?



Questo buon album dei Kaptain Kopter & The (Fabulous) Twirly Birds fu registrato dal vivo negli studi di una radio californiana, infatti si intitola Record Live on KPFK Radio, Los Angeles 1972. Qui il bravo Randy California insieme a Ed Cassidy e Larry “Fuzzy” Knight da vita ad un eccellente rock blues tipico del Nord America. Va subito detto che la registrazione, secondo i parametri dell’epoca, sarebbe ottima ma purtroppo paragonata ai tempi odierni risulta appena discreta e questo ne inficia la qualità audio (non certo quella musicale che rimane sublime!). Un disco comunque da sentire e risentire per la carica emotiva che regala.
Voto:    + + +

lunedì 28 aprile 2014

Sui centesimi



Non so se ne avete avuto notizia ma da un certo tempo si va cianciando (da alcuni soloni, invero) che sarebbe l’ora di abolire le monetine da 1 - 2 - 5 centesimi di Euro adducendo il fatto che esse valgono di più (come metallo) di quello che nominalmente valgono e pertanto lo Stato ci perde nello stamparle milioni di soldi. Questo certamente è vero, ma ai supposti tecnici di poco sopra non è venuto in mente che così facendo scatterebbe la perversa inflazione (fra le più inique tasse occulte della povera gente); infatti, per esempio, ciò che oggi costa 1€ e 96 centesimi un domani andrebbe a 1€ e 90cent? Manco pa’ capa, esso sarebbe di certo arrontondato a 2€. Ora mi domando e dico, visto che il metallo costa di più, non sarebbe meglio usarne al suo posto uno più economico? Non sono certo un esperto in metallurgia ed affini ma possibile che non ci sia in giro una lega più economica tale da sostituire questa? Per chiudere vorrei ora soffermarmi sui “furbi” no Euro e i nostalgici della liretta. Credete, poveri illusi, che nel caso ricompaiano le vetuste 5, 10, 20 e financo 50 e 100£ (le ultime, ve lo ricordo, del valore di quasi 5 cent)? Manco pa’ capa... Solita svalutazione, solito arrotondamento (si è già visto 13 anni fa) a favore dei commercianti, banche e assicurazioni (e via dicendo...) e solita inchiappettatura del popolino.

domenica 27 aprile 2014

Circa i Circa:....



Come certamente vi siete accorti, normalmente preferisco postare artisti e conseguenti album dei favolosi anni fine ’60 e metà ’70 (almeno per me). Qualche volta mi piace fare delle eccezioni ed oggi è una di queste; infatti la mia proposta odierna è l’album dal vivo dei Circa:, gruppo inglese, uscito nel 2013 ed intitolato: Live From Here There And Everywhere. La band è abbastanza famosa perché ha ospitato nel tempo, fra le sue fila, fuoriusciti dagli Yes e dagli Asia e suona un buon neo prog. La musica che ne scaturisce potrebbe ricordare appunto i sopracitati gruppi ma si mantiene sul filo di una buona originalità e poi la dimensione dal vivo, grazie anche ad una ottima registrazione (sono finiti i tempi in cui i live erano quasi inascoltabili), ne accresce il fascino.
Voto:  + + +

sabato 26 aprile 2014

La Provincia di Spezia (parte quinta ed ultima)


Luni
Luni entrata anfiteatro

Fosdinovo

Fosdinovo paese visto dal castello e sullo sfondo l'isola Palmaria

Sarzana la piazza centrale

Sarzana, la cattedrale

Sarzana, la fortezza Firmafede e sullo sfondo Sarzanello

Sarzanello

Arcola
Rieccoci, dopo le vacanze pasquali (che spero abbiate passato splendidamente), per chiudere l’argomento sulla Provincia di Spezia ad uso del buon Quaterpass ma anche dei miei altri lettori (se ce ne sono ancora...). Rimane pertanto da trattare l’ampia pianura (relativamente alla montuosa Liguria) che va dalla confluenza del fiume Vara col Magra fino al suo estuario. La città più antica della zona è la romana Luni (II sec a.C.) di cui rimangano resti visitabili e un interessante anfiteatro (anticamente rivestito di marmo bianco e con l’ultima fila fatta, allora, di scalee di legno). Detta città era un trafficato nodo stradale ed un importantissimo porto ma con dei problemi di insabbiamento. Infatti Luni, posta su una piccola penisola, confinava a sud col litorale sabbioso del Tirreno (ora a più di un km) mentre a nord le banchine dei moli si affacciavano su una baia salmastra e poco profonda a poche centinaia di metri dalla allora foce del fiume Magra. I Romani in parte riuscirono ad ovviare all’inconveniente ma dopo il V sec esso si impaludò sempre di più e così i cittadini per sfuggire sia alla malaria che alle incursioni piratesche, piano piano, abbandonarono la città e si ritirarono o qualche km più a nord fondando Sarzana (uscita autostradale omonima, di molto costruita con materiale di recupero dall’antica città romana, ma su preesistenti insediamenti) o sui monti in paesi che oggi si chiamano Ortonovo, Castelnuovo Magra, e Fosdinovo. Iniziamo da quest’ultimo ed il suo castello (visitabile e costruito più a monte dell’antico borgo), in esso soggiornò a lungo Dante Alighieri e si dice che prese dalla vista che aveva dalla sua camera di uno scosceso dirupo, l’idea di come dovevano essere fatti i gironi dell’Inferno. Ritorniamo su Sarzana (secondo centro della provincia) che assolutamente val la pena di visitare, avendo sia nelle sue chiese che nell’antico nucleo storico uno dei più bei esempi medioevali-risorgimentali della Liguria. E’ dotata anche di una grande Fortezza\Castello (detta di Firmafede, ideata da architetti fiorentini come il Sangallo) incuneata oggi nella cittadina e di un’altra Sarzanello, coeva, posta sulla collina vicina. Nella zona si produce forse il miglior Vermentino del mondo: Il Vermentino Colli di Luni Doc (è un bianco che si sposa magnificamente con i piatti di pesce). Quasi di fronte a Sarzana. ma dall’altra parte del fiume Magra, arrampicata sul monte che è alle spalle di S.Terenzo, c’è uno dei più bei borghi storici della regione: Arcola; essa merita senz’altro di farci una capatina per immergersi in un’atmosfera ovattata e medioevale. Ovviamente ci sono altri luoghi che non ho menzionato ma che è bello scoprire senza fretta. Da assaggiare nella zona, in qualche ristorantino o in un agriturismo, il tipico coniglio ripieno. ...Ciao Christomannos... ;-)

giovedì 17 aprile 2014

Buona Pasqua! Happy Easter!


I miei migliori auguri di Buona Pasqua a tutti i miei lettori. Ci rivedremo fra una decina di giorni, ciao!

Best wishes for a Happy Easter to all readers of mine. We will meet again in ten days, bye!

Non è malaccio


Ad essere sinceri dopo il famoso ed interessante Tubular Bells (innovativo per certi versi e per me un capolavoro) il noto autore Mike Oldfield  non è che abbia sfornato altri dischi all’altezza di quello. Certo alcuni di essi degli anni ’70 erano molto interessanti ma via via è caduto nella ripetività a volte anche banale. Questo Man On The Rocks uscito quest’anno non fa eccezione, snodandosi in un buon soft prog e rock elettronico di classe ma senza troppe pretese. Album che nell’insieme si fa ascoltare e personalmente l’ho messo come musica di accompagnamento nell’auto. Insomma un lavoro buono ma senza volontà avanguardistiche.
Voto:   + + +
Ancora.... Buona Pasqua!

mercoledì 16 aprile 2014

La Provincia di Spezia (parte quarta e continua...)


Levanto

Levanto il Castello

Levanto la Parrocchiale

Bonassola

Deiva la spiaggia

Deiva il centro storico

Varese Ligure
Brugnato
Brugnato la piazza
Proseguendo verso nord la costa che guarda il Mar Ligure, dopo le 5 Terre (in pratica al di là del promontorio di Punta Mesco sito a nord di Monterosso) incontriamo la cittadina di Levanto. In epoca romana esisteva un agglomerato leggermente spostato verso monte lungo un’antichissima via dei liguri che portava a Segesta passando lungo la costa (o quasi). L’altra via alternativa era romana e ricalva il percorso interno che oggi chiamiamo v. Statale Aurelia (compreso il Passo del Bracco). Fu solo verso l’ XI sec che l’abitato si spostò verso mare ed a seguire furono costruiti un castello (esistente ancora oggi) contro le incursioni piratesche, la parrocchiale (bellissima chiesa del XIII sec) e dal 1200 divenne un importante scalo commerciale (sale ed olio per lo più). Al suo vecchio centro storico si sono aggiunte poi case signorili a partire dal XVIII sec e poi una forte urbanizzazione (ma verso monte, meno male!) dagli anni ’60. Con una pista ciclabile che sfrutta il vecchio percorso ferroviario (e relative gallerie dismesse ma illuminate), oppure in auto in 20 minuti, si può arrivare a Bonassola piccolo centro oggi balneare ma che fu antico paese di pescatori e naviganti. In ambedue le località ci sono relativamente (alla Liguria) ampi arenili. Del resto per chi ama gli stabilimenti balneari a partire da Bocca di Magra passando per Marinella (ancora in Provincia di Spezia), Marina di Carrara, Marina di Massa, Forte dei marmi e Viareggio (meno di 30 minuti di autostrada da Spezia) è in pratica un’unica spiaggia con l’imbarazzo della scelta. Ma ritorniamo a noi. Da Bonassola (ma anche da altre parti ovviamente) si può andare o ancora lungo la costa verso nord arrivando a Deiva che ha un nucleo storico antico a un km verso monte e una spiaggia sabbiosa con case moderne verso mare; oppure recarsi nell’entroterra spezzino, provincia fra le più “verdi” d’Italia. Consiglierei di fare una capatina a Varese Ligure la cui peculiarità è il centro storico ed il suo borgo rotondo, ovviamente la foto con veduta dall’alto non è mia. Posto nell’alta valle del fiume Vara è un suggestivo paese immerso nel verde con un’interessante parrocchiale del XVI sec e rimaneggiata in epoca barocca e un fortilizio-torre. Fin dalla preistoria sebbene allora come in parte oggi la zona era quasi disabitata, c’erano dei nuclei abitativi, di cui Varese L. era uno di questi. Qualche decina di km più a valle c’è Brugnato (uscita autostradale omonima) il cui nome deriva dal dialetto brignè = susino (pianta che è nel gonfalone del comune). In epoca romana era un piccolo pagus con una stazione di posta lungo la via consolare del Bracco. Crebbe assai in età medioevale grazie alla fondazione di un’abbazia ed oggi oltre ad essa si può ammirare il centro storico con le sue antiche case colorate. Spero che il buon Quaterpass ne tragga ispirazione...;-)

martedì 15 aprile 2014

Da sentire...


Mi è arrivato per le mani questo doppio album live della band americana degli Steve Miller Blues Band registrato appunto dal vivo nel lontanissimo 1967. Esso si intitola: The Matrix-San Francisco 1967-01-27. era il periodo in cui nella Bay Area vi era in atto un fermento musicale e di idee senza precedenti se si esclude il momento coevo di Londra. Va subito detto che la registrazione, pur essendo ottima per il periodo, secondo i nostri canoni attuali risulta appena discreta; comunque sia i dischi si fanno ascoltare con piacere e viene da pensare cosa sarebbe stato se allora avessero avuto le tecniche audio odierne. Il suono si snoda fra le note di un rock-blues di alta qualità e classe.
Voto:  + + + + (ho dato un voto in più per la qualità della musica piuttosto che per quella audio)

lunedì 14 aprile 2014

La Provincia di Spezia (parte terza e continua...)



Riomaggiore

Manarola e Via dell'Amore

Corniglia (vista dal mare)

Vernazza e sullo sfondo Monterosso e Punta Mesco

Monterosso 1

Monterosso 2
Come promesso oggi “siamo” nelle 5 Terre patrimonio dell’Umanità tutelato dall’UNESCO (insieme a Portovenere e le 3 isole). A partire da sud e andando verso nord troviamo la prima: Riomaggiore che come quasi tutte le altre, essendo state abitate almeno a partire dall’epoca romana (ma anche prima da liguri pescatori), deve il suo nome ad una storpiatura dal tardo latino: Rivus Major (fiumicciattolo maggiore). Dopo di questa si incontra Manarola (dal latino Magna Rota) in quanto probabilmente esisteva un mulino (ad acqua). La terza è Corniglia documentato possedimento della famiglia romana dei Cornelii. Si arriva quindi a quella forse più pittoresca: Vernazza probabilmente dal latino Hibernacula (“accampamenti invernali”), dove stazionava appunto nel periodo invernale un piccolo contingente militare romano addetto al controllo delle rotte commerciali che da Portus Veneris portava a Segesta (Sestri Levante) e quindi passando per Clavis (Chiavari) a Genua (Genova). L’ultima ma anche la più grande è la più frequentata Monterosso, ma è anche quella che ha più opere d’arte. Comunque in tutti i paesi delle 5 Terre le parrocchiali, ”male che vadano”, sono del ‘300 o ‘400 nello stile tipico ligure a bande sovrapposte chiare e scure e le case colorate sono veramente antiche, molte coeve. Tutte e cinque le località sono intervallate dai ripidi terrazzamenti di vigneti (si produce, a fatica dato il luogo;  il 5 Terre Docg) che dalla collina giungono quasi sino al mare; mare che è principalmente scoglio anche se qui e la ci sono delle piccole calette raggiungibili, in pratica, solo in barca. Gli unici arenili estesi è quello a ciottoli di Corniglia e quelli di Monterosso. Per scoprire questa meraviglia si può optare per il treno da La Spezia (Riomaggiore, la prima fermata, è a meno di un quarto d’ora da lì), se poi si ha voglia di scarpinare, c’è un comodo sentiero che tocca tutte le altre località (ma che è a pagamento, mi sembra 5€ e che nel tratto Manarola - Corniglia prende il noto nome di Via Dell’Amore e che in un giorno si può fare e ne vale la pena), un altro conduce a Portovenere (gratis); se no c’è la barca (battelli turistici da Spezia, Portovenere e Lerici); sconsiglio l’uso dell’auto, specie nei periodi più “caldi”, in quanto i posteggi sono pochi (tranne forse a Monterosso). Ovviamente in ciascun paese è un pullulare di ristoranti, B & B , rooms e negozietti acchiappa turisti.
PS: Il buon Quaterpass dice che avrà solo un giorno a disposizione, spero per lui che questo "giorno" possa essere reiterato più volte... magari dopo un certo lasso di tempo, del resto questi luoghi ameni mica scappano ;-)


domenica 13 aprile 2014

Ma che bella sorpresa!



Lasciate da parte alcune velleità pop (per altro di gran classe) dei suoi album anni ’80 The Alan Parsons Project  ha inciso quest’anno questo splendido disco intitolato The Sicilian Defence (che in realtà è una mossa degli scacchi) in cui all’acustica del pianoforte a volte da solo in altri casi accompagnato a delle sonorità elettroniche mai banali da sfoggio di tutta la sua fantasia creativa. Il risultato è un eccellente lavoro che si fa piacevolmente sentire e risentire e che possiamo ascrivere (seppure con qualche distinguo) al genere ambient. Qui vorrei ricordarvi che Alan Parsons è famoso per la sua collaborazione con i The Beatles nell’album Abbey Road e con i Pink Floyd nell’lp The Dark Side Of The Moon. Nell’opera è aiutato da Eric Woolfson: projectron, vocoder e tastiere. Da non perdere!
Voto:   + + + +

sabato 12 aprile 2014

La Provincia di Spezia (seconda parte e continua...)

Le Grazie

Portovenere
Portovenere: chiesa di S. Pietro
Portovenere dal mare (direzione Palmaria)
Portovenere, Palmaria e sullo sfondo il Tino
La "Grotta di Byron" e il Cimitero (sotto il castello)
Quest’oggi siamo nella riva di ponente del Golfo di Spezia. Le prime borgate (penso a Marola o a Cadimare) sono in parte occupate dalle propaggini dell’Arsenale Militare e quindi il primo paese (non me ne vogliano gli amici del Fezzano) degno di nota sono Le Grazie il cui specchio d’acqua è delimitato a sud dalla punta del Varignano su cui insiste il forte omonimo e che ospitò Garibaldi dopo l’Aspromonte e che adesso è la sede degli Incursori (in pratica i Navy Seals italiani). Oltre ad esso, sempre proseguendo verso sud, c’è una piccola baia che ospita  insediamenti della Marina Militare (purtroppo!) ma che ha a pochi metri dall’acqua gli estesi resti di una villa romana (visitabile qualche volta all’anno). Arrivati sulla punta estrema della riva di ponente si apre ai nostri occhi uno dei più bei panorami d’Italia: la baia di Portovenere con l’Isola Palmaria. Chiamata così non per la presenza di palme ma perché nella sua forma ricorda una mano, essa (visitabile con battelli sia da Lerici, che da Spezia e ovviamente da Portovenere) insieme con l’altra Isola del Tino (posta più a sud, militare ma visitabile solo in occasione di S. Venerio, patrono del golfo o di S. Giuseppe patrono di Spezia; essa è quasi completamente ricoperta da un fitto bosco ma conserva le suggestive rovine di un medioevale monastero), tutte fanno parte di un Parco Naturale. Ci sarebbe una terza isoletta più a sud: il Tinetto ma in realtà è poco più di un grosso scoglio. Quanto a Portovenere dall’origine antichissima, è forse uno dei più bei paesi marinari d’Italia. Infatti è un intatto borgo medioevale con le tipiche case fortezza (verso mare), la romantica chiesetta di San Pietro a picco sulle onde (dove fanno la fila per andarsi a sposare); lì forse in antichità c’era un tempio dedicato o a Nettuno o a Venere (più probabile) e il cui piccolo promontorio delimita da una parte lo stretto (poche centinaia di metri) che divide il continente dalla Palmaria e dall’altro la cosidetta Grotta di Byron (il poeta inglese) che nel paese soggiornò e vi morì in una traversata a nuoto verso S.Terenzo (circa 3,5km) dove risiedeva il suo amico Shelley. Affascinanti sono anche la chiesa parrocchiale (veramente antica, eretta sulle fondamenta di un tempio romano) e il castello genovese che sovrasta l’abitato e che ha nel suo interno un piccolo ma interessante museo. Una curiosità, il minuscolo e romantico cimitero (a strapiombo sul mare) è il posto dove anche i divi di Hollywood cercano di andare (pagando un botto) quando verrà la loro ora. Il paese è a ZTL e il centro storico chiuso al traffico ma ci sono parcheggi prima (a meno di non arrivarci d’estate se no bisogna lasciarla a km)) oppure autobus da Spezia o in alternativa battelli sempre da Spezia o Lerici (vale la pena prenderlo). Proseguirò la prossima volta parlandovi delle 5 Terre, poi di Levanto e Bonassola e di alcune località dell’entroterra.



venerdì 11 aprile 2014

Due buoni album



Oggi vi voglio fare un regalo “prepasquale (a proposito... Auguri!) nel postare due album della band americana dei Quiver nello stesso file. Il primo disco si intitola come il gruppo ed è stato registrato nel 1971. Il suono che ne emerge è il classico rock made in USA con qualche reminiscenza di psichedelia e a tratti grazie ad un’iniezione di country ricorda vagamente i Crazy Horse di Neil Young. Non un capolavoro ma si fa ascoltare con piacere.
Voto:   + + +



Il secondo album del file è anche il secondo della band e si intitola Gone In The Morning ed è stato inciso un anno dopo (quindi nel 1972). Questo grazie anche ad una registrazione migliore si fa forse preferire (ma di pochissimo). La musica, lasciate certe vene psichedeliche (a parte il lungo brano che da il titolo all’lp in cui sembrano i Jefferson), è rivolta più verso un rock americano ma con qualche comparsa qui e là di un certo country. Anch’esso non un capolavoro ma piacevole.
 Voto:    + + +
Se vi interessa li potete trovare qui.

giovedì 10 aprile 2014

La Provincia Di Spezia (prima parte)


San Terenzo
S.Terenzo il castello
Lerici e sullo sfondo le isole Palmaria e Tino con Portovenere
Lerici il castello
Maralunga
Fiascherino
Tellaro
Il buon Quaterpass, a quanto ne so, non è mai stato a visitare la Liguria di Levante e precisamente la provincia di Spezia (compreso il suo capoluogo). Della città ho già parlato in qualche post fa; oggi invece inizierò a dire due cose sul Golfo dei Poeti e chissà che poi non gli venga la voglia di farci visita. Cominciamo con la riva di levante, il primo splendido paese con la casa di Shelley, visitabile, è San Terenzo (il cui borgo marinaro è rimasto intatto dato che la parte nuova, che si è sviluppata negli anni ’60, è per fortuna nell’entroterra) e che delimita, con il suo grazioso castello sul mare, a nord la baia di Lerici chiusa a sua volta, a sud, dal grande castello (prima pisano e poi ampliato dai genovesi) del rinnomato paese omonimo, anch’esso e più del precedente, con un importante centro storico. Sembra che il nome gli derivasse da “leccius” cioè bosco di lecci e di certo era, già ai tempi di Roma antica, un piccolo centro di pescatori; del resto la presenza romana nel golfo è documentata anche, qualche km verso la città, in zona San Bartolomeo (ora occupata da cantieri navali), dai resti di una villa che è stata rinvenuta (e per fortuna conservata anche se non visitabile). Proseguendo la costa verso sud, dopo la romantica baia di Maralunga (subito dietro al castello di Lerici), c’è Fiascherino con il suo mare blu, gli irti scogli e le piccole calette e quindi, proseguendo, va per forza ricordato il piccolo paese di Tellaro, amato da Montale e a strapiombo sul mare, tanto che è consuetudine andare anche lì a vedere le mareggiate (l’altro posto è a Portovenere). La leggenda vuole che furono i polpi (tanto è il mare prossimo) che suonando le campane avvertirono i paesani dell’arrivo dei pirati saraceni. Tutti questi paesi sono ZTL nel periodo estivo e in inverno nei sabati e domeniche. Comunque ci sono gli autobus dai parcheggi in alcuni casi gratuiti (vedi Lerici). Alle spalle di questi posti c’è Montemarcello (di cui vi parlai a proposito di La Spezia) e il suo Parco Regionale e che ha nel suo paese omonimo un piccolo ma bellissimo esempio di borgo ligure (di levante). Oltre, nella piccola penisola che delimita il Golfo dalla piana del Magra, ci sono gli Spiaggioni (formati da ciottoli e a cui ci si può andare solo in barca) e le punte: Corvo, Bianca poco frequentate anche d’estate nonostante vi sia un servizio di battelli da Bocca di Magra, oppure accessibili tramite un tortuoso e ripido sentiero. Il tutto a un massimo di mezz’ora d’auto dalla città e completato da un buon servizio di autobus. Della riva di ponente del Golfo ve ne parlerò la prossima volta.

mercoledì 9 aprile 2014

Rammentate?



E sì ricordate il talentuoso tastierista che fu dei Caravan, quindi dei Matching Mole, dei primi Hatfield and the North, e collaborò con i Camel e che di nome fa Dave Sinclair? Se è sì rimarreste forse delusi da quest’album, intitolato The Little Things uscito nel 2013. Infatti egli, abbandonate ogni sperimentazione, ha inciso un disco che solo qui e là ricorda il buon vecchio e sano prog. Lo stile è quello di un cantautore britannico con una base sonora che da sul prog-pop. Si fa comunque ascoltare anche se il passato è passato. Diciamo una musica rilassante...
Voto:   + + + (e forse è anche troppo, diciamo in onore dei tempi andati)

martedì 8 aprile 2014

Discreto folk-rock britannico


Questi Evensong sono in realtà un duo di allora baldi giovanotti di Birmigham (Inghilterra) che grazie anche alle loro esperienze americane (studiarono infatti anche negli States, comunque nel file c’è la loro storia) hanno saputo mischiare sapientemente, almeno ascoltando il loro disco, il folk britannico (a cui anche gruppi come i Pink Floyd e sopratutto la I.S.B e  la T.E.B. hanno preso a piene mani) e certo country d’oltre oceano il tutto miscelandolo con una vena cantautoriale abbastanza originale; il risultato è che quest’ album omonimo, registrato nel 1973 ma editato più tardi, si fa ascoltare.
Voto:   + + +

lunedì 7 aprile 2014

A ridateci i manicomi!


Il Tanko
Ebbene sì! Riaprite i manicomi! Visti certi fatti non possiamo che giudicarli o da imbecilli o da pazzi (o forse da tutte e due). Ma come si fa? Quei novelli geni dei “serenissimi” hanno pensato bene di costruirsi in casa una sorta di obbrobrio ma che nelle intenzioni doveva essere il loro carro-armato simbolo; come lo hanno chiamato? Tanko. Anche in questo denotando una scarsissima cultura. Possibile che si dovesse usare un inglesismo (tank) italianizzandolo (orribile dictu!) con una o finale? Possibile che nel loro dialetto non esistesse qualche parola più adatta? Mi sarei aspettato almeno una versione dal tedesco panzer (chissà panzero, che sembrerebbe però una fascia anatomica protettiva, o panzerno... anche peggio) data la loro vicinanza ideologica e geografica con quello stato. Questi novelli Leonardo propugnano un’ indipendenza del Veneto dall’Italia. Orbene questi “premi Nobel”  non si sono domandati che cosa comporterebbe ciò per la loro regione? In primis per fare uno Stato si deve battere moneta e per farlo bisogna avere riserve auree se no è carta straccia. Secondo voi i futuri Sghei quanto varrebbero nel mercato internazionale? 0 o poco più. Poi oltre che alla politica ci si deve dotare di polizia (giudiziaria e tributaria), un piccolo esercito, una piccola marina militare. Di certo quelli che ora svolgono quei compiti fra lo Sgheo e l’Euro vorrano quest’ultimo e quindi ciao ciao Veneto e poi le varie attrezzature appartengono a noi (cioè lo Stato Italiano). Secondo loro per fermare l’immigrazione clandestina (da loro odiata) bastano 2 o 3 tanki e qualche gondola trasformata in cannoniera, oppure le “ronde” padane? Poi ci sono i funzionari: giudici, amministratori ecc a cui vale lo stesso discorso di poco sopra. Quindi giù tasse per formare, ex novo, magistrati, polizia, marina e compagnia bella senza poi contare l’acquisto delle attrezzature (quelle “nostre” sono ovviamente nostre). Per un po’ saranno “fuori” dalla CEE e non è detto che poi ci possano entrare visto che l’Italia porrà forse un veto. Magari penseranno che è un bene, ma come mai molte nazioni non vedono l’ora di esserci? Pensano forse di poter godere un domani dei vantaggi del libero mercato? Illusi, gli altri stati membri metteranno dei dazi e quindi altri problemi e l’energia, che non hanno e che dovranno importare, la pagheranno in Sghei? Molti di questi cervelloni stravedono per la fascita francese Le Pen, ma questa mai si sognerebbe di dire, che so, la Provenza libero stato. Lei vede una Francia unita, senza Euro (sic!) ma fascista e però non gli dispiacerebbe di un’Italia divisa, è sempre valido il vecchio motto: dividi et impera. Risultato, dopo pochissimi anni ecco un altro referendum di quella regione per ritornare in Italia e dopo aver speso montagne di fatica e di denaro. Spero che quegl’idioti stiano rinchiusi per un po’ e se possibile buttare anche la chiave...

domenica 6 aprile 2014

E' primavera si zappa... ;-)




Per me è fonte di felicità proporvi ogni tanto (e quando è possibile) un nuovo disco del grande artista italo-americano: Frank Zappa. Nonostante siano anni che purtroppo è scomparso ecco che appare una nuova sua registrazione (ma quante ne ha fatte?). Quest’anno è uscito questo splendido album live intitolato Roxy By Proxy. All’interno di esso vi sono dei notissimi suoi brani in versione dal vivo che fanno andare a ritroso le lancette del nostro orologio.
Insomma altra gemma imperdibile (specie per i suoi seguaci) a cui si unisce un’ottima qualità sonora. Buon ascolto!