giovedì 30 aprile 2015

Un Fripp "quasi solista"



Parallelamente ai suoi numerosi impegni sia con i King Crimson (album in studio ed esibizioni live in giro per il mondo) che con artisti vari (Eno e Sylvian per esempio) Robert Fripp non si sa come ma ha trovato anche il tempo per registrare (sia in studio che dal vivo) album “solo”. Uno di questi è quello proposto da me oggi (qui a 192 kbps) intitolato Good Save The Queen, Under Heavy Manners del 1980 ed è come se fossero due lp diversi. Infatti, come sarebbe ovvio aspettarsi, il disco ruota intorno alla sua fantastica chitarra distorta e i primi tre pezzi sono infatti in puro stile ambient elettronico sperimentale (parametrato al periodo, certo). I rimanenti due sono però diversi, avvicinandosi con evidenza più al genere art rock (c’è pure la batteria e il basso) e in uno, grazie anche alla presenza di David Byrne, a certe sonorità dei migliori Talking Heads. E’ una riproduzione vinilica buona. Qui.
Voto:  + + + +

mercoledì 29 aprile 2015

Due grandissimi chitarristi



Raro ed incredibile album che per fortuna rimasterizzato è da poco rispuntato fuori per deliziarci l’udito. Consiglio a tutti di non farsi scappare questo fantastico documento storico che vede insieme due fra i più grandi chitarristi di tutti i tempi: Jimi Hendrix e Jonh McLaughlin, uno di certo il più fantasioso di tutti e l’altro dalla velocità e tecnica incredibile. Il disco si intitola: Record Plant, New York March 25 1969 (cioè l’anno in cui fu registrato). Il buon Jimi era già all’apice della sua purtroppo breve carriera mentre il britannico stava collaborando in America con un mito del jazz come Miles Davis. A completare il cast due ottimi comprimari come David Holland (basso) e Buddy Miles (batteria) Incontrandosi tutti nella medesima città (New York City) diedero vita a questa stupenda session il cui unico difetto è la brevità: 27 minuti e pochissimo di più. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + + + + +

martedì 28 aprile 2015

Colline del Candia Doc

A sud della Doc Colli di Luni e a lei attigua si estende la zona di produzione della Doc Colline Di Candia Dei Colli Apuani (tutta in Toscana). Anch’essa fin dall’antichità (epoca romana) produttrice di vino. Oggi è compresa nella provincia di Carrara-Massa e si possono visitare le fattorie seguendo due itinerari: la Via di Fontia (nei pressi di Carrara) e la Via dell’Uva (nei pressi di Massa) entrambe segnalate da cartelli stradali marroni. Le colline sono addossate alle Alpi Apuane e guardano, rivolte ad occidente, il Mar Tirreno. Alle loro spalle si trovano le notissime Cave di Marmo. Nella doc si produce (relativamente al vino bianco) una tipologia secca (anche frizzante), amabile (anche frizzante), vin santo e vendemmia tardiva. I vitigni utilizzati sono principalmente il Vermentino ma anche l’Albarola, il Trebbiano Toscano e la Malvasia del Chianti (un po’ come nella vicina doc Colli di Luni). Per il vino rosso si utilizzano il Vermentino Rosso, il Ciliegiolo, il Sangiovese Toscano, il Merlot ma anche altri tipo il Buonamico e la Massaretta. Si produce anche un rosato (con l’identico uvaggio del rosso) e una tipologia di rosso Vermentino (quasi in purezza) e di Buonamico e Massaretta. Andiamo alle rispettive caratteristiche organolettiche: Bianco e Vermentino (assai simili invero): colore giallo paglierino intenso, profumo elegante, fruttato e floreale (speziato il Vermentino), abbastanza intenso e persistente, caratteristico, buona acidità, asciutto e retrogusto amarognolo è vino da tutto pasto ma anche da antipasti di mare, primi piatti di mare, torte di verdura, carni bianche e nella versione frizzante con il vicino Lardo di Colonnata. Amabile: stesso o quasi colore del bianco secco, profumo delicato e fruttato, aromatico e caratteristico, in bocca è morbido, amabile (cioè quasi dolce) e armonico, va accompagnato a dolci come la torta di riso dolce (in Lunigiana se ne fa anche una di tipo salato) e castagnaccio. Vin Santo: colore giallo tendente all’ambrato. Profumo intenso e persistente, etereo, aromatico dal sapore quasi secco ma con note amabili e persistenti, va con i dessert a pasta secca (Cantuccini toscani) o da meditazione. Vendemmia Tardiva: colore giallo ambrato (ma meno del vin santo), profumo intenso e persistente, aromatico ed etereo, sapore secco, intenso e persistente, avvolgente è da consumarsi con dessert come il precedente. Rosso: colore rosso rubino, profumo vinoso, con note floreali e speziate, sapore asciutto e giustamente tannico è vino da tutto pasto ma anche da pesce elaborato come il Caciucco. Simili ad esso sono il Vermentino Nero (leggermente più complesso) e quello con Buonamico e Massaretta che prendono un colore più tendente la granato se invecchiati e profumi un po’ più ampi, sono da primi piatti di terra. Rosato: di color rosa non carico, profumo abbastanza intenso e persistente con note floreali e vegetali, dal gusto fresco non particolarmente intenso, equilibrato lo consiglierei su quei piatti in cui non vogliamo mettere un rosso (troppo forte) e neppure un bianco (troppo tenue) è valutandolo come un’altrenativa ai bianchi detti “barriccati”.

Un "Mythos" repost (semel in anno...)

Come ormai sapete difficilmente faccio dei re-post anche perché ho così tanto materiale “nuovo” da proporvi che mi risulta arduo espletare tutti “i miei impegni”. Inoltre c’è sempre viva la collaborazione con la Zerodimensio riguardo alle ciofeche. Ma oggi è un caso diverso. La richiesta mi viene da un caro amico brasiliano: Edulms e poi non ricordo quando postai i seguenti album (forse il tutto risale addirittura al mio vetusto blog: De Musica Alterque). Comunque sia ecco a voi altri 3 album della band tedesca dei Mythos radunati da me in un’unica cartella (ma in tre separati files tutti a 320 kbps). Questi dischi sono: Dreamlab del 1975, Strange Guys del 1978 e Grand Prix del 1981. Fra i tre il mio preferito è Dreamlab in puro stile krautrock progressive-cosmic music: ma, in ogni caso, sono validi anche gli altri due (forse un po’ meno l’ultimo). Buon ascolto qui.
Voto Dreamlab:  + + + + e qualcosina anche di più…
Voto Strange Guys:  + + + +
Voto Grand Prix:   + + +

lunedì 27 aprile 2015

Il sogno Color Mandarino degl'anni '80



Nonostante che anche per i Tangerine Dream siano arrivati i “fatidici” anni ’80 (con tutto quello che ne consegue) al contrario di altri gruppi tedeschi che caddero nel più banale e commerciale pop elettronico (di sicuro molto più remunerativo) come i Kraftwerk, loro hanno saputo mantenere una propria dignità ed identità. Certo anche con questo Exit del 1981 non siamo chiaramente vicini alla qualità dei loro primi 6-7 album (superbi!) ma quest’opera si difende comunque bene e forse è il caso di rivalutarla un po’. In info le notizie dei tre componenti la band teutonica. Li trovate qui a 320 kbps
Voto:  + + + +

domenica 26 aprile 2015

Apriamo "Le Porte" della mente...



Dopo che due giorni fa vi avevo offerto l’ottimo live dei  Jefferson A. oggi è la volta di un altro grande e storico gruppo amerciano: The Doors con un eccelente doppio live (bootleg semi-ufficiale) rimasterizzato assai bene in tempi recenti ed intitolato: 1968 The Complete Stockholm Tapes resoconto (qui a 320 kbps) di due concerti tenuti dalla band (uno al pomeriggio e uno alla sera)  là nel 20 Settembre di quell’anno. Se un difetto lo devo trovare è che nei cd hanno messo pure gli annunci fra un brano e l’altro (e non sempre per fortuna), penso però che questo forse rende il disco più fedele e didascalico rispetto al concerto hapening dei The Doors. Imperdibile. A margine forse il miglior concerto è quello serale ma comunque siamo lì…Buon ascolto!
Voto:  + + + + +

sabato 25 aprile 2015

Doppio cd ambient



Nel 2006 ma contenenti anche brani che vanno dall’arco temporale compreso fra il 1992 e appunto il 2006 la coppia ambient sperimentale Robert Fripp e Brian Eno fecero uscire questo doppio album (qui a 192 kbps) intitolato: Beyond Even. Assai piacevole, come tutti i loro prodotti del resto. C’è qui da sottolineare il fatto che in due brani (per singolo cd) cioè il 10 e il 13 ad aiutare il duo si cimentano rispettivamente Tim Harries e Trey Gunn. A Fripp “rimane” la sua chitarra elettrica dalle mille distorsioni e a Eno le sue diavolerie elettroniche. Come sempre ulteriori notizie in info. I due cd hanno gli stessi brani ma leggermente diversi gli uni dagl’altri. Per chi ama il genere è imperdibile e tra l’altro pure particolare!
Voto:  + + + + forse anche qualcosina in più…

70 Anni dalla Liberazione dal nazi-fascismo

I partigiani vittoriosi sfilano a Milano

Settant'anni fa Milano fu liberata dal giogo dei nazi-fascisti e con lei l'Italia intera. Buona Festa della Liberazione a tutti!

Una "ciofeca" alla memoria...


Dalla Zerodimension in occasione dela Festa della Liberazione dai nazi-fascisti puppiamoci 'sta robbbbba...Cari amici ed ascoltatori.....per il nostro consueto appuntamento con le ciofeche su vinile, cd o in forma liquida assaggiamo un po di Russia. Proletari è un progetto russo di tal Dimitry Ilyin attualmente in esilio in Siberia. trattasi di power noise con influenze industrial (tutto un programma n.d.r.) il seguito ideale di un EP demo intitolato Red era risalente al 2010 uscito per una misconosciuta etichetta indie la Witchhammer Rec. Il tizio risulta anche essere coinvolto in altri progetti di destruturazione musicale ma sempre nell'ambito noise experimental.....l'aspetto positivo di tutto questo rumore è che entrambi i lavori sono disponibili su varie piattaforme in forma gratuita....visto il poco successo commerciale che hanno avuto aggiungerei io..Qui

venerdì 24 aprile 2015

Un live imperdibile



Gran bel live questo disco dei Jefferson Airplane registrato al Fillmore Auditorium a San Francisco (California) il 26 Novembre del 1966. Trattasi di un album semi-ufficiale intitolato (come è ovvio aspettarsi) Live 1966 S. Francisco. I componenti più noti della band ci sono tutti: Balin, Casady, Kantner, Kaukonen, Dryden e la qui sempre grande Slick. Chi vuole maggiori notizie le può trovare in info. Penso che fra i miei lettori quelli che hanno sentito il mio precedente post sui Jefferson Starship (e ne siano rimasti come me delusi) possano tranquillamente rifarsi la bocca con questa perla. Sono otto stupende canzoni e l’ultima è l’intramontabile (e bellissima) White Rabbit. Aggiungo che la registrazione, certamente rimasterizzata, è buona. Qui a 320 kbps.
Voto:  + + + + +

giovedì 23 aprile 2015

Discreta band prog tedesca



Band progressiva tedesca di buona elevatura questi Mythos (da non confondere con una omonima proveniente dal Canada e più recente) che per un buon decennio sfornarono interessanti album. Uno di questi (sebbene vicino ai “fatidici” anni ’80 e per questo anche più meritorio data la differenza qualitativa rispetto allo standard del perodo) è quello da me proposto oggi a 320 kbps e che si intitola: Concrete City (del 1979). All’interno del file troverete in info tutti i nomi dei musicisti impegnati nell’opera. Opera che per certi versi può ricordare sonorità proprie dei Jethro Tull ma che riesce comunque a mantenere sempre una propria originalità e personalità. Interessante e da me consigliato.
Voto:  + + + +

mercoledì 22 aprile 2015

Curiosità su Napoleone

Stadano Bonaparte
Caprigliola e il fiume Magra
Sarzana - Casa dei Buonaparte
Credo che tutti i miei lettori sappiano chi sia stato e cosa abbia rappresentato per la Francia, per l’Europa e per il Mondo intero Napoleone Bonaparte ma pochi se non pochissimi conoscono queste curiosità che sto per dirvi.
Cominciamo dalla sua famiglia. Seri studi condotti negli archivi delle sacrestie delle antiche parrocchie della zona (nel nord Lunigiana) hanno portato a dire, con una quasi certezza e da nessun storico mai smentito, che la famiglia Buonaparte (così si chiamava e fu lui che francesizzò poi il suo cognome in Bonaparte) era originaria (fin dal primo medio-evo) di una piccolissima manciata di case posta a circa 5-6 km a nord di Sarzana e ancora meno da Aulla (a ovest di questa). Là proprio dove la valle del fiume Magra si apre nella piana di Luni e dopo pochissimi chilometri riceve il fiume Vara. Oggi è in Toscana (per solo un chilometro o poco più) ma da sempre faceva parte prima del territorio di Luni, poi della Repubblica di Genova. Il posto si chiama Stadano (è stato aggiunto da poco il nome Bonaparte) e oggi è un pugno di case, le più moderne, e di certo non si è conservata quella della dinastia dell’ex imperatore. Fin dall’antichità era lungo una diramazione della via consolare romana Aemilia Scauri che da Luni portava a Parma e più tardi fu lungo il percorso della via Franchigena. Più interessante (dal punto di vista paesaggistico) è il borgo sovrastante a forma di nave: Caprigliola (vedi foto). Nei pressi di Stadano esisteva un castello (oggi in rovina) e un ponte romano (più tardi medioevale) che lo collegava ad Albiano Magra oggi distrutto dalle innumerevoli e tante piene del fiume Magra. Da Stadano la famiglia si trasferì in Toscana (per un breve periodo) e poi a Sarzana (sempre allora sotto Genova) acquistando importanza e nobiltà nei secoli (imparentandosi con dei nobili toscani e locali come i Malaspina) e gli antenati di Napoleone divennero dei notabili e persone influenti della città. A Sarzana c’è ancora la casa-torre dei Buonaparte (vedi foto). La Repubblica di Genova aveva nei suoi possedimenti anche la Corsica e così inviò là un suo uomo di fiducia (un antenato di Napoleone, nel XV sec.) come funzionario prima a Bastia e poi ad Ajaccio. I Buonaparte si trasferirono definitivamente da Sarzana in Corsica solo sul finire del XVI sec vendendo tutti i loro possedimenti nella cittadina ligure (ma lì rimasero dei parenti). Napoleone conosceva bene la zona e parlava, ovviamente un italiano-genovese fluente. Il notissimo generale nacque ad Ajaccio nel 1769 (il 15 di Agosto), cioè un anno dopo che Genova fu costretta a vendere la Corsica alla Francia per debiti (ma con possibilità di riscatto). Alcuni storici sospettano che Napoleone abbia falsificato la sua data di nascita (posticipandola) per poter dire di essere francese a tutti gli effetti. Il suo cognome fu Buonaparte fino alla morte del padre (orgogliosamente genovese e ligure di discendenza, mentre la madre, Maria Letizia Remolino, era toscano lombarda) e solo pochi giorni prima di sposarsi con Giuseppina lo cambiò in Bonaparte.

Il Bimbo di Afrodite



Nonostante l’ambiente non certo favorevole a certo tipo di musica da cui provenivano, i greci Aphrodite’s Child possono essere di certo annoverati fra le migliori band progressive a cavallo della fine degli anni ’60 e inizio ’70 e questo di tutto il panorama allora contemporaneo. Nell’arco di tre anni sfornarono degli autentici capolavori e la splendida voce di Roussos (da poco scomparso) ha fatto sognare più di una generazione. Oggi vi presento questo End Of The World uscito nel 1968 (qui a  320 kbps) e che al suo interno contiene la notissima hit: Rain and Tears. Per chi non li conoscesse (ancora?) ecco l’occasione di un felice approccio.
Voto:  + + + + +

martedì 21 aprile 2015

Un recente bel "ambient"



Nel 2004 la collaborazione fra Robert Fripp e Brian Eno riprese con vigore tanto che registrarono un nuovo album in studio: The Equatorial Stars (qui da me proposto a 192 kbps) in cui i due, come d’abitudine, suonano uno la chitarra e l’altro i sintetizzatori e altre diavolerie elettroniche. Il risultato è un sognante disco di ambient sperimentale. Come più volte da me detto, non è il genere da me preferito ma non ho le orecchie così tappate da non riconoscere un’ottima opera. Certo essa è da sentire rilassati (e forse meglio a luci spente) sprofondati in una comoda poltrona ma il suo fascino rimane, eccome!
Voto:  + + + +

lunedì 20 aprile 2015

Attenzione

Io utilizzo Mozilla Firefox e non Windows Internet Explorer e così grazie anche a un settaggio contro i pop up non mi compare mai la scritta !!! Monetize Your Site  !!! So che però, come segnalato dall'amico Christomannos questo accade. Ho provato ad utilizzare Internet Explorer ed effettivamente c'è questo antipatico pop up e sinceramente non so come fare per ovviare al problema. Qualcuno può risolverlo consigliandomi? Ai miei lettori suggerisco di usare o Mozilla o Google Chrome come browser. Ciao

I use Mozilla Firefox  not Windows Internet Explorer, so on my pc never there is tis pop up: Monetize Your Site. But I know (as a friend of mine,Christomannos, said) what happens if you use W.I.E. I Don't know what I can do about it. There is somebody who can help me? I suggest to use Mozilla or Google Chrome as browser. Bye.

Un'astronave alla deriva


Chi segue il mio blog spesso si sarà accorto del mio netto disappunto rispetto alla maggior parte della musica proposta negli anni ’80 che reputo assai frequentemente insulsa, commerciale e banale. Spesso la delusione viene accuita quando prendo in considerazione antichi (più o meno) e gloriosi artisti e gruppi del passato. A riprova di quanto affermo è il post di oggi che riguarda i Jefferson Starship e un suo album, questo Winds Of Change del 1982. A dispetto dei nomi altisonanti: Aynsley Dumbar (già Mother Of Invention) alla batteria, David Freiberg (basso, voci e tastiere) e Paul Kantner (chitarra ritmica e voce) entrambi gia Jefferson Airplane e la qui irriconoscible Grace Slick (voce solista), più ottimi strumentisti come Craig Chaquico (chitarra solista), Pete Sears (basso e tastiere) e Mickey Thomas (voce solista), l’astronave Jefferson sembra aver perso la rotta non dico rispetto agli Airplane (irragiungibili) ma anche ai loro primi lavori. Se alle spalle di quest’album non ci fossero stati siffatti artisti, nella mia valutazione, sarei stato più di manica larga ma di fronte a un disco così irriconoscibile la mia rabbia e delusione monta… parecchio!
Voto:  + +

Europa dove cazzo sei?

Già cara Europa dove eri e dove sei dopo l'ennesima ecatombe del Mediterraneo? Piena soliderietà coi profughi e con l'Italia e la sua accoglienza (lasciata colpevolmente sola da tutte le altre Nazioni).

Altra "Ciofeca" dalla Zerodimension


Cari amici ed ascoltatori.....per la nostra schifezza settimanale quest'oggi conosciamo David Panos & Gary Smith, inglesi che si nascondono dietro lo pseudomino di Aufgehoben e per la Holy Mountain Rec. hanno avuto il coraggio di incidere nel 2008 questo "Khora"; quattro pezzi per un totale di circa 45 minuti di omaggio al rock / Harsch noise delle garage band inglesi, God, Shit 'n shine, Ramleh.....ma attenzione... l'ombra di Merzbow e dei suoi noise walls incombe su sto "lavoro". Per queste semplici ragioni non posso esimermi dal condividerlo con il Centurione e voi incauti ascoltatori.....QUI .....Zero. Presto ricambierò con gli interessi il "favore" a Zero e ai suoi lettori.

domenica 19 aprile 2015

Un rock tedesco



A partire dal 1970 (anno del loro primo album) e credo quasi fino ai giorni nostri, la band tedesca dei Birth Control è stata autrice di numerosi album. Quasi tutti di buona fattura ma nessun un reale capolavoro. Questo causa un po’ per il loro appiattimento a canoni d’oltre Manica, un po’ per l’uso dell’inglese e un po’ perché altre band di krautrock sono state oggettivamente migliori. Comunque sia nel 1978 incisero questo Titanic (ottima qualità di registrazione e qui a 320 kbps) che non desta in me particolari entusiasmi, anzi… Esibiscono infatti un rock un po’ banale e commerciale che seppure ben eseguito suona un po’ stantio e poco affascinante. Qui.
Voto:  + + +

sabato 18 aprile 2015

Un ottimo rock jazz fusion



Non credo di poter essere smentito se affermo che gli If sono state una delle più interessanti ed originali band britanniche di rock jazz. (Come già ebbi modo di dire quando enuncio rock jazz vuol dire che il sound è un rock con influenze jazzistiche, viceversa con jazz rock intendo un tipo di musica più improntata al jazz ma contaminata anche dal rock). Nello stesso anno, cioè il 1973 quando uscì 4, diedero alle stampe anche quest’album intitolato Double Diamond (qui a 320 kbps) in uno stile che forse oggi chiamiamo fusion. All’interno del file potete trovare i nomi dei muscisti impegnati nell’opera sotto info. Assai interessante. La copertina è simpatica ed è alla facciaccia dell’Amico Odioso…;-)
Voto:  + + + +

venerdì 17 aprile 2015

Attenti a questi due...;-)



Il doppio album che vi propongo oggi (qui a 192 kbps) della coppia Robert Fripp e Brian Eno è in realtà un mix fra una raccolta e un nuovo lavoro. Si intitola The Essential Fripp And Eno e uscì nel 1994. Al suo interno potete trovare l'intero No Pussyfooting, le prime due tracce di Evening Star, più la suite inedita Healthy Colours (di circa 22 minuti), registrata nel 1979 e che doveva appartenere ad un omonimo album mai pubblicato. Chi ama il genere ambient sperimentale sa che No Pussyfooting è un capolavoro assoluto ma anche gli altri brani si difendono bene. Chi già possiede sia No Pussy che Evening sarà un occasione per risentirli e poi è assolutamnete da non perdere l’inedita suite (divisa in 4 parti) piacevolmente diversa. Buon ascolto.
Voto:  + + + + +

giovedì 16 aprile 2015

Fine serie (almeno per ora...)



Così come è accaduto per Frank Zappa anche per il buon Captain Beefheart dopo la sua scomparsa (avvenuta nel 2010) sono cominciati ad apparire album postumi frutto di registrazioni dimenticate oppure non volutamente editate dall’artista. Una di queste è il disco di oggi (per alro assai interessante e qui a 320 kbps) uscito nel 2014 ed intitolato: The Spotlight Kid Outtakes (1971 – 1972). Il riferimento all’lp del 1972 è solo per un fatto commerciale voluto dalla casa (e forse dai suoi eredi) così per interessare maggiormente gli eventuali compratori. All’interno le canzoni sono versioni diverse di altre sue celebri ma spesso molto interessanti. Chi ama l’artista americano non può farsi sfuggire quest’ennesima opera!
Voto:  + + + + +

Colli di Luni Doc

In arancione la zona di produzione
Un castello (Malaspina) della zona
La terza importante Doc della provincia di Spezia è questa: Colli di Luni Doc al cui interno svetta per importanza il Vermentino Colli Di Luni Doc. Dalla cartina allegata al post (la parte arancione) si evince che la zona è abbastanza vasta; in realtà la produzione più significativa va dalle colline di Bolano fino a sud sconfinando in una piccola porzione della provincia di Massa e Carrara (da lì  poi prende il nome di Candia delle Colline Apuane Doc) questo per quanto riguarda il versante orientale della valle solcata dal fiume Magra, mentre per quello occidentale si parte dal comune di Vezzano, poi Arcola e si arriva fino a quello di Amelia (posto alla foce del fiume stesso). Le altre località danno invero poco contributo alla produzione. Nella Doc si produce un bianco doc (con in uvaggio: vermentino, trebbiano e malvasia toscana) e un rosso doc (anche lì in uvaggio: sangiovese toscano, merlot e altre uve a bacca rossa) e soprattutto il vermentino doc (in purezza o quasi). Detto vitigno è diffuso in tutto il Mediterraneo (Spagna, Sud della Francia, Corsica, Sardegna, Grecia) spesso con nomi diversi e il più conosciuto (ma non il migliore) è quello di Alghero (in Sardegna). In realtà studi di archeologia enologica (diciamo così..) effettuati con oculatezza dicono che questo vitigno è originario proprio del comprensorio delle colline intorno all’antica città romana di Luni e che da lì si diffuse poi nelle altre zone e nazioni. A ulteriore riprova del fatto è che solo lì esiste anche un vermentino rosso che viene studiato (e che spesso entra anche nella produzione del rosso doc) ma che per ora non da risultati entusiasmanti vinificato da solo. Secondo me i migliori sono quelli esposti a oriente (spesso risultano fra i primi posti nelle degustazioni anche internazionali).  A livello organolettico il Vermentino Doc si presenta di un bel colore giallo paglierino vivo e buona trasparenza, al naso è intenso e persistente con sentori di frutta (mela verde), erbe (rosmarino), elegante  e particolare, in bocca è ugualmente intenso e persistente e con un restrogusto leggermente mandorlato, fine e con buona ed equilibrata acidità. La gradazione parte dagli 11,5 gradi. Non presenta spiccata sapidità se non in quelli prodotti in vicinanza del mare. Ottimo con crostacei, primi piatti di mare, fritto misto (sempre di mare, quello che si dice di paranza) e pasta al pesto, un po’ meno con i secondi di mare (tipo orata al forno). Il Bianco doc ha colore giallo paglierino (a volte carico), profumi tenui, fruttati e floreali, sapore asciutto è vino da tutto pasto, da mèsch-cìua, da frittelle di baccalà e da antipasti di mare. Il Rosso Doc dal colore rubino intenso, abbastanza persistente e intenso, profumo delicato, vinoso e fine. In bocca è abbastanza pieno e caldo e gradevele seppure non complesso. Si sposa con il coniglio ripieno, grigliate di carne, salsicce e spezzatino con patate.

mercoledì 15 aprile 2015

Due album al prezzo di un file...




Pur avendo debuttato dal vivo nel 1971 questa band progressiva tedesca riuscì ad incidere il primo album “solo” nel 1979 e lo intitolò Adonis. Il secondo (e credo ultimo della loro discografia) seguì l’anno dopo (quindi nel 1980) e fu chiamato Anyone’s Daughter cioè con lo stesso nome della band. Oggi ve li propongo entrambi (a 320 kbps) qui riuniti in un’unica cartella (ma in due separati files). All’interno, come ormai d’abitudine, troverete i nomi dei componenti del gruppo. Simpatiche entrambi le copertine. Musicalmente posso dire che sono bravi strumentisti e propongono un interessante prog quasi sinfonco. A mio parere è senz’altro meglio il primo che il secondo che resta, comunque, godibile seppure leggermente più commerciale. Qui
Voto (Adonis):  + + + +
Voto (Anyone’s Daughter) :  + + +

martedì 14 aprile 2015

Un mitico trio



Anche in ricordo del grande Jack Bruce, recentemente scomparso, vi vorrei proporre oggi l’ascolto di questo stupendo mix fra brani in studio (gli ultimi tre) e quelli live (i primi tre) del mitico trio britannico, pietra miliare del rock di ogni tempo, di cui penso che ognuno di voi ne conosca sia la storia chee i suoi componenti. Infatti chi sono i Cream penso sia notorio. L’album, intitolato Goodbye, uscì nel 1969 ma è stato rimasterizzato molto bene nel 2010 (penso in Giappone) e qui a 320 kbps. In una canzone figura come chitarra ritmica anche un “certo” Angelo Misterioso (proprio così, in italiano per giunta) che altri non è che George Harrison mentre nei brani in studio fa la sua buona apparizione Felix Pappalardi. Un capolavoro assoluto ed imperdibile.
Voto:  + + + + + +

lunedì 13 aprile 2015

Un "mio" mito


Seppure con ritardo (del resto l'ho saputo da pochissimo) voglio ricordare la scomparsa (il 28 Febbraio del 2015) dell'attore americano Leonard Nimoy (noto ai più per la sua splendida interpretazione del Signor Spock che nella serie prima di telefilm e poi anche di film era uno scenziato vulcaniano (dal suo mondo di origine: Vulcano) e secondo ufficiale dell'astronave Enterprise della serie Star Trek. 
Le mie passioni spaziano dalla musica (è ovvio) allo sport (motociclismo, pallanuoto e calcio in quest'ordine), dall'arte e archeologia ai viaggi, dalla letteratura all'enologia e gastronomia ma fin da ragazzo ero un fan della fantascienza (in inglese science finction) e su stutti svettava la serie americana (la mia favorita).
Ciao e lunga vita e prosperità Mr. Spock!

Un ottimo "ambient" dai "soliti" due



Secondo album ufficiale in studio della coppia Robert Fripp (King Crimson, fra gli altri) e Brian Eno (Roxy Music) registrato nel 1975 e dal titolo di Evening Star (qui a 192 kbps). Come è facile immaginare siamo nell’ambient sperimentale (almeno per quel periodo) tanto che il disco che si snoda in cinque brani non si discosta mai (e ci mancherebbe!) da quel filone musicale. La registrazione è ottima e i due artisti si completano piacevolmente a vicenda producendo un sound piacevole ed originale e mai tedioso. Pietra miliare imperdibile (almeno per chi ama questo tipo di musica)..
Voto:  + + + + +

domenica 12 aprile 2015

Ancora sul "Capitano"


Lo stesso anno (cioè il 1972) di The Spotlight Kid (da me postato pochi giorni orsono) Captain Beefheart and (his) Magic Band  registrò un altro stupendo album intitolato Clear Spot in pratica quasi una continuazione (ma quasi… in quanto in verità non lo è) del precedente disco. I nomi degli interpreti li potete trovare in info nel mio file (qui a 320 kbps) fra i quali spicca Roy Estrada al basso già musicista nell’entourage di Zappa. Il sound dell’lp non si discosta dal tipico filone del Capitano presentando forse un aspetto più rock dei precedenti ma il blues è sempre lì, non vi preoccupate. Altra perla imperdibile!
Voto:  + + + + +

sabato 11 aprile 2015

Si fa sentire (ma nulla di più)


Difficilmente mi capita di postare musica degli anni ’80 che come sapete in gran parte giudico ben poca cosa ed anche quando si riferisce ad artiti noti e affermati (negl’anni ’70 invero) risulta spesso commerciale e banale. Orbene, nonostante questo, mi è giunto per le mani siffatto disco di Helmut Teubner (polistrumentista tedesco) che, aiutato da altri due connazionali, incise quest’album, intitolato Heaven’s Light, nel 1989 (qui a 320 kbps), periodo in cui forse la banalità dell’edonismo degli ’80 volgeva la termine (ma non era ancora finito, purtroppo). Così l’opera risulta essere in un guado: sonorità interessanti ma permeate anche di un sound commerciale (specie la base ritmica). Il filone è quello dell’elettronica sinfo-progressiva e che pur non essendo certo un capolavoro, si fa comunque ascoltare.
Voto:  + + +

venerdì 10 aprile 2015

Un gran bel doppio album



Certamente fra gli album più interessanti del 2014 va annoverato quest’opera di Neil Young  (monumento della musica internazionale e che dovrebbe esse Patrimnio dell’Umanità) elegante e per nulla commerciale artista canadese ma da tempo icona della West Coast. Il disco (qui a 320 kbps e in versione Deluxe) si intitola Storytone e nei 20 brani che lo compongono si dividono i primi 10 in Young accompagnato, via via, solo da un suo strumento acustico da lui suonato e dalla sua splendida voce. Gli altri 10 sono gli stessi ma con alle spalle una band o un’orchestra.. Personalmente preferisco i primi dieci (più intimisti) quantunque devo ammettere che gli altri risultano di sicuro più “pieni” e quindi fruibili. Pur non essendo ai livelli degli inarrivabili After The Gold Rush e Harvest questo, specie nella versione acustica, molto si avvicina. Ottimo.
Voto:  + + + + +

giovedì 9 aprile 2015

Due "folletti"



Il proficuo e geniale connubio fra due autentici geni musicali come Robert Fripp e Brian Eno ha prodotto, negl’anni, degli indiscussi capolavori incentrati su una sperimentazione che oggi chiamiamo anche ambient. Uno di questi esempi risulta essere questo doppio cd live (qui a 195 kbps) risultato di un concerto tenutosi dal duo a Parigi nel Teatro dell’Olympià nel 1975. Il titolo di questo semi-ufficiale disco è: Air Structures. La registrazione è più che buona e l’album è diviso in 4 suite (quasi di pari lunghezza). Va detto che chi si aspetta atmosfere da Re Cremisi andrà deluso ma chi ama il genere sopra da me citato non può non esimersi dal lodarlo e goderne delle sue celestiali note.
Voto:  + + + + +

mercoledì 8 aprile 2015

Per l'amico Chris ( ma non solo...)

So che quando parlo di vini a volte posso usare (o mi scappa di) termini un po' tecnici che forse ai più possono sembrare astrusi. Per esempio. quando dico intensità e persistenza (usata sia per l'olfatto che per il gusto) riguardo le bevande (e sì anche per la birra, gli alcolici e parrebbe strano anche per l'olio e.v.o.) oppure per i cibi mi riferisco a sensazioni che si avvertono assaggiando. In particolare (sono solito fare quest' esempio sportivo) per intensità si intende la forza con cui percepiamo un gusto, un odore (nel pugilato con quanta forza viene sferrato un cazzotto) mentre per persistenza per quanto tempo quella sensazione ci rimane sia nel naso che in bocca (sempre nella boxe per quanto tempo il suddetto pugno ci farà male). Ovviamente tutto va parametrato al tipo di bevanda e/o cibo che sto consumando o degustando. Di sicuro un conto è assaggiare una grappa e un conto una birra. Idem per i vari piatti (un antipasto sarà meno intenso e persistente di un brasato di cinghiale). Ognuno deve quindi avere valori a se relativi. Il retrogusto è una sensazione che abbiamo tutti. Essa è data dal fatto che quando ingeriamo una bevanda o un cibo l'odore di esso ritorna nel naso e si mischia (nel cervello) alla sensazione gustativa; questo perché si aprono condotti (non voglio qui fare e dare lezioni d'anatomia) che mettono in contatto la gola con il naso. I profumi sono riconscibili solo con l'olfatto tant'è che se siamo affetti da raffreddore i cibi (e le bevande) ci appaiono insapori e sciapi. Detti profumi sono ovviamente sempre presenti e sta a noi riappropriarci di un senso che la vita moderna in parte ci ha tolto. Come? Reimparando ad annusare (e ricordare) ogni cosa che ci portiamo alla bocca inspirando almeno qualche volta profondamente. Le sensazioni gustative sono queste e basta: dolce, salato, acido, amaro più quelle tattili e pseudo caloriche (tipo la sensazione di caldo che ci da un superalcolico), il mix di esse ci da il gusto. Le sensazioni odorose sono centinaia di migliaia anche se abbiamo l'olfatto molto meno sviluppato di quello di un cane.