lunedì 31 agosto 2015

Rieccomi!



Dopo le meritate ferie si riprende a postare e spero di iniziare bene la nuova stagione proponendovi l’ascolto di quest’ennesimo album postumo del grande Jimi Hendrix (e la sua band: The Experience). Penso che ormai non si contino più suoi “nuovi” dischi che puntualmente, con cadenza quasi annuale, dalla fine del 1970 sono spuntati su come funghi. Alcuni sono dei capolavori, altri un po’ meno (anche a causa di una cattiva e talora pessima registrazione); per fortuna così non è per questo live registrato nel 1969 a Stoccolma (Svezia) il 9 Gennaio di quell’anno e uscito recentemente ben rimasterizzato con il titolo di: It’s Going To Be A Bit Loud. Il grande chitarrista si presenta qui in gran spolvero e il suo gruppo non gli è da meno. I brani presentati sono quanto di meglio lui avesse nel suo repertorio. Lo trovate qui a 320 kbps. Ciao!
Voto:  + + + + +

mercoledì 12 agosto 2015

Chiuso per ferie - Closed for vacation

Il "mio" angolo di mare: S. Teresa (La Spezia)
Scorcio della Val di Sole (Dolomiti)
La "mia" spiaggia...

Cari amici lettori questo blog chiuderà per ferie dal 12 Agosto, cioè oggi fino a domenica 30 Agosto, quindi ci rivedremo il 31… se volete. Spero di poter postare cose interessanti nella nuova stagione. Prima andrò al mare (qui vicino, vedi foto) e poi in montagna (sulle Dolomiti in Val di Sole). Ciao!


Dear friendly readers, this blog will be closed by holyday from today August the 12, until Sunday August the 30; we see again on the 31, if you want... I hope I can post interesting stuff in the new season.  By the way, before I’ll go to the sea (nearby here, see the photo) and after to the mountains (Dolomiti – Val di Sole). Bye!

martedì 11 agosto 2015

Un interessante album



La mia proposta musicale tedesca di oggi riguarda un gruppo: i Klaus Renft Combo che incisero questo abbastanza interessante album, intitolato Renft, nel 1974. Purtroppo le note interne (allegate in una copertina del mio file) sono in tedesco, lingua che conosco solo a livello turistico. Riconosco però che cantano nella loro lingua madre (e questo è un fatto di certo positivo) e che il sound è un discreto rock, krautrock con certi sentori, talvolta, di folk prog. Ve lo posto qui a 320 kbps e con 3 brani bonus.
Voto:  + + +

lunedì 10 agosto 2015

Rock psichedelico inglese



Autori di almeno un altro disco (contemporaneo), questi britannici Hard Meat sfornarono codesto album, intitolato: Through A Window nel 1970. Il trio, di cui due sono fratelli, aiutato da altri due valenti musicisti ci offre un interessante rock psichedelico con qualche spunto progressivo assai ben suonato (specie la chitarra, sia elettrica che acustica; anche la sezione ritmica si difende comunque egregiamente). Come da mia abitudine, nell’interno del file in info notizie sui musicisti impegnati e le copertine dell’album e che, per altro, è un’ottima riproduzione da vinile. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + + +

domenica 9 agosto 2015

Un rock "particolare"


Un po’ perché si avvicinano le mie vacanze (e relativa chiusura temporanea del blog) e un po’ perché oggettivamente i miei lettori, in questo contingentato periodo, vanno giustamente diminuendo, ho deciso di postarvi delle opere un po’ sui generis di cui, altrimenti, ne avrei rimandato, sine die, la pubblicazione. E’ il caso di questi americani Bakery che si possono ascrivere alla tipologia del christian rock (categoria invero che non ha prodotto capolavori ma che rimane, a livello storico, di un certo interesse, almeno nei collezionisti). Nel 1971 realizzarono due album. Non so se e quando è venuto prima uno e poi l’altro. Comunque “il mio primo” è Momento di certo fra i due il più interessante e connotato da un sound psichedelico e di acid rock ben suonato e piacevole. E’ qui a 256 kbps. L’altro si intitola Rock Mass For Love e nelle parti suonate e cantate ricalca quanto da me descritto sopra. Purtroppo è intercalato da lunghe (e noiose) parti parlate che altro non sono che discorsi e preghiere live (è una messa rock) come per altro è lo stesso disco registrato nella Cattedrale di St. Gorge, dove si tenne un rock festival e loro furono la band d’apertura. Se si potessero cancellare queste il resto non sarebbe malaccio, purtroppo ci sono… Lo trovate qui a 320 kbps e la registrazione è buona pur provenendo da riproduzione vinilica.
Voto Momento:  + + + +
Voto Rock Mass:  + +

sabato 8 agosto 2015

Un'altra "ciofeca" zero


Non so se sia colpa di questo caldo soffocante e anomalo che attanaglia la Liguria (ieri a Spezia, al sole delle 13, il termometro segnava 43 gradi, mai visti in vita mia, almeno qui...), oppure da quando è ritornato dal Sol Levante una qualche "pazzia"  lo sta accompagnando e infine, forse, è abbelinato di suo da sempre. Fatto sta che mi/ci ha allungato un ennesimo capolavoro all'incontrario. Un'altra inascoltabile ciofeca che vi appioppo. Zero a questo proposito scrive: Cari amici ed ascoltatori .......sempre cose interessanti dal sol levante. Che il japanoize, figlio del rumorismo italiano dei primi del 900, fosse un consolidato movimento ricco di contaminazioni quantomai improbabili, lo sapevamo... Non i soliti nomi che hanno reso più noto ai più questo difficile mood, ma qualcosa di nuovo, appena uscito come disco d'esordio; sono gli Endon, quintetto giapponese che si autodefiniscono come band "Catastrophic noise metal". ....quindi cari futuristi / dadaisti del nuovo millennio.....questo fa per VOI! Per tutti gli altri.....lo so, roba di difficile e di improbabile ascolto, interessante nel caso voleste scoprire i vostri limiti sonori ..... QUI Zero. Sta robba si intitola Mama... (Mia!)...

Vecchie glorie



Spesso, ma non sempre per fortuna, la parabola musicale degli artisti inizia verso l’alto per poi scendere a volte anche di brutto via via che sfornano album. L’esempio di quanto affermo sono questi britannici Rare Bird che dopo un quasi capolavoro (il primo disco e un successo globale con la canzone Sympathy) sono peggiorati inevitabilmente ad ogni uscita successiva. Nel 1974 editarono il loro ultimo lavoro, questo Born Again che poco ha che fare con i loro migliori lp. Intendiamoci, in assoluto non è da buttare, anzi… ma rapportato ai primi album, come dire, scompare. Quello che resta è un discreto rock-pop con qualche passaggio di prog qui e là… e basta.
Se volete lo trovate qui a 320 kbps. Da collezione.
Voto:  + + + con qui almeno mezzo voto in più in memoria dell’illustre passato.

venerdì 7 agosto 2015

Per non dimenticare

IL Fungo Atomico su Hiroshima
Hiroshima... dopo
Nagasaki... dopo
Sono passati 70 anni da quando l'Umanità è entrata nell'era atomica. Purtroppo con la distruzione di due città giapponesi: Hiroshima (il 6 Agosto) e Nagasaki (il 9 Agosto) questa ultima, se possibile, ancora più assurda ed inutile. L'incredibile ironia assai agghiacciante è accentuata dai nomi delle due bombe: Little Boy (quella su Hiroshima) e Fat Man sull'altra città. Ricordiamolo affinchè questo orrore non si debba mai più ripetere

Un buon krautrock



Questa band tedesca: i City iniziarono a registrare album a partire dalla seconda metà degl’anni ’70 riuscendo però a mantenere un buon livello qualitativo e un discreto tasso di originalità grazie anche all’uso della propria lingua madre. Nel 1979 arrivò questo Der Tatowierte che ve lo propongo qui a 320 kbps e con due brani bonus. Siamo nel krautrock e come sound li possiamo accostare (solo in parte) agl’ultimi Can e Amon Dull II. Interessante anche l’uso del sitar. Il risultato non è certo un capolavoro ma un ottimo album sì, specie se pensiamo al periodo di riferimento. La registrazione è ottima e rimasterizzata di recente. In Info notizie più dettagliate dei musicisti (bravi) impegnati nell’opera.
Voto:  + + + +

giovedì 6 agosto 2015

Prog americano (USA)



Quanto detto nel mio post di ieri sull’importanza del prog britannico non va certo bene per quello proposto dagli USA. In quella Nazione altro tipo di musica ha dato importantissime perle. Parlo del rock blues, del rock psichedelico e acido (The Doors, Jefferson Airplane, Grateful Dead) e del folk rock (CSN & Y per esempio) senza contare Zappa. Ciò non vuol dire che non siano usciti fuori interessanti gruppi e buoni album. Uno di questi sono stati i Quill che registrarono il loro primo lavoro nel 1970 e lo intitolarono con lo stesso nome della band. La loro proposta musicale risulta un mix di prog (a volte anche heavy), di musica psichedelica e un buon rock blues che non guasta mai. Assai interessante. Lo trovate qui a 320 kbps. Non mi dispiace neppure la copertina.
Voto:  + + + +

mercoledì 5 agosto 2015

Un buon prog


Nell’ambito della musica progressiva e nella sua globalità di certo la Gran Bretagna, negl’anni ’70, è stata la sua patria più fulgida. A fianco dei notissimi gruppi sorsero anche interessanti ed originali band che proposero una loro autentica linea musicale. Uno di queste furono gli Accolade il cui capo è solo per il primo album Gordon Giltrap (voce e chitarre) e che poi intraprese una carriera da solista. Nel 1970 incisero il loro primo album con lo stesso nome del complesso. Il sound proposto è un mix di prog (i Jethro Tull su tutti), folk rock e un certo sentore di jazz anche grazie all’uso del vibrafono. Il tutto è piacevole e affatto stancante. Lo trovate qui a 320 kbps. L’anno dopo (siamo nel 1971) uscito il loro più noto componente (Giltrap), registrarono un altro disco e lo intitolarono Accolade 2 (non credo ci sia poi mai stato un 3) che, musicalmente parlando, ricalca le orme del precedente assestandosi però più su un folk-prog; sempre comunque assai bene suonato e affatto banale. Belle entrambe le copertine. E’ qui a 320 kbps.
Voto Accolade 1:  + + + +
Voto Accolade 2:   + + + +

Un'altra "ciofeca" dalla Zerodimension


Pensavo che all'Amico Zero il viaggio in quel del Sol Levante portasse almeno un po' di miti intenti magari pensando alla filosofia zen. Invece nisba. Avanti con le ciofeche e banzai! Ma un po' di prelibatezze nipponiche no? Comunque a proposito di questi artisti scrive: Cari amici ed ascoltatori.....la Zerodimension, per riprendere il discorso del CIOFECA CONTEST, è lieta di ammorbarvi un album, pardon una cassetta (si una C60 d'antan) proveniente dall'estremo nord europa, la Svezia; loro sono i Systema Scrotum, gia' dal nome.....,ed il nastro che consta di due pezzi da una ventina di minuti ciascuno è ascrivibile al filone industrial sperimentale, titolato "Convulsion"..... adatto a questi giorni di afa, riesce a togliere il fiato..... gradite con me ed il Centurione un po' di sofferenza sonora....Zero. Se proprio volete lo trovate qui.

martedì 4 agosto 2015

Proto Canterbury



Gruppo britannico assai interessante questi Delivery composti da nomi che poi divennero famosi nel cosiddetto Canterbury Scene. Parlo di Roy Babbington (poi Nucleus e Soft Machine), Steve e Phil Miller (Matching Mole, H. & The N., National Healt), Pip Pyle (H. & the N., Gong) e Richard Sinclair (Caravan). L’album in questione si intitola: Fools Meeting ed è databile al 1970. La musica proposta è un art rock, jazz rock ma con forti connotati progressivi, il tutto assai ben suonato. La voce principale è data da una cantante (Carol Grimes) che nei brani più rock tenta (senza riuscirci bene) di imitare l’immensa Grace Slick (che ha un’estensione canora ben diversa), meglio quando si cimenta in quelli più jazzati. Il tutto resta assai godibile ed è assolutamente da mettere nella “nostra” discografia. Lo trovate qui a 320 kbps con 5 bonus.La copertina poteva essere fatta meglio...
Voto:  + + + + +

Gli oli in cucina



E’ giunto il momento di parlarvi dei vari oli che uso in cucina. Per condire a crudo (insalate e/o pomodori o per il pinzimonio, per esempio) utilizzo l’olio e.v.o. (extravergine d’oliva) che acquisto dal mio vicino che ha un’azienda bio e quindi è prodotto al 100% da olive liguri nostrali. Sì certo lo pago (me lo mette 15€ al litro e so che mi fa un prezzo di favore) ma so anche con certezza, data la sua meticolosità, che è genuino e fatto come Cristo comanda e ha un gusto unico. Se pensate poi che il costo sia esagerato fate mente locale alla fatica e al tempo che ci vuole a produrlo: coltivare gli ulivi, potarli, sbatterli a mano, raccogliere le olive (il tutto in collina!), portarle al frantoio, (rigorosamente a freddo e con macine di pietra), farlo depositare e stagionare un po’ e quindi imbottigliarlo. Per i sughi, i soffritti e altre preparazioni in cui devo utilizzare l’evo compro quest’ultimo nel supermercato di fiducia facendo però attenzione che sulla bottiglia ci sia scritto: 100% da olive italiane (sperando che sia vero!”). Per i fritti però non uso l’evo perché lo ritengo troppo forte. Così per le fritture di mare impiego l’olio d’oliva (attenzione! E’ assolutamente un’altra cosa, anche se proviene sempre dalle olive, rispetto all’olio di oliva evo), ha infatti caratteristiche sia chimiche che organolettiche differenti, inoltre è meno saporito e costa pure nettamente di meno. Per le cotolette (vado matto per quelle di pollo e/o di tacchino, meno per quelle di vitello) uso l’olio di arachide, per fritti ancora più leggeri (penso alle zucchine o melanzane o altre verdure) quello di girasole. Infine per la polenta fritta (che avidamente mangio, d’inverno, calda con sopra un po’ di stracchino, o squacquerone o gorgonzola) quello di mais che secondo me aggiunge sapore ad essa. So che tutti sono inferiori agli oli di oliva ma qui è questione di gusti. Tutti li impiego solo una volta per friggere e poi butto via l’olio esausto (lo metto in una capiente bottiglia che porto in un’isola ecologica). Specie con quelli di semi (siano essi di arachide, che di mais o girasole) sto assai attento a non superare certe temperature (in padella) usando anche un apposito termometro ma so che ci sono pentole che hanno nel manico incorporata una scala graduale. Dalla mia cucina è abolito l’uso dell’olio di semi vari e quello di soia, entrambi, a mio parere delle schifezze o quasi. Il trucco per un buon fritto è: abbondante olio (o in padella o in una pentola), la farina (o quella integrale o quella di semolino) e far raggiungere la giusta temperatura all’olio (circa 220-230 gradi) prima di buttare in esso il cibo e mantenerla poi invariata. Rigirare spesso e una volta tolta dalla padella messo questo su un foglio di carta assorbente. Chiudo ricordandovi che come per il vino anche per l’olio evo (dop = d’origine protetta) si fanno degustazioni e che ogni tipologia dop è diversa dalle altre per profumi (spiccati i sentori di fiori e di frutti in quello toscano), per i sapori (penso a quello ligure di sicuro più sapido e di corpo rispetto, per esempio, a quello del Garda), per struttura (quelli del sud Italia ne hanno di certo di più), per acidità e colore.

lunedì 3 agosto 2015

90° Palio del Golfo di Spezia


Ieri si è disputato il 90° Palio Del Golfo qui nella mia città: La Spezia. Ha vinto con gran merito la borgata marinara del Fezzano. E' stata una gran festa di pubblico. Nelle foto: gli armi alla partenza.e l'armo vincitore.
Alla sera (verso le 23) ci sono poi stati i tradizionali fuochi artificiali.

Hard rock tedesco



Poteva mancare in questo “nostro” excursus sul rock (e hard rock) anche una proposta proveniente dalla Germania? No di certo! Ecco spiegato il post di oggi concernente questi Night Sun che, presumo, registrarono il loro unico disco, intitolato Mournin’, nel 1972. Il loro sound ha un forte riferimento soprattutto ai Deep Purple e in parte ai Led Zeppelin e questo ne inficia la sua originalità. E’ però ben suonato e un suo certo fascino lo ha… e credo quindi che possa piacere a tutti i rockers. La registrazione è buona ma non eccellente, andava forse rimasterizzato meglio. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + +

domenica 2 agosto 2015

Un buon hard rock



Questa band britannica: i Nazareth ebbero un certo successo non solo in patria e parteciparono pure ad alcuni festival rock. Buoni musicisti sfornarono diversi discreti album di hard rock che seppure non particolarmente originali possono senz’altro piacere agli appassionati al genere. Come spesso accade al primo ottimo disco si sono succeduti poi altri che via via hanno perso parte dello smalto iniziale avvitandosi un po’ su se stessi. E’ il caso di questo Hair Of The Dog del 1975 e quarto (se non vado errato) della loro discografia. Contiene anche un noto successo: Love Hurts e lo trovate qui a 320 kbps in versione rimasterizzata. A me non dispiace neanche la copertina, in linea con la loro proposta musicale. Consigliabile a tutti gli appassionati dei Black Sabbath et similia.
Voto:  + + + e forse anche qualcosina in più…

sabato 1 agosto 2015

Un artista a tutto tondo (e in tutti i sensi...)




Nel “nostro” percorso nel rock mi sono imbattuto in due album di un artista forse più conosciuto (in seguito, negl’anni 80 e 90) come attore piuttosto che come cantante metallaro. In realtà Meat Loaf iniziò la sua carriera come rocker nel 1971 con quest’album: Featuring Stoney And Meat Loaf in cui il noto artista americano ci propone un sound non ancora heavy ma piuttosto improntato al rock blues (e con certi aspetti psichedelici e di R.& B.) non disgiunto da piacevoli ballate. Lo trovate qui a 320 kbps. Facciamo adesso un salto temporale di ben dieci anni. Il corpulento cantante è ormai lanciato nella sua carriera musicale di rocker (poi verrà anche quella cinematografica) e il suo stile cambia (in realtà era già mutato fin dal precedente album) divenendo più metallico e “pesante”. L’esempio è quest’album intitolato Dead Ringer del 1981. Personalmente preferisco il primo anche perché una certa eco “commerciale” fa che qui capolino fra le note. Nonostante ciò è piacevole da ascoltare. Se volete, è qui a 320 kbps.
Voto Featuring:  + + + +
Voto Dead Ringer:  + + +