sabato 30 aprile 2016

Bizantini... ma britannici...



Discreta se non perfino buona band britannica questi Byzanthium furono attivi (con almeno due album) agli inizi dei ’70. Quello che vi propongo oggi, omonimo al gruppo è databile al 1972 e credo sia il loro primo lavoro. Come musica (per altro ben eseguita) è una specie di art rock- crossover con spunti originali. Insomma si fanno sentire con piacere ma senza troppi entusiami. Lo trovate qui a 320 kbps in versione rimasterizzata.
Voto:  + + + 1/2

venerdì 29 aprile 2016

Gli Azteca o i Santana?



L’immancabile “salto” nella musica proveniente dagli USA mi porta a proporvi questi Azteca  autori, a quanto ne so, di un unico album nel 1975 (questo postato oggi) intitolato: Pyramid Of The Moon. Come musicisti sarebbero anche bravi ed esibiscono un rock latino spesso cantato in spagnolo (di sicuro sono di origine messicana) appiattito però su sonorità troppo simili ai Santana tanto da farmi dire che quanto ad originalità latitano parecchio. Si fa comunque sentire specie se si ama questa tipologia di musica. E’ qui a 320 kbps.
Voto:  + + +

giovedì 28 aprile 2016

Saga finita... o quasi...



Sono così arrivato alla fine di questa mia mini saga dedicata agli Emerson, Lake & Palmer nel senso che in tutti questi anni vi ho postato quanto ho di questo gruppo nella mia discografia. L’omaggio a Emerson però continuerà in un altro post. Veniamo ora agli album proposti oggi. L’ultimo della band registrato in studio è questo In The Hot Seat uscito nel 1994. A parte l’indiscussa abilità del terzetto balza evidente l’inarimento della loro vena compositiva e denota quanto da tempo vado pensando: le reunion vanno bene per celebrare gli artisti in esibizioni live ma quando cercano di far uscire nuove opere la delusione è dietro l’angolo, specie se la formazione è sempre la stessa, insomma l’originalità difetta alquanto. Detto ciò, preferisco comunque questo disco al precedente e poi esso contiene anche una curiosità: Pictures At An Exibition per la prima volta suonato e registrato in studio quantunque, fin dai loro esordi, lo avessero sempre proposto solo live. Lo trovate qui a 320 kbps. L’altro album da me proposto oggi è un doppio cd uscito semiufficialmente nel 2002 col titolo di Best Of The Bootlegs e infatti proprio di bootleg si tratta. La registrazione però è buona (ma non ottima) e trattasi di vari brani presi, negl’anni (’70), in alcuni concerti tenuti dagli ELP e rimasterizzati nel secondo millennio. E’ qui a 320 kbps.
Voto (per entrambi):  + + + +

Meglio il bed in di John Lennon



Beh questa è proprio bella! Se seguite il mio blog sapete come la penso sullo smodato (e idiota) uso dell’inglese sia da parte dei giornalisti che della politica a cui aggiungo i “cosidetti” creativi. Sentite qui…  Qualche tempo fa, lungo il.mio peregrinare per lo Stivale, incontrai e divenni amico di un inglese che tra l’altro faceva il sindacalista nella sua nazione. Una chiacchiera tira l’altra (e anche un buon bicchiere di vino e un bel tagliere di affettati, alla facciaccia di quegl’antipatici di vegani!) e fra queste gli raccontai “quella” nostra brutta abitudine e gli chiesi ma lì in G.B. visto che parlate ovviamente l’inglese, lo Stato, quando vuole buttare fumo negl’occhi, cosa usa? Il latino, mi rispose! …Nessun commento o se preferite no comment! Infatti non mi capacito perché da noi si dica nei media (a proposito è una parola latina e quindi, per favore, pronunciatela come è scritta!) competitor al posto di competitore; tra l’altro anch’essa deriva dal latino: cum peto (is, petivi, petitum, petere) ossia richiedo insieme; oppure timing invece di tempistica (anche lì la radice è latina: tempus) e poi rumors al posto di pettegolezzi (ove rumor ha le radici in rumor –is latino). A questi aggiunngo a mo’ di esempio gli irripetibili e stupidi hot spot (punti d’interesse), jobs act (piano per il lavoro), stepchild atoption (adozione del configlio), bail in (che mi piacerebbe tradurre con il noto termine ligure: belino!) a cui senza ombra di dubbio preferisco il bed in di John Lennon memoria. Perché allora lo fanno? Forse per farsi belli, per sembrar saccenti, per un senso (falso) di novità, perché “è figo” o forse, semplicemente, perché sono degli idioti raglianti…

mercoledì 27 aprile 2016

Direttamente dalla Germania...



Ecco un’altra interessante band tedesca (che tra l’altro canta nella propria madre lingua, caso molto raro in quel panorama musicale) che si chiamava Franz K e che fu autrice di alcuni ottimi album a partire del 1972. Questa di oggi è la loro seconda fatica databile al 1973 ed intitolata Rock In Deutsch. Musicalmente siamo di fronte ad un buon krautrock con certe sonorità talora folk e talora cosmiche (vedi il brano più lungo dell’album) e mittel-europee. All’interno del mio file in Info maggiori notizie sui componenti del complesso teutonico. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + + +

martedì 26 aprile 2016

Bel disco...



Interessante gruppo britannico (come molti del resto coevi ad essi) questi Killing Floor furono autori di alcune buone opere a cavallo del 1970. Questa di oggi è la loro seconda fatica che si intitola: Out Of Uranus ed è databile al 1971. Se vi interessa lo trovate qui a 224 kbps in versione rimasterizzata con interessanti ed artistiche copertine. Quanto alla musica proposta è un heavy prog con sonorità psichedeliche e che spesso confina nell’art rock (di qualità). Buoni gli strumentisti qui impegnati e originale il loro sound. Piacevole.
Voto:  + + + +

sabato 23 aprile 2016

Saltiamo negli USA



Il nostro “salto” settimanale negli USA per ascoltare musica là prodotta sul finire dei ‘60 e nei ’70 (periodo di cui si occupa principalmente il mio blog) mi porta a proporvi questo discreto album (ma invero nulla più) suonato dai Green e registrato nel 1969 col titolo omonimo alla band. La musica proposta è un rock psichedelico con echi di folk e proto-prog e che talora mi potrebbe far ricordare certe sonorità dei The Byrds ma anche, dall’altra parte dell’oceano, e assai alla lontana i Moody Blues. Ascoltabile, ben suonato e abbastanza interessante ma di sicuro non un capolavoro. Trattasi di una buona riproduzione da vinile. E’ qui a 320 kbps.
Voto:  + + +

venerdì 22 aprile 2016

Ancora loro...



Ho ancora qualche album degli Emerson, Lake & Palmer da postare (e che non vi ho mai proposto nella ormai quasi decennale mia presenza nel web) ed ecco spiegato perché si continua... Siamo  pertanto arrivati al 1992 quando la band pensò di riunirsi. L’anticipo lo si ebbe con questo bel bootleg (quasi uffìiciale) registrato, bene, negli USA là dove anche Emerson aveva preso residenza. L’opera si intitola Stanhope Fanfare For America e il gruppo sembrerebbe non aver perso il vecchio smalto a parte un certo imbolsimento (fotografico e fisico) solo di Lake. Lo trovate qui a 320 kbps. Nel disco dal vivo oltre ai classici ben rivisitati compaiono alcui più recenti brani, prodromi dell’imminente (allora) uscita del nuovo album in studio che fu questo Black Moon (editato lo stesso anno). Quando fu annunciata la sua uscita ci fu un certo interesse da parte dei “vecchi” fan della band anche perché simultaneamente, nel mondo, si stava assistendo ad un risveglio della musica progressiva. Purtroppo l’opera risultò deludente e non ebbe il successo sperato. Intendiamoci è nettamente meglio dei tentavi fatti da Emerson con i vari Powell e Berry (sostituti via via di Palmer o Lake) ma ricalca un certo sound già sentito in Love Beach (del 1978).ed è lontano anni luce dai loro migliori lavori pur avendo degli spunti interessanti. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto Fanfare:  + + + + e 1/2
Voto Black Moon:  + + + e 1/2

giovedì 21 aprile 2016

Natale di Roma


Oggi la Città Eterna compie 2769 anni.
Io come "Il Centurione" non potevo esimermi nel fare gli auguri all'Urbe e a tutti i miei lettori romani. Ciao!

Kraan...Ultimo capitolo



La nostra lunga “cavalcata” con i teutonici Kraan è arrivata alla fine. Oggi, infatti, vi propongo l’ascolto del loro ultimo album in studio intitolato Diamonds uscito nel 2010. La band si è nel frattempo ridotta a un terzetto: i due fratelli Wolbrandt e Hattler che propongono un discreto fusion con echi di pop (di qualità). Il risultato è senz’altro piacevole ma non particolarmente entusiasmante quantunque si faccia sempre ascoltare con piacere e poi loro come strumentisti sono sempre bravi!.  Trovo l’opera un album rilassante. Se vi piace il genere è qui a 320 kbps. Buon ascolto!
Voto:  + + +

mercoledì 20 aprile 2016

I The Move



Abbastanza noto gruppo britannico capitanato dal noto Roy Wood questi The Move furono autori in quell’inizio di decennio di buone opere con aspetti anche interessanti. Il genere è una sorta di art rock proto glam rock ben suonato e di certo originale. L’album in questione si intitola Looking On ed è databile al 1970. Secondo me abbastanza piacevole ma nulla di più. La mia proposta (qui a 320 kbps) contiene ben 7 brani bonus. In Info notizie più dettagliate. Ciao!
Voto:  + + + e 1/2

martedì 19 aprile 2016

Signori... i Q.M.S.



Fra i miei dischi “dispersi” ma che avevo intenzione, prima o poi di postravi, è emersa questa opera dei Quicksilver Messenger Service uscita per la prima volta nel 1970 e che porta il titolo di What About Me. La musica proposta dal sestetto (i cui nomi troverete in Info more solito) è un bel rock americano con forti sentori di psichedelia, blues, folk e perché no anche di protoprog (grazie alla presenza alle tastiere di Nick Hopkins). Dopo i primi due capolavori assoluti (Happy Trails su tutti) la band non è più riuscita a emularsi ma a sfornare opere sempre interessanti sì. Questo album in particolare mi piace forse più degl’altri (tranne i primi due, ovvio!). Lo potete trovare qui a 320 kbps ed è da non perdere!
Voto:  + + + + e 1/2

lunedì 18 aprile 2016

Purtroppo hanno vinto i petrolieri (e Renzi)..sigh!

Due terzi degli aventi diritto al voto hanno pensato bene di rimanere a casa e farsi i cazzi loro e così niente quorum dandola vinta ai petrolieri e a quel pallone gonfiato e supponente di Renzi. Gli stessi cazzisuisti sono quelli che giornalmente mugugnano contro il governo, le tasse, la legge fornero, le bollette ed assicurazioni care, equitalia, la disoccupazione e la povertà incalzante, la corruzione e il malaffare, le banche truffaldine e le tariffe che lievitano in barba alla presunta inflazione = 0. Era l'occasione per dire stop a un certo inquinamento e dare una spallata a questo governo del tubo (a proposito...) e invece... povera Italia...!

Ancora ELP




Ho notato (e ne sono contento) un certo interesse riguardo ai miei post (commemorativi) sugli Emerson, Lake & Palmer ciò anche riguardo ai due ultimi bootleg da me proposti. Questo mi ha spinto a consigliarvi l’ascolto di altri 2. Uno si intitola Live In Scotland ed è del 1974 e tratta in particolare di un concerto tenuto dalla band a Glasgow (infatti è conosciuto anche come live in Glasgow); purtroppo il livello qualitativo dell’audio è pari, più o meno, ai due precedenti da me postati e quindi non risulta poi un gran che, ma ascoltabile comunque. Lo trovate qui a 320 kbps. L’altro bootleg è invece semi-ufficile e si intitola In Concert ed è databile al 1979. E’ una buona riproduzione da vinile e il livello della qualità audio è senz’altro migliore dei “miei” precedenti bootleg postati. Anche la musica proposta si differenzia presentando dei loro classici solo Pictures e Knife Edge mentre gli altri brani sono relativi alla loro ultima produzione di quegl’anni. E’ qui a 320 kbps. Assai piacevole.
Voto Live in Scotland:  + + +
Voto In Concert:  + + + +

sabato 16 aprile 2016

Un po' di Kraan?



Penso che il buon amico Edulms sia contento dei miei post riguardo a questa band tedesca dei Kraan, quantunque ormai siamo (o meglio sono) quasi alla fine. Eccoci arrivati pertanto al 2007 quando uscì il loro penultimo album in studio intitolato Psichedelic Man. La loro musica ha abbandonato quasi del tutto le atmosfere jazzate assestandosi su un neo rock-fusion con sentori di psichedelia (come per altro c’era da aspettarsi dato il titolo). Seppure l’opera non raggiunge le vette dei passati lavori (compresa la non certo commerciale sperimentazione anni ’70) ci presenta un sound ascoltabile e soprattutto ben suonato. Nelle belle copertine interne del mio file troverete i nomi dei componenti la band. La registrazione è ottima. E’ qui a 320 kbps.
Voto:  + + + 1/2

venerdì 15 aprile 2016

Bravi ed interessanti



Ecco un’altra interessante band di rock, rock blues (ma a volte anche con un certo sound jazzato) proveniente dal Regno Unito, fucina a quei tempi di inaspettati e veri talenti. Particolarmente bravo è il chitarista che un po’ sembra aver capito la lezione dei vari Gallager e Hendrix. Il nome del gruppo Clark Hutchinson deriva dai cognomi dei due leader della formazione: Andy Clark (voce e tastiere) e Mick Hutchinson (chitarre). Il disco di oggi si intitola Retribution ed è databile al 1970. All’interno del file oltre alle copertine in info i nomi degl’altri componenti del complesso. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + + +

giovedì 14 aprile 2016

Un gran gruppo americano


Il disco in questione fu registrato da quello che rimaneva dei The Velvet Underground (americani) e cioè Lou Reed nel Luglio del 1970 ma fu editato solo due anni dopo (nel 1972 quindi) col titolo di (curioso sembrerebbe...!) Live at Max’s Kansas City luogo che per altro si trova a New York City. L’audio è buono ma non ottimo e di certo è stato comunque rimasterizzato in tempi recenti. Rimane senz’altro una pietra miliare del genere rock artisitico e presenta alcuni successi della band a cominciare da Sweet Jane. Consigliabile a tutti quelli che amano sia Lou Reed che il suo storico gruppo. E’ qui a 320 kbps.
Voto:  + + + +

mercoledì 13 aprile 2016

Partecipate andando al referendum!



Penso, in linea generale, che solo gli idioti si astengono dall’andare ai seggi. Tra l’altro non è poi quella “fatica”. E’ vero però che nei referendum abrogativi vale ed è ammessa l’astensione. Ma quello che hanno bandito per il 17 Aprile 2013, pur avendo un tema che forse ai più potrebbe importare poco, ha sempre un grande valore per l’ambiente (qui marino), E poi… vogliamo fare un dispetto ai potentati economici (leggi petrolieri) e a quel pallone gonfiato di Renzi? Se la pensate così ma anche se siete contrari alla abrogazione dei diritti sulle trivelle (e quindi volete votare no) andateci lo stesso. Sarà una spallata contro questo squallido e pastrocchiato governo.
Personalenete sono per il sì (all'abrogazione).
Datevi una mossa e scendete alle urne!

Due bootleg targati ELP




Giusto per commemorare ancora il grande Keith Emerson ho pensato di proporvi pure alcuni bootleg degli ELP che da tempo “nuotavano” nei dischi da proporvi ma che ne ero però assai restio nel postarli. La causa di questo sta nel fatto che, seppure la musica sia fantastica (e non poteva essere altrimenti), la qualità audio di essi non è certo buona. Insomma, quantunque rimasterizzati recentemente, presentano purtroppo quelle pecche tipiche dei bootleg degl’anni ’70: suono cupo tanto che a volte sembrebbe registrato in una caverna dati i rimbombi, strumenti alcuni in primo piano ed altri quasi inudibili e via discorrendo. Ovvio che il mio giudizio finale deve tener conto di tutto e farne una media . Nonostante queste premesse si fanno comunque sentire, sempre che non si sia troppo patiti dell’alta fedeltà.  Il primo si intitola Zofingen derivato da un concerto tenuto lì dal trio e databile al 1971, lo trovate qui a 320 kbps. Anche l’altro, sebbene sia dell’anno dopo: 1972, è stato registrato in Germania e si intitola: Live In Essen e anche questo è qui a 320 kbps. Entrambi come qualità audio e musicale si equivalgono.
Voto (per entrambi):  + + +

martedì 12 aprile 2016

Ancora "loro"...



Dopo l’ottmo live del 2001 e l’uscita di una raccolta di brani vecchi ed inediti (che io non ho) il gruppo tedesco dei Kraan ritornò in studio nel 2003 per dare alle stampe un nuovo album. Detta opera si intitola Through ed è nel solco dei lavori precedenti ma con un pizzico di modernità che non guasta affatto. Il genere, ormai lo sapete, è la fusion con echi di jazz qui proposto in maniera piacevole ed orecchiabile ma mai banale invero. Nel mio file mi dimenticai di allegare il “solito” appunto Info. Rimedio dicendovi gli artisti impegnati nel disco: Ingo Bischof – tastiere; Jan Fride – batteria e percussioni; Helmut Hattler – basso; Peter Wolbrandt -  chitarra e voci. La registrazione è ottima e lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + + +

lunedì 11 aprile 2016

Just one time...:-)

Here it is a new link. dedicated to Rochacrimson. Ciao! However I have changed the old link just in my old pertinet post.so you find it there too.

If... se vi piacciono



Certamente fra le miglior band britanniche di rock (talora prog) - jazz nate e sviluppatesi negl’anni ’70 vanno di certo annoverati gli If che qui presentano un ottimo album “quasi” dal vivo. Nel senso che le registrazioni sono avvenute sì live ma negli studi radiofonici della BBC in un periodo che va dal Dicembre 1970 al Luglio 1972. Come è logico aspettarsi l’opera si intitola: British Radio Sessions 70-72. La pubblicazione e rimasterizzazione è avvenuta in tempi recenti: nel 2015. Il risultato è ottimo sia per la qualità del suono che per la musica proposta senza dimenticare la loro notevole abilità strumentale. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + + + +

venerdì 8 aprile 2016

G.F.R.



Alcuni mesi fa avevo fatto uno “special” sul gruppo americano di hard rock dei Grand Funk Railroad (forse il miglior del genere là Oltre-oceano) e more solito mi sono dimenticato di includere anche quest’album: E Pluribus Funk registrato e editato dalla band nel 1972. Buon lavoro sì ma forse non certamente il miglior del complesso statunitense; all’interno del file godibili canzoni e vi troverete pure i nomi degli artisti impegnati in info. Se vi piace il genere lo potete trovare qui a 320 kbps ben rimasterizzato in tempi recenti. Buon ascolto!
Voto:  + + + +

giovedì 7 aprile 2016

Ancora Keith



Giusto per commemorare (continuerò un po’ nel farlo) il re dei tastieristi recentemente scomparso e ideatore del miglior e più noto supergruppo di musica sinfonico-progressiva: gli Emerson, Lake & Palmer oggi vi propongo l’ascolto di un quadruplo album (ben 655 MB) intitolato Once Upon A Time In South America uscito sì nel 2015 ma relativo a concerti tenuti dal trio nell’Aprile del 1993 (il 1° e il 5 di quel mese) e poi, sempre nel Sud America, quattro anni dopo il 15 Agosto del 1997. La registrazione è ottima e di certo rimasterizzata recentemente e gli ELP sempre in gran spolvero. Interessante poi il raffronto della band e la sua capacità esecutiva dopo 4 anni. Lo potete trovare tutto qui a 320 kbps. Certo c’è da chiedersi se al trio avesse aderito Jimi Hendrix così come pensava di fare poco prima della sua scomparsa chissà che musica incredibile avremmo ascoltato e loro come si sarebbero chiamati? HELP forse…Buon ascolto mentre meditate!
Voto:  + + + + +

mercoledì 6 aprile 2016

Ancora sulla TV



Durante il mio periodo di “latitanza” dal web mi sono anche recato in vari luoghi dove sono stato ospitato talvolta da amici e parenti, talora ho trovato sistemazione in alberghi e qualche volta presso affittacamere. Tutti erano dotati di televisore e visto che i miei orari spesso avevano dei “vuoti”, non avendo a disposizione altro per passare il tempo e finiti libri, quotidiani e riviste, ho acceso quel “diabolico” elettrodomestico. Ho notato così che il livello qualitativo è vieppiù diminuito raggiungendo soglie sconfortanti. Non mi capacito poi come metà degli italiani siano rimasti incollati a quella becera manifestazione canora che passa sotto il nome di Festival di Sanremo. Personalmente ho resistito solo 30 secondi  per sera giusto quando saltavo da un canale all’altro alla ricerca di qualcosa di decente (sempre che lo trovassi…). Il bello (anzi il brutto) è che quegli artisti (!!!???) nei giorni succesivi sono divenuti come la gramigna nei vari palinsesti. Brutta musica pop mal cantata dove più che le note potevano l’aspetto e i vestiti del guitto-a di turno. A dire il vero l’unica rete che si salvava è stata Rai 5 che trasmetteva musica classica e lirica e in ore impossibili anche jazz, rock e prog (il che la dice lunga sui gusti imperanti). Parliamo poi dei vari programmi dove degli idioti pontificano giudizi arrampicati su improbabili gigantesche poltrone e il bello che i malcapitati di turno si fanno dire di tutto e non reagiscono. Ci sono quindi cuochi come il prezzemolo che straparlano di assurde ricette e discettano di ogni cosa oltretutto con un ghigno patibolare. Non mancono anche i mezzibusti che sparano cazzate e sono ignoranti come bestie e molti di loro, dati i cognomi, di certo raccomandati. Ho altresì notato che la moda dell’inglese sta dilagando. Ho sentito cianciare di stepchild adoption (invece della italiana adozione del configlio) pronunciata da cani latranti che mentre lo dicevano sembravano delle bestie balbuzienti. Profanare quindi l’italiano, il congiuntivo e financo il condizionale. Per esempio, una nota giornalista tv, che si vantava di parlare compiutamente l’inglese (con tutta evidenza assai meno bene la nostra lingua date le innumerevoli doppie, se non triple, messe a sproposito nelle nostrane parole), dopo aver pronunciato endorsement, target, report, timing, rumors, start up e via discorrendo, annunciando una sua ospite, disse: vi presento l’architetta… (!!!???) una che sta impegnata acca 24. Brava! E’ riuscita in 9 parole a dire tre bestialità! E sì che si è poi pure vantata di aver da poco pubblicato un libro… Per favore qualcuno le dica che architetto (da arco + tetto) è una cosa e architetta è una sciocchezza (cosa fa costruisce gli archi e le tette di silicone?), che “sta” è un italiano quanto meno discutibile e che acca non vuol dire nulla. Per fortuna ho saputo che in questa mia battaglia anti esostismi non sono solo. Un ente assai più importante del sottoscritto (L’Accademia della Crusca) si è scagliata più volte contro questa “moda” idiota e supponente non per sciocche ideologie di superiorità e purezza ma semplicemente per rendere i concetti fruibili a ciascun italiano senza che il tapino debba conoscere per forza quella lingua foresta e aliena tanto più, poi, che la Gran Bretagna è oggi con un piede e mezzo fuori dalla UE. Da parte mia, visto che la moda anglofona è quasi sicuramente dovuta in primis ai cosidetti “creativi”, quando leggo o sento di living piuttosto che soggiorno o bundle invece di pacchetto omnicomprensivo mi riprometto di non acqistare quel tale prodotto.

Ancora Kraan



In occasione del loro trentesimo anniversario da quando nacque la band tedesca dei Kraan, il gruppo decise di esibirsi dal vivo e di registrare tale performance. Il risultato è questo bel album che sicuramente farà piacere al buon Edulms (e non solo a lui) intitolato 2001 Live. La musica proposta è sempre un ottimo fusion rock jazz assai ben suonato e con spunti originali. Nelle copertine allegate al file vi è un’ interesante storia del complesso sia in tedesco che in inglese e i nomi dei bravi musicisti impegnati. Da non perdere! Lo potete trovare qui a 320 kbps ottimamente registrato.
Voto:  + + + + e 1/2

martedì 5 aprile 2016

C.J. & The Fish



Era da un po’ di tempo che questo disco “nuotava” nella mia cartella: da postare. Ora grazie al tempo che ho avuto a disposizione durante il mio bimestre di assenza dal web ed essendo riuscito a mettere un po’ di ordine in “quella” cartella ecco che è rispuntato fuori. Si tratta di un ottimo album degli americani Country Joe & The Fish intitolato Together e uscito nel lontanissimo 1968. Detta opera (un mix fra rock, psichedelia e folk americano) quantunque vetusta è certamente assai interessante anche per capire il movimento musicale di quel periodo. Nelle copertine interne i nomi degli artisti lì impegnati. Lo trovate qui a 320kbps ben rimasterizzato. Ciao!
Voto:  + + + + +

lunedì 4 aprile 2016

Inizio un "omaggio" a Keith



In questo periodo di mia latitanza dal web nel mondo sono accadute diverse cose e purtroppo alcune anche tristi. Come non citare quindi i terribili fatti di Bruxelles e e Lahore oppure l’incidente stradale in Spagna in cui furono coinvolte troppe ragazze italiane. Limitandoci all’ambito musicale molto mi ha colpito la scomparsa (per suicidio) di Keith Emerson (uno dei miei artisti preferiti). Causa questa forse dell’aggravarsi della malattia che lo colpì alla mano e braccio destro. Fu sicuramente (limitatamente a me almeno) grazie a lui e ai suoi The Nice prima e poi agli ELP che, sebbene giovanissimo, mi avvcinai alla musica classica e poi, più tardi, all’opera lirica. Detto questo, voglio con oggi dare inizio ad alcuni post a lui dedicati. Il primo album che vi propongo è questo Live At The Isle Of Wight Festival databile al 1970 ma ottimamente rimasterizzato nel 1997. In pratica è la prima uscita ufficiale del suo super gruppo: gli Emerson, Lake & Palmer. E’ vero che si erano già almeno esibiti prima altre due volte ma fu là che il trio assunse fama mondiale. Due curiosità: la prima è che è presente Pictures At An Exhibition suite che gli ELP eseguirono quasi da subito e che solo più tardi editarono su disco (ma sempre dal vivo) e la seconda un’intervista ai 3 musicisti la cui prima voce appartiene a Keith appunto. Lo trovate qui a 320 kbps. L’ultima loro esibizione dal vivo tutti e tre insieme fu in occasione di una reunion nel 2010 nel 40° anniversario della loro nascita (musicale ovviamente) e l’album in questione è questo Show At The High Voltage Festival, la cui registrazione è ottima e loro non poi così tanto appannati. Lo trovate qui a 320 kbps. Peccato che certa musica non la potremmo mai più riudire dal vivo…
Voto Live At The I. of Wight:  + + + + + e  ½
 Voto Show at high:  + + + +  e  1/2

venerdì 1 aprile 2016

Un'interessante band italiana



 
Vi avevo detto, oltre due mesi fa ormai, che sarebbe passato un bel po’ di tempo prima che io vi ripostassi altri lavori di artisti italiani. Mi sbagliavo! Eccomi invece qui a proporvi l’ascolto di una band nostrana nota (abbastanza) per le sue esibizioni dal vivo assai meno però per i dischi prodotti (in realtà uno solo nel 2000 e prima unicamente un breve album venduto in numero limitato solo su cassetta). Entrambi le opere risalgono a materiale scritto e pensato sul finire dei ’70 e che in tempi recenti mi è venuto per le mani… Il gruppo in questione si chiama Cormorano e il primo lavoro si intitola Verde Azzurro edito tardivamente postumo nel 1990. Il secondo risale a 10 anni dopo e quindi siamo nel 2000 e uscì col titolo di Giro Tondo Fuori Scena che contiene però brani presenti anche nel precedente album (meglio dire… cassetta). Ascoltando entrambe le opere balza evidente la fortissima assomiglianza della voce del cantante (Attilio Regoli) con quella indimenticabile di Demetrio Stratos degli Area. Ciò non deve stupire perché i due si conoscevano e il buon Attilio, sua ammissione, andò a scuola di canto dal bravo Demetrio. Anche la musica risente di questo, tanto che la band sembrerebbe quasi una cover band del noto (e bravissimo) gruppo di rock jazz italiano, ma così non è. Certo proprio originali non sono ma le canzoni sono però tutte le loro. Quanto a strumentisti sono bravi (con una nota di merito per la voce di  Regoli) ma di sicuro un po’ inferiori (solo di poco però) ai succitati Area. Restano due opere interessanti, rare e godibili. Tutte e due qui a 320 kbps riunite da me in un unico file (ma all’interno ci sono i due cd).
Voto (per entrambi):  + + + +.

Mea Culpa...



E’ venuto il momento di dichiarare il mea culpa. Infatti due anni fa (e due mesetti buoni, invero) dopo che venne alla ribalta il Governo Renzi feci un post positivo al riguardo. Devo premettere che io sono “da sempre” un uomo di sinistra (e da giovane anche di estrema sinistra) e che alle ultime elezioni (perdute nella bruma del tempo) votai il programma di Bersani (non certo il pastrocchio attuale) e nelle successive primarie le mie preferenze andarono a Civati non al guitto fiorentino. Nonostante questo scrissi che Renzi e i suoi ministri mi sembravano brave persone anche perché uno lo conosco da anni (il Guardasigilli) dato che è della mia città e insieme a quello della Difesa mi ci sono trovato alcune volte pure a tavola (con Orlando talora fianco a fianco chiaccherando). Ora penso che siano sempre delle brave persone (non credo al “complotto toscano”) ma che per governare bene un paese questo non sia sufficiente e soprattutto non basta “apparire bene” (vedi la Boschi). Sto ai fatti e questi nei 2 anni sono stati assai deludenti e nessuna legge prodotta mi ha convinto, anzi spesso deluso a cominciare dalla riforma elettorale a quella sul Senato passando dalla legge sul lavoro e finendo alla mancata adozione del configlio. Per non parlare dell’evidente sottomissione a banche, assicurazioni e altri potentati e non ultimo l’anacronistico ed ingiusto canone in bolletta. Ritengo che l’identità di sinistra, edulcorata anche a causa dal “centro”, si sia persa per strada e pertanto ho deciso di non votare più questo PD. Almeno finché Renzi sarà in cattedra e la sua opposizione interna all’acqua di rose. Quanto ai “fuoriusciti” va la mia simpatia e il mio cuore ma per ora La Cosa Rossa in fieri non mi convince molto e soprattutto non penso sia mai maggioranza in Italia (purtroppo!), se poi i tempi miglioreranno il primo ad esserne contento sarò io! Cosa fare allora? Chi non va a votare e dice, magari con stupido orgoglio, che la politica fa tutta schifo e non gli interessa è e rimane un emerito idiota. Volere o volare essa permea tutta la nostra vita (dalle pensioni alle tasse, dalla sicurezza al vivere quotidiano) e un giudizio, seppure “turandosi il naso” è opportuno darlo e astenersi è prenderlo in quel posto passivamente e basta. Anche perché tutti non sono uguali e molti sono troppo uguali. Detto questo, se fossi un elettore di Milano, Torino o Roma proverei i Pentastellati, forse gli unici che possano oggi dare una ventata di novità aprendo quei conciliaboli rigonfi di aria viziata e troppo spesso di malaffare. Certo i dubbi su di loro sono ancora forti in me e sia Grillo che Casaleggio mal li sopporto (specie quando sono con il “telecomando” in mano) e vorrei vedere i 5 Stelle senza la loro regìa cosa sanno fare. Del resto la democrazia è anche l’alternanza e molte loro istanze mi vedono concorde (a comiciare dal reddito di cittadinanza sia per i lavoratori che per i pensionati) e una prova la farei. Quanto alla destra becera e populista alla Salvini proprio non la reggo quasi come i supponenti “vegani”!
PS: visto che si può scrivere un articolo in un discreto italiano senza usare inglesismi.