martedì 31 maggio 2016

La gita di Quaterpass per il Golfo di Spezia (parte seconda)

La città della Spezia
Il porto mercantile, (a dx) la collina del mio paese e sullo sfondo le Alpi Apuane

…Riprende… Il suo battello avrà poi piegato verso destra per entrare nel placido Golfo di Portovenere (chiuso a sud dall’Isola Palmaria che insieme al paese, all’isola del Tino e del Tinetto è Patrimonio dell’Unesco) diviso in due seni: uno, baia dell’ammiraglio nell’isola e l’altro baia dell’ulivo continentale dove stavano alla fonda gli antichi velieri. All’estremità orientale dell’isola avrà notato su uno scoglio la Torre Scola semidiroccata e realizzata da Genova nel XVII secolo (come ulteriore difesa del porto di Spezia e di Portovenere e allora armata di cannoni), semidistrutta nel 1800 durante gli scontri navali fra i Francesi e gli Inglesi. Il vicinissimo (e dirimpettaio) forte sull’isola Palmaria, restaurato è oggi sede di un museo del mare e i bagni che si vedono sono riservati ai sottoufficiali e dipendenti della difesa (leggi arsenalotti). Davanti gli sarà di certo apparso lo stupendo paesaggio del paese di Portovenere, una delle meraviglie della Liguria. Luogo già abitato dai liguri fin dal VI sec. a.C. e che fu poi importante porto romano a cui si deve il nome: Portus Veneris (tappa obbligata nel tragitto nautico che portava da Luni a Vernazza quindi a Sestri Levante, Chiavari, Rapallo, Portofino e Genova). Il nome deriva da un tempio romano dedicato a Venere Ericina posto esattemente dove ora c’è la Chiesa di San Pietro (forse la più suggestiva chiesa del mondo) edificata a partire dal V sec d.C. e rimaneggiata fino al XIII sec. in stile gotico genovese (… e la “fila” per sposarsi lì è lunga…) L’abitato è dominato dal forte genovese Doria (costruito a partire dall’XII sec.) e che doveva fronteggiare il “rivale” pisano posto dall’altra parte del golfo a Lerici. Altra chiesa interessante è posta nel paese (forse dove c’era un tempio o di Giove o di Nettuno) risalente al XII sec e dedicata a San Lorenzo e alla Madonna Bianca. Dove attracca il battello è dove c’era l’antico porto e alle sue spalle, ove ora c’è uno slargo dove girano pullman e auto, era il sito dell’antico abitato ligure-romano. Per Portovenere sono transitati imperatori romani (il primo fu Claudio), franchi e tedeschi. Usciti dallo stretto che delimita la Palmaria da San Pietro l’imbarcazione avrà rivolto la prua verso nord. Subito è da notare la cosidetta grotta di Byron (il notissimo poeta inglese) che soggiornò a lungo a Portovenere e che andava a trovare l’amico Shelley a San Terenzo (vicino a Lerici e in pratica quasi sotto casa mia) anche a nuoto. Sopra di essa c’è forse il più suggestivo cimitero del mondo. Il piccolo camposanto è posto a picco sul mare fra il castello e la grotta e lì è voluta riposare per sempre anche Liz Taylor (oltre a mio bisnonno e altri parenti). Prima di arrivare alle 5 Terre è da notare il piccolissimo borgo (tre case gettantesi sul mare) di Tramonti e poi un susseguirsi di irte scogliere e di spiaggette di ciottoli accessibili solo in barca (cosa che faccio quando ne ho tempo). Mi fa piacere ricordare una di queste in cui una piccola cascata di acqua dolce mi permette di farmi una bella e sana e naturale doccia dopo il bagno…Continua…

Un buon cantautore "made in USA"



Per chi vuol sapere qualcosa di più su questo cantautore americano: Bert Sommer rimando alla lettura delle poche ma esaurienti note (in inglese) scritte nella copertina retro (allegata come back nel mio file). Di mio aggiungo che l’album, ben rimasterizzato, si intitola The Road To Travel ed uscì nel 1968. Il sound proposto è un bel folk-psichedelico a cui contribuirono bravi musicisti. Altri dischi furono prodotti dall’artista ma rimasero purtroppo spesso misconosciuti (e che per altro non ho). Lo trovate qui a 320 kbps. Buon ascolto!
Voto:  + + + +

lunedì 30 maggio 2016

Curiosità sul Golfo di Spezia per Quaterpass (e non solo)


Panorama della città di Spezia
La Spezia dal Porto Mirabello
Qualche giorno fa l’amico blogger Quaterpass ha postato alcune foto della mia città e del suo golfo: La Spezia, in occasione di una gita in vaporetto fatta con dei suoi amici direzione 5 Terre. Così mi è venuta voglia di dirgli (e dirvi) alcune curiosità. Dove si è imbarcato (passeggiata Morin) è più o meno dove nel ‘500 e ‘700 arrivava il molo del piccolo porto spezzino. La riva era circa 120-150 metri indietro e tutto il litorale fu riempito durante la sistemazione e i risultanti movimenti terra voluti da Cavour per l’Arsenale Militare (progetto dell’ing Domenico Chiodo) a cominciare dal 1862, dato che furono scavati sia la darsena interna che i bacini di carenaggio; ulteriore materiale venne dall’abbattimento, in epoca fascista, del colle promontorio dei Capuccini e relativo convento (che tagliava in due la città) per far posto alla odierna p.zza Europa (già p.zza Italia), alla cattedrale (simile a un panettone, edificio degl’anni ‘70), alla Capitaneria di Porto e agli edifici in stile ventennio ora Palazzo del Comune (ma nato come sede del Partito Fascista), Palazzo Dell’Agenzia delle Entrate e Palazzo dell’Inps. Il primo ad essere costruito, pochi anni prima, fu però il Palazzo della Provincia e Prefettura in stile art deco così come l’edificio di fronte. Staccatisi dalla banchina l’amico Quaterpass (spalle alla città) avrà costeggiato la darsena grande con le poche e vetuste navi militari (la maggior parte della flotta è ora disloccata nei porti meridionali del Paese). Finita essa, sempre sulla destra, avrà incontrato la prima borgata marinara di Marola (il toponimo è simile a Manarola e derivano o dal latino o dall’alto medioevo: magna rota per la presenza, in antichità, di un mulino ad acqua) e attaccata ad essa l’altra di Cadimare (cioè case del mare o dei marinai). Successivamente avrà visto la baia del Fezzano (inizio comune di Portovenere) con alcune curiosità: lì vicino, forse in età imperiale, c’era una grossa base militare navale romana (ora del tutto scomparsa per via sia di frane e soprattutto per i lavori fatti dai militari). Sempre in questa borgata nacque Simonetta Cattaneo Vespucci (parente del grande navigatore) che fu ritratta da Botticelli  nei suoi famosissimi dipinti. Il nome Fezzano sembrerebbe derivare da una regione della Libia il Fezzan forse per la presenza nel medioevo o di pirati saraceni o di schiavi da lì provenienti. Superato questo borgo avrà senz’altro visto quella schifezza dell’ENI edificata agli inizi dei ’60 per porci uno degli sconci italiani: un rigasificatore rovinando così la splendida baia di Panigaglia. Per fortuna, subito dopo, si sarà inbattuto nel golfo de Le Grazie  (e relativo bel paesino) chiuso a sud dal bastione fortificato del Varignano. Esso fu carcere ed ospedale militare e per due volte vide la presenza di Giuseppe Garibaldi (la prima dopo la sua ferita sull’Aspromonte, 1862); ora è la sede degli incursori-palombari della Marina Militare (i navy seals italiani). Il successivo piccolo seno ove è ormeggiata una vecchia torpediniera (usata dagli incursori come sede di esercitazioni) nasconde alle sue spalle un’antica villa romana del I sec a.C. (visitabile) che conserva resti delle terme, pavimenti musivi (con bei mosaici in bianco e nero), costruzioni in opus incertum e reticolatum, parte del suo porto (il resto occupato dalla Marina Militare), e un’ampia struttura a volta che doveva essere il suo oleificio e frantoio. L’uso della villa si protasse nei secoli. A chiudere la piccola baia il Promontorio del Pezzino dove ora c’è un bel canile attrezzato ma che fino a pochi decenni fa ospitava nel suo forte le milizie che osservavano e difendevano l’entrata nel golfo da navi malintenzionate. Così il buon Quaterpass è arrivato alla bocca di porto di destra (sempre spalle alla città), a sinistra si snoda invece la lunga Diga Foranea ove ci sono i maggiori allevamenti dei buonissimi muscoli (i mitili o cozze per i non spezzini), orate (che a volte scappano e vanno a papparsi i frutti di mare per “la gioia” dei mitilicoltori), da poco anche le ostriche che danno un prodotto squisito di qualità superiore.
...Continua...

Mano Lenta in azione...



Di certo fra i grandi “maestri” della chitarra elettrica (non solo britannica) va annoverato Eric Clapton quantunque, secondo me, e nonostante la lunga e luminosa carriera, il massimo lo diede quando si esibì in quella breve stagione dei Cream (insieme a quei due fenomeni di J. Bruce, recentemente scomparso, e G. Baker). Poi la sua cariera volse verso lidi solisti e intervenendo pure in album di altri artisti arrivando così fino ai giorni nostri. Il disco di oggi si intitola: No Reason To Cry, databile al 1976, in cui esibisce un bel rock blues di gran classe. Ad aiutarlo nell’impresa molti bravi musicisti e cantanti tra cui spiccano i nomi di Bob Dylan e Ron Wood e la Band di Mr. Zimmerman. Forse fra i suoi migliori lavori del dopo Cream. E’ qui a 320 kbps.
Voto:   + + + + +

domenica 29 maggio 2016

Pro Recco, Nibali e altro...

Recco e Pro Recco in festa
La Pro Recco in azione
Nibali vincitore del Giro d'Italia

Che dire… sono contento… in primis per lo scudetto nella pallanuoto della Pro Recco la più forte e titolata squadra italiana in quello sport che tra l’altro mi vide, in gioventù, appassionato praticante. Dopo esulto per la vittoria al giro d’Italia di Vincenzo Nibali un autentico campione come erano anni che non se ne vadevano in “giro” forse dai tempi del mitico Pantani. A margine sono pure felice per il rimpatrio del nostro fuciliere di marina trattenuto per anni in India. L’unica nota dolente in questi giorni i tanti e troppi morti causati dal naufragio dei barconi.

venerdì 27 maggio 2016

Uno Zappa ancora dal vivo e che album!



Doppio fantastico album live di Frank Zappa e le sue Mothers Of Invention assai bene rimasterizzato e dal ottimo audio, venuto fuori dall’immenso archivio degli eredi del grande musicsta-compositore nel 2013 col titolo di: Road Tapes # 2, Finlandia Hall, Helsinki, Finland 23, 24 August 1973. In pratica continua (anche se in tempi dversi) il filone “live” del mio precedente post su di lui. Quanto ai musicisti qui impegnati ho dimenticato di allegare il file info e così eccoli: Frank Zappa – chitara e canto, Ruth Underwood – percussioni, Ralph Humphrey – batteria e campanacci, George Duke – tastiere e canto, Tom Flower – basso elettrico, Jean-Luc Ponty – violino, Bruce Flower – trombone,  Ian Underwood – clarinetto basso e sintetizzatori. Buon ascolto! Lo trovate qui a 320 kbps.

giovedì 26 maggio 2016

Sono basito...



Durante lo scorso fine settimana , per due sere (ma c’ero già stato altre volte), fui ospite da amici “televisionati” nel senso che in casa loro (anche perché c’è un anziano annoiato) la tv sta accesa 24 ore su 24 (gli ingnoranti direbbero acca 24). Dato che quando sono ospite mi adeguo alle usanze dei miei anfitrioni (e vorrei che chi venisse da me facesse lo stesso) e pur rimanendo estremamente scettico su quell’elettrodomestico, in attesa della cena e per star in comnpagnia, mi sono accomodato davanti ad essa insieme con quasi tutta la famiglia. La scatola sparaballe era sintonizzata su Rai 1 e dovetti così sorbirmi un ultra deficiente (e per cerebrolesi condotto da un cerebroleso) quiz televisivo: L’Eredità. Quello che però mi ha più colpito è stata la completa apatia e analfabetismo dei concorrenti. Questi (di cui parecchi laureati o quantomeno diplomati) non sapevano, per esempio, se la fascista Marcia su Roma fosse avvenuta negl’anni ’20 o negl’anni ’60, se Kennedy fu un presidente degli USA o un cantante rock, se il DNA è un componente della vita (e non scendo in particolari) o una sigla sindacale e via discorrendo. Il massimo credo lo sentii dire su due domande (a persone diverse invero): la nazione dei galli di Vercingetorige,  risposta: Galles e poi Gallipoli; capoluogo della Regione Toscana: Grosseto (e almeno qui la regione c’è) e dopo Genova (?!?). Mi sono quindi chiesto se erano così per copione o realmente ignoranti. Le braccia poi mi sono definitivamente cadute quando Frizzi chiese: re romano che inizia per C e la risposta, secondo i dotti della Rai, era Giulio Cesare (ma si può?!). Io per fortuna ha mandato la raccomandata di non possesso del sintonizzatore-decoder-tv e quindi il Canone RAI non lo pago, ma chi lo fa non si incazza un po’? Quanto sopra è servizio pubblico? Altra domanda, possibile che il livello culturale italiano sia sceso così in basso? Se è sì…mala tempora currunt…

Una bella "locomotiva" tedesca



Il gruppo tedesco dei Lokomotive Kreuzberg furono autori nella seconda metà degl’anni ’70 di almeno due album, questo Mountain Town del 1977 è la loro seconda fatica. Nonostante il titolo in inglese le canzoni sono in tedesco e questo ne aumenta l’originalità. Siamo nel krautrock ma con riferimenti sia al jazz che alla musica mittel-europea e a certo cabaret tipico teutonico. Come musicisti risultano bravi. Se volete, è qui a 192 kbps. Ciao!
Voto:  + + + +

mercoledì 25 maggio 2016

Terzo capitolo di una buona band (USA)



La band americana dei The Nazz arrivò nel 1971 al suo terzo lp che chiamò Nazz III. Dopo poco si sciolse e il suo “capitano” Todd Rundgren iniziò una lunga e proficua carriera solista. Ritornando al gruppo (in realtà un quartetto i cui nomi li trovate, more solito, in Info all’interno del mio file).presenta un bel rock d’oltre oceano che spesso sconfina, piacevolmente, nell’hard rock. Ottimi musicisti esibiscono un sound tuttosommato abbastanza originale. Lo trovate qui a 192 kbps.
Voto:  + + + e 1/2

martedì 24 maggio 2016

Una piacevole scoperta



Altra poco nota (credo…) ma valida band britannica questi Bone (dalla macabra ma simpatica e in tema copertina retro) che realizzarono codesto album da me postato oggi e intitolato Fairview Studio ’72 ovviamente nel 1972. Il sound prodotto è un buon art rock con aspetti sia psichedelici che rock e che talvolta sconfina nell’hard rock ma con la contaminazione pure di altri generi musicali. E’ qui a 320 kbps. Una piacevole scoperta.
Voto:  + + + +

lunedì 23 maggio 2016

Un gran bel "live" zappiano



Dicono che le registrazioni ancora inedite di Frank Zappa siano quasi sterminate e tutte chiuse in cassaforte a disposizone dei suoi eredi che ne centellinano le uscite. Una di queste è stata data alle stampe ed è relativa ad concerto tenuto dal grande artista e dalla sua band di quel periodo in quel di Vancouver nel lontano 1968 ed editato ben rimaserizzato nel 2012. Il titolo è: Road Tapes, Venue # 1, Kerrisdale Arena, Vancouver B.C. 25 August 1968. Vi troviamo lo Zappa più ispirato, sperimentale e dissacrante con colte citazioni anche ad uno dei suoi ispiratori: E. Varese. La qualità audio è ottima e lo consiglio caldamente a tutti quelli che amano lo scomparso (ormai da più di 20 anni) genio italo-americano. Lo potete trovare qui (doppio cd) a 320 kbps con immagini allegate.

sabato 21 maggio 2016

Lago di Caldaro (Alto Adige) DOC

Il lago di Caldaro


Nell’Alto Adige (come già scrissi) il mondo del vino è ampio e all’interno della Doc molti sono i vitigni impiegati e di conseguenza molti sono i risultanti prodotti. Siccome però vorrei passare ad altra regione italiana e tanto per chiudere il discorso relativo, oggi vorrei accennarvi ad un vino rosso che quando posso me lo “sbevazzo” con piacere: il Lago di Caldaro (Kalterersee) Doc. Esso viene prodotto sia nell’Alto Adige che anche nel Trentino (per esempio a Mezzocorona, S.Michele all’Adige e a Lavis) ma ha la sua origine e centro lungo le rive del Lago di Caldaro (a pochi km a sud di Bolzano). Le uve utilizzate per questo rosso fermo sono: Schiava Grossa, Schiava Gentile e  Schiava Grigia e ha un invecchiamento di circa un anno. Si presenta di un bel color rosso rubino vivace che con un moderato invecchiamento tende al granato (attenzione! non si presta ad essere invecchiato a lungo). Al naso è vinoso, fruttato (bacche rosse) gradevole con una certa eleganza e finezza. In bocca risulta morbido, armonico, piacevolmente tannico e con retrogusto leggermente mandorlato. Sia al profumo che la sapore è intenso e abbastanza persistente. Si abbina bene con secondi di carne suina ed in particolare carni di maiale alla griglia. i canederli (piatto tipico Altoatesino) e lo speck. Stufati di carne di maiale affumicata con crauti e/o patate. Primi piatti con sughi a base di carne, arrosti di carni bianche; si può abbinare pure a piatti di pesce, specialmente pesce affumicato servito freddo, in particolare la trota affumicata. Vi sono queste tipologie: Lago di Caldaro (o Caldaro Classico Superiore), Lago di Caldaro (o Caldaro Scelto Classico), Lago di Caldaro (o Caldaro Scelto Superiore).  Ha una gradazione, a seconda delle sue tipologie, che va dai 10,5 ai 12,5 gradi alcolici (nel Classico Superiore e nello Scelto Superiore). La temperatura di esercizio si aggira sui 18 gradi.

Un discreto krautrock



Quinto ed ultimo disco della band tedesca degli Atlantis  uscito nel 1976 col titolo di Top of The Bill. La musica proposta in questo cd rimasterizzato è un heavy prog, rock e anche krautrock in verità non poi particolarmente entusiasmante a parte l’ultimo brano: una buona mini-suite con certe sonorità blues. Loro però sono dei bravi musicisti che anche grazie a questo compensano una certa labilità d’idee. Lo trovate qui a 192 kbps.
Voto:  + + +

venerdì 20 maggio 2016

Una bella "arteria" ... di musica...



Nel 1970 gli americani Aorta arrivarono al loro secondo ed ultimo album intitolato Aorta 2. A dire il vero il loro primo disco mi manca (c’è qualcuno che ce l’ha? There is somebody who has it?) e sentendo il secondo, rimasterizzato in tempi recenti, è forse un peccato perché la band mostra qui tutto il suo indubbio valore. La musica proposta è un rock-blues acido ed interessante con bei momenti intimisti e riferimenti anche ad altri generi musicali. Bravi pure come strumentisti, esibiscono anche un sound tuttosommato originale. E’ qui a 320 kbps..Da sentire!
Voto:  + + + + e 1/2

giovedì 19 maggio 2016

Un buon album progressivo-cosmico



Ricordo che quando uscirono sulle scene gli Hawkwind vennero dipinti dalla critica come i nuovi “cosmici” Pink Floyd. In realtà mai arrivarono ai sublimi vertici della notissima band inglese, riuscirono però ad elaborare un rock definito poi “spaziale” niente male e tuttosommato originale (quanto meno relativamente ai primi 3 album). Di certo sono stati ispiratori in parte dei Gong (che però ebbero ben altra fantasia e classe). A quanto ne so il gruppo britannico (pur se con diversa formazione) è attivo anche ai giorni nostri ed è stato autore di una copiosa discografia. La loro quinta fatica è questo disco intitolato Astounding Sounds, Amazing Music del 1975 (fu il secondo loro lp quell’anno) di cui vi propongo l’ascolto qui a 320 kbps (con 3 brani bonus). Il sound è quello loro tipico e seppure non mi fa “strappare i capelli” dalla gioia è certamente piacevole ed ascoltabile.
Voto:  + + + +

mercoledì 18 maggio 2016

Un buon cantautore americano



Se per la musica prog il Regno Unito la fa indubbiamente da padrone nel mondo del folk rock e cantautorale indubbiamente da Bob Dylan in giù dobbiamo volgere le orecchie e lo sguardo verso gli Stati Uniti. Lì infatti sono nati e venuti alla ribalta i più fulgidi esempi di quel genere musicale. Oltre a loro il panorama è vasto (specie sul finire dei ’60 e inizio dei ’70) e una plettora di ottimi artisti vide in quel periodo la luce. Uno di questi è Amory Kane che nel 1970 dette alle stampe il disco postato da me oggi ed intitolato: Just To Be There che è un ottimo esempio di folk elettro-acustico-rock di qualità e molto rilassante. Lo trovate qui a 192 kbps.
Voto:  + + + e 1/2

martedì 17 maggio 2016

Sull'Olio d'Oliva (E.V.O.)

Un "centenario" Ulivo ligure.


Riprendo in mano anche la mia rubrica di cucina per parlarvi dell’olio d’oliva. Già qualche cosa vi avevo detto in alcuni passati post ora è d’uopo ribadire che l’unico olio d’oliva  che, oltre ad essere il più sano, digeribile e che arrichisce il nostro organismo di importanti sostanze e che sembrerebbe prevenire pure anche alcune malattie, è l’ Olio Extravergine d’oliva, Qualsiasi altra dicitura tipo olio d’oliva, olio vergine d’oliva, olio vergine di sansa  è sì ricavato dalle olive ma è tutto un altro prodotto e altra cosa nettamente inferiore sia per caratteristiche chimiche che organolettiche. Bisogna però fare attenzione anche ad altre cose. Per primo che esso sia prodotto solo da olive italiane (esso è nettamente il migliore del mondo anche perché nei “nostri” uliveti sono vietati pesticidi e la maggior parte di altre schifezze grazie a controlli e sanzioni severe, porcherie ammesse però in qualche misura in Europa e ancora di più nei paesi extraeuropei). Attenzione che non basta la presenza di una bandiera tricolore o la foto di un ameno mulino toscano, leggete attentamente (magari in piccolo…sob!) le etichette (le frodi sono dietro l’angolo). Secondo, che le olive siano state macinate a freddo (magari con macine di pietra) e infine la data di scadenza. L’olio e.v.o. campa due anni non di più. Ulteriore attenzione va fatta quando compaiono queste scritte insieme alla dicitura Olio extravergine d’oliva: da oli d’oliva italiani ed europei = circa il 10% di olio italiano (e non del migliore) e 90% provenienti dall’Europa (del Sud), miscela di oli d’oliva originari dell’Unione Europea = 99,9% miscellanea di oli provenienti da Spagna e Grecia (meno pregiati e tutelati) mischiati con altri di dubbio valore. Oli d’oliva della Comunità Europea = oli evo da Spagna e Grecia (per lo più). Oli d’oliva del Mediterraneo = oli evo da olive tunisine, algerine, turche al 99,9% in cui i pesticidi la fanno da padrone. Non importa se poi questi lo hanno fatto e imbottigliato in Italia quello che importa è come e dove sono stati coltivati gli ulivi. Peggio c’ è solo se fossero imbottigliati là, oppure se hanno importato l’olio o le olive. Anche il prezzo è un importante marcatore della qualità (e quindi della nostra salute). Un olio e.v.o italiano al 100% non può costare meno di 7€ al litro 8-9€ se macinato a freddo (tranne le particolari offerte) e se dop non meno di 10-12€ litro, biologico certificato da 15€ in su. A questo prezzo, per chi non vive in Italia, va sommato il costo del trasporto (mediamente un 30% in più e poi conta anche la lontananza dal Belpaese, ovvio).

Rock teutonico



La band tedesca di rock-hard rock dei Curly Curve fu autrice di un solo album nel 1973 che forse ebbe più fama di quello che avrebbe giustamente meritato, magari ciò anche per la particolare copertina frontale. Fatto sta che dopo il loro discioglimento la casa fece riuscire, nel 1974, pure questo disco intitolato Forgotten Tapes rimasterizzato (bene) nel nuovo millennio. Il sound è quello sopradescritto e la mia valutazione non può certo discostarsi da quanto esposto poco sopra. E’ qui a 320 kbps.
Voto:  + + +

lunedì 16 maggio 2016

Un po' di lana?



Buon album dalla simpatica e particolare copertina frontale prodotto dalla band americana dei Wool (dal nome di uno dei suoi componenti) nel 1969 e uscito con lo stesso nome del gruppo. Chi sono i bravi strumentisti li trovate scritti nella copertina retro allegata al file. Musicalmente parlando siamo di fronte ad un buon e per certi versi originale rock, acid rock americano con spunti interessanti e che pure non disdegna la contaminazione di altri generi musicali. Da sentire… Lo trovate qui a 256 kbps.
Voto:  + + + e 1/2

sabato 14 maggio 2016

i The Move...



Seconda opera del gruppo britannico dei The Move intitolata Message From The Country databile al 1971 e cronologicamente databile a poco prima che nascesse la nota band degli E.L.O. (li ricordate? Un mix di prog sinfonico, rock e pop). Infatti qui fra le sue file militavano sia Roy Wood che Jeff Lynne e ovviamente la musica prodotta risente un po’ di quello che poi sarà il sound degli E.L.O. ma anche, come è ovvio, quello dei Wizard e dei lavori solisti di Wood. Personalmente non è un genere che mi affascina più di tanto ma ammetto che si fa comunque ascoltare con piacere e poi penso che, ogni tanto, cambiare, fa pure bene… Lo trovate qui a 320 kbps, con ben 9 brani bonus e un’interesante libretto allegato.
Voto:  + + +

venerdì 13 maggio 2016

Un ennesimo (eccellente) Zappa



L’anno scorso è uscito il film (digitalizzato dagli eredi del grande Frank) ideato a suo tempo da Frank Zappa (ne fu sia l’interprete che il regista) intitolato Roxy, The Movie da cui è stato tratto un cd musicale aggiungendo la dizione Soundtrack e che oggi vi offro qui a 320 kbps. Come da mia abitudine in Info i bravi musicisti impegnati nell’opera. Di mio aggiungo che una delle migliori incisioni del “genio italo-americano” da quando, purtroppo, è scomparso. E’ quindi un’opera imperdibile da parte dei suoi tantissimi estimatori che so ancora esserci (io sono tra questi…). Del resto dicono che il “suo archivio” sia sterminato e quindi aspettiamoci, ormai con scadenza annuale se non bimestrale, uscite di “nuovi” suoi lavori. Buon ascolto!

giovedì 12 maggio 2016

Un mix Germania USA



Band tedesca (ma il cui cantante è probabilmente americano) e che presenta un buon krautrock è questa Percewood’s Onagram; nei ’70 fu autrice di buoni ed interessanti album ed ebbe una certa fama. Uno di questi è quello di cui vi propongo l’ascolto oggi. Uscì nel 1974 col titolo di Ameurope e come di abitudine in Info notizie più dettagliate dei bravi musicisti impegnati. Musicalmente presenta un sound che ha che fare molto con la musica psichedelica e un certo folk-rock acido non disdegnando certe piacevoli “scivolate” pure nel beat prese però con una vena rock. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + + e 1/2

mercoledì 11 maggio 2016

E sono DIECI ANNI !!!!

E sì oggi sono 10 Anni che aprii il mio primo blog (allora fu De Musica Alterque) e rammento ancora quale fu il mio primo post: In The Court Of Krimson King (dei grandi King Crimson). Da allora attraverso gli altri vari blog (compreso questo) che via via aprii (e chiusi per una serie di motivi) penso di aver postato forse più di 4000 album (i più di ottima musica, spero...) non so poi quante foto, post su ricette, vini e consigli culinari, posti ameni, archeologia, storia e curiosità, politica e attualità e all'inizio anche belle donne (che non guastono mai!). In tutti questi anni , con la scusa della musica, ho voluto fare dei miei blog anche una specie di giornale che spero sia e sarà gradito ai tanti o pochi lettori che mi seguono.
Ciao a tutti e...grazie ancora!

Affatto anonimi



Interessante band progresiva ameicana questa A Ephonious Wail composta da ottimi musicisti dotati tecnicamente (specia il batterista e il chitarrista) che fecero uscire il loro unico album omonimo al gruppo nel 1973. Provenendo il loro sound dagli States è ovvio che ha alcune contaminazioni di altri altri generi musicali propri di quel posto (rock e blues). Però con abilità scivolano pure nell’heavy prog con  molta classe. Il risultato è quindi piacevole ed originale. Insomma lo si ascolta con piacere e lo trovate qui a 192 kbps.
Voto:  + + + +

martedì 10 maggio 2016

Un gran bel disco!



La carriera dell’irlandese (Belfast) Van Morrison è stata lunga e fruttuosa di opere. Di sicuro fra queste eccelle l’album che vi sto postando oggi: Moondance del 1970, forse il migliore dell’artista e cantautore del Regno Unito. Grazie ad esso e alla nota canzone che da il titolo all’opera egli è entrato nell’olimpo dei cantautori insieme ai vari Cat Stevens, David Bowie (lui fu anche altro), Donovan ecc. Per chi non lo ricordasse o addirittura non lo conoscesse ecco l’occasione per sentirlo (e risentirlo) e per godere del suo inconfondibile stile che risulta un mix di rock, blues , folk e jazz. E’ qui a 320 kbps. Opera fondamentale in ogni discografia che si rispetti!
Voto:  + + + + + +

lunedì 9 maggio 2016

Interessante trittico



Ricomincio a proporvi le mie strenne mensili. Quest’oggi tocca al gruppo americano degli Zephyr autore di ben 3 album (almeno a quanto ne so) e tutti messi in questo post. Il primo, omonimo al gruppo, uscì nel lontano 1969 e la cui peculiarità è sia un gran bel rock-blues acido-psichedelico sia la cantante che a volte ricorda quella mitica dei Jefferson Airplane e a volte l’altrettanto grande Janis Joplin. Il tutto poi ben suonato e con una buona dose di originalità. Lo trovate qui a 320 kbps. Due anni dopo la band ritornò in studio per incidere questo Going Back To Colorado in cui ripropone le tematiche del loro primo disco quantunque nettamente inferiore sia per originalità che per musica proposta discostandosi (in alcuni brani) dal più genuino rock acido. E’ qui a un bitrate variabile di circa 220 kbps di media. Nel 1972 infine uscì questo loro ultimo lavoro col titolo di Sunset Ride che per fortuna e in parte riprende certe sonorità della loro “grande” prima fatica risultando certemente migliore del precedente.seppure, a mio giudizio, non raggiunge quella “prima”. Anch’esso lo trovate qui a un bitrate variabile e sui 220 kbps di media.
Voto Zephyr ’69:  + + + + +
Voto Going back to… ’71:  + + +
Voto Sunset ’72:  + + + +

venerdì 6 maggio 2016

Il Traminer Aromatico dell'Alto Adige



Dopo alcuni mesi di mio silenzio riprendo con questo post a parlarvi dei vini del Belpaese. Ci eravamo “lasciati” nel Trentino e così trovo giusto ripartire da quella regione ma passando all’Alto Adige (o Süd Tirol se preferite). In linea generale i principali vini bianchi presenti nel Trentino li potete ritrovare anche lì (parlo, per esempio, del Müller Thurgau o dello Chardonnay) con una differenza organolettica lieve e data soprattutto dalla peculiarità logica propria di ogni produttore. Vorrei quindi soffermarmi su un bianco particolare l’ Alto Adige Traminer Aromatico Doc (detto anche Gewürztraminer) che si fregia di tale particolarità fin dal 1975 e che storicamente nasce nel piccolo paesino di Termeno sulla Strada del Vino, a pochi km da Bolzano già nel 1000 d.C. La sua produzione è consentita in tutta la provincia autonoma di Bolzano (Bozen se preferite…). Vediamo le sue carattristiche organolettiche: colore: dal giallo paglierino (più o meno carico) al giallo ottonato, buona trasparenza e lucentezza; odore: molto intenso e molto persistente, assai elegante e fine, si riconoscono spesso note di rose, lavanda il tutto mixato e a un intenso aroma; gusto: speziato, particolare e assai intenso e persistente, pieno e asciutto con una giusta acidità, gradevole. Ampio sia la naso che al palato con un retroguto aromatico ed elegante. Il suo abbinamento è con crostacei (tipo astice e aragosta) alla griglia o bolliti, gamberi crudi, con lo speck tirolese e sue preparazioni, formaggi dal sapore deciso. Pesonalmente, dato il suo particolare gusto e aroma speziato, l’ho provato ottimamente insieme a cucine orientali (la Thai e la Giapponese) oppure da meditazione pur non avendo un elevato tasso alcolico (siamo sui 12-12,5 gradi). Si produce anche nella valle dell’Isarco (sempre sotto Bolzano) e così porta il nome di Traminer Aromatico Isarco Doc (qui siamo sui 11-12 gradi) ha colore giallo chiaro con riflessi verdolini, meno aromatico ed intenso dell’altro è comunque fine ed elegante con i medesimi sentori (meno marcati però); in bocca è intenso e persistente, fresco e vellutato, asciutto con un gradevole retrogusto aromatico, fine. Si accompagna a gamberi, aragoste, patè di fegato d’oca, formaggi piccanti e preparazioni (sia primi che secondi) gratinate. Entrambi vanno serviti intorno agli 8 gradi e in bicchieri con lo stelo di vetro (o cristallo) bianchi lisci e dalla forma di tulipano.

Gli ucceli del sole... dalla Germania...



Nella mia rubrica relativa alla musica proveniente dalla Germania oggi è il turno di ascoltare questa band dal nome anglofono ma fondamentalmente tedesca (zona Monaco di Baviera): i Sunbirds giunti qui al loro secondo abum, databile al 1973 e portante il titolo di Zagara. Opera riesumata in tempi recenti e rimasterizzata abbastanza bene. La musica proposta è un jazz-rock di facile ascolto, ben suonato ma certamente senza voli pindarici e di fantasia. Nel gruppo compaiono anche musicisti americani e uno dal Venezuela. Se vi piace il genere lo trovate qui a 320 kbps.
Voto:  + + +

giovedì 5 maggio 2016

Un po' di Lake



Giusto per completare il discorso sugli ELP mi è rimasto da postarvi solo questo bel album live di Greg Lake uscito nel 2015 ma relativo ad un suo concerto tenuto nel 1981 a Londra, proprio nel periodo in cui anche lui (come Keith e Carl) si era preso una pausa dal noto trio. Infatti l’opera si intitola London ’81. Le canzoni presentate dal bravissimo e conosciuto artista variano dal suo repertorio a quello degli ELP non disdegnando una capatina pure nel territorio dei King Crimson. Ottimi gli altri strumentisti impegnati con una menzione sul dotato chitarrista Gary Moore. Il disco è stato rimasterizzato bene ed è qui a 320 kbps. Lui è in gran forma…
Voto:  + + + + e 1/2