Il bicchiere da degustazione |
Prima di inoltrarmi a parlarvi di
altri vini italici vorrei soffermarmi su alcune cose che forse molti non sanno oppure
sottovalutano. Primo a valore decrescente, il termine Docg sta per di
Origine Controllata e Garantita, Doc sta per Di Origine Controllata
(a volte compare pure la scritta Vqprd = Vino di Qualità Prodotto in Regione
Delimitata) e Igt per Indicazione Geografica Tipica. Negli alimenti
abbiamo una dizione simile: Dop = Di Origine Protetta.e Igp = Indicazione
Geografica Protetta. Secondo: All’interno dei vini (siano essi Docg, Doc o
Igt) alcuni produttori vogliono sottolineare la peculiarità organolettica di un
loro vino prodotto in una ristretta sottozona. Per esempio (i nomi sono di
fantasia): il sig. Mario Rossi ha un podere nella Doc Pinco Pallo ma quel suo
podere è totalmente esposto a sud e il terreno ha una composizione particolare,
in più lui decide di prestar maggior cura sia alla coltivazioneeì e resa per
ettaro di quelle viti (il Sangiovese, per esempio) che alla relativa
vinificazione ed invecchiamento Il
risultato finale è un eccellente vino prodotto sì in quella Doc con quel
disciplinare ma con caratteristiche uniche e preziose. In Francia lo chiamano cru
e da noi, per sottolineare questo fatto, il sig, Rossi dice sulla
bottiglia: Vattelapesca doc podere Chissà (se poi desse
spiegazioni migliori sarebbe meglio). Detto ciò viene spontaneo ricordare che
quando si va in cantine per vini, utile sarebbe sapere la resa per ettaro
dell’uva di ogni singolo vino prodotto. Va da sé che se da una singola vigna ne
ricavo una damigiana o mezzo litro di vino il gusto ne cambierà enormemente e
così anche il prezzo finale. Se poi so che detta vigna è coltivata in collina
(magari con che tipo di terreno) piuttosto che in pianura avrò altre utili
notizie al riguardo con cui regolarmi. Da tutto questo si evince che importante
è il terreno ma anche il produttore e che è impensabile che un Sangiovese (per
esempio) coltivato in Cile dia lo stesso risultato di quello coltivato nel
Chianti Classico. E’ vero ci sono poi i cosidetti vitigni internazionali (i
Cabernet, il Merlot, lo Chardonnay, il Sauvignon) di cui spesso sono scettico
(sono contrario alla cabernettizzazione del mondo vitivinicolo perché è
quasi una maniera per uniformare il gusto) ma è anche vero che un Cabernet
prodotto (come Cristo comanda) nel Bordeaux sarà diverso da un Supertuscan o da
quello prodotto in Sud Africa o in Cile. Personalmente preferisco i primi due e
tralascio gli altri… Anche se usano lo stesso uvaggio (o assemblaggio) non può
essere la medesima cosa! Figurarsi poi quando si pretende di vendere, per
esempio, Chianti proveniente dagli USA magari sottoforma di magica polverina a
cui poi aggiungere dell’acqua. Una bestemmia! Terzo. Finisco con il ricordare
una cosa importante: mai si mette la mano intorno al calice del bicchiere
(è ammesso solo per i rossi, ma in basso, durante l’inverno per portarli con il
caldo della mano, nel caso, a temperatura di esercizo: 18-19 gradi), esso lo si
impugna solo o per il gambo o per la base. Nonostante questo troppo
spesso vedo fare tutto il contrario e non solo da amici e conoscenti ma anche
in film e programmi tv (spesso supponenti). In cui le manacce dei vari
ospiti avviluppano il relativo calice (così facendo oltre che a scaldare il
bicchiere, vi lasciano brutte impronte e poi cosa cavolo vedono dei riflessi e
colore del vino?).
3 commenti:
Capisco molto bene quanto hai scritto ma per me diventa troppo complicato. Mi piace ogni tanto bere un buon bicchiere di vino ma sinceramente non penserei mai di chiedere il tipo di terreno piuttosto che quanto è la produzione. diciamo che vado sulla fiducia :-) oppure su consiglio di qualche amico più informato di me :-)
ciao
Ms
Caro Chris, non dico quando vai nell'enoteca sotto casa o al super. Io intendevo quando si va per cantine e direttamente dal produttore. Normalmente è lui che dovrebbe dare certe notizie quando illustra i suoi vini. Nel caso puoi fare anche tu queste domande e sono certo che lui le apprezzi. Ciao.
A settembre sicuramente ritornerò con amici ad andare per cantine aperte e mi ricorderò di fare qualche domanda che mia hai suggerito.
ciao
Ms
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