martedì 11 marzo 2008

L'Isola Tiberina (Roma)

Come tutti sanno il "biondo" Tevere (Tiberis in latino) attraversa Roma; sulla sponda destra c'è il Vaticano ed il Castel Sant'Angelo (già mausoleo dell'imperatore Adriano), sulla sponda sinistra grosso modo la Roma storica (quella dei sette colli). Nell'antichità a far da guado fra le due rive era utile prima della costruzione dei ponti l'Isola Tiberina, isolotto a forma di nave di origine vulcanica situato in un ansa del fiume. Col progredire dell'ingegneria civile i pontefici romani (pontefice da pontem facere = fabbricare il ponte) la unirono alle due sponde costruendo i suoi due ponti: il Ponte Fabricio (62 A.C.); ha due arcate di 24,50 m, che poggiano su un pilone centrale aperto da un piccolo arco per diminuire la pressione della corrente nel caso di piene. L'altro ponte (per la riva destra) è il Ponte Cestio (60 A.C.), ambedue ancora esistenti e funzionanti. Poco più sotto (a meridione) vi è il Ponte Rotto o Ponte Emilio semidistrutto dalle piene del fiume ed è il più antico di Roma (e forse del mondo: 179 A.C.). Vedi foto sotto:Le misure dell'Isola Tiberina sono 270 m di lunghezza per 60 m di larghezza (nel punto più ampio). Nell'antichità vi sorgeva tempio di Esculapio, il dio greco della medicina (di cui sono rimasti scarsi resti, vedi foto a lato) dato che fin dai tempi remoti l'isola fungeva da "lazzareto" dell'Urbe; infatti si narra che nel 293 A.C. Roma fu colpita dalla peste; dopo aver consultato i Libri Sibillini, il Senato romano decise di costruire un tempio dedicato ad Esculapio, il dio greco della medicina, ed allo stesso tempo organizzò una delegazione per ottenere la statua del dio. Al ritorno della delegazione, mentre questa risaliva il fiume, un serpente, il simbolo del dio, fu visto scivolare via dalla barca e nuotare verso l'isola. Questo fatto fu considerato come la volontà di Esculapio di scegliere il posto dove far sorgere il tempio a lui dedicato. Il tempio fu edificato sull'isola e la peste terminò di flagellare Roma. L'evento miracoloso impressionò così tanto i romani che l'isola fu resa somigliante ad una nave romana. Rivestimenti in travertino furono aggiunti alle rive, scolpiti a somiglianza della prua e della poppa, ed un obelisco fu eretto nel mezzo dell'isola, a raffigurazione del pilone di una nave; infine mura circondarono tutta l'isola, così che questa divenne verosimilmente la raffigurazione di una nave. Alcuni resti del rivestimento sono ancora visibili nella parte orientale e parte dell'obelisco che qui sorgeva è custodito nel Museo archeologico nazionale di Napoli. Nella parte meridionale dell'isola era edificato il Tempio di Fauno, l'unico dedicato a questo dio a Roma. Tale funzione "ospedaliera" è rimasta sino ai giorni nostri; infatti Nel Medioevo la struttura templare venne infatti utilizzata come residenza fortificata dei Pierleoni, ai quali successero i Caetani. Il palazzo Pierleoni Caetani divenne poi convento francescano dal XVI al XVIII secolo e adibito, in caso di pestilenza, a lazzaretto; nel '900 fu concesso in uso all'Ospedale israelitico, che vi mantiene ancora un ambulatorio. La parte a monte dell'Isola, edificata tra il 1930 e il 1935 su progetto di Cesare Bazzani, ospita ora l'Ospedale Fatebenefratelli, uno dei più rinomati della città.

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