Quando
si parla di antipolitica (è molto attuale oggi...) in realtà si fa della
politica,(la cui parola deriva dal greco “polis” città e quindi conduzione di
essa), perché con lei si pigliano nel merito delle posizioni personali o di
gruppo. Essa, la politica, non è nè bella nè brutta ma indispensabile in una
democrazia; altra cosa sono i politici (anche loro indispensabili ma di certo
migliorabili) a cui vanno un po’ tagliate le unghie. Non mi piace certo un
futuro in cui un uomo solo pensa e fa per tutti (già successo e già dato) ma un
gruppo di persone che si pigliano l’onere di far andare avanti la baracca, di
proporre delle idee e se eletti di attuarle nel limite del possibile. Detto onere,
che la stragrande maggioranza di noi, vuoi per un motivo vuoi per un altro, non
si piglia. Queste persone avranno bisogno certo di un supporto e di una
logistica nonché di palanche (non troppe ma neanche poche se si vuole che tutto
fili liscio e importante che non solo i nababbi vi possano accedere pro domo
sua). Non credo infatti che con un banchetto messo in una piazza si possa fare
politica; al più si fa propaganda o per questo o per quello e stop. Far
politica vul dire anche in campagna elettorale non solo affermare ciò che va
bene e ciò che va male ma suggerire i rimedi e sopratutto dichiarare a priori
con chi ci si vuole apparentare (a meno di essere megalomani e pensare di aver
il 51 x cento del’elettorato a favore), altrimenti si fa solo caciara e basta.
Non mi piacciono neppure quelli che non vanno a votare e dicono: <> Fateci caso non vogliono decidere e sono però i primi a
lamentarsi. Sì perché non credo che un Bersani sia uguale ad un Alfano foglia
di fico, che un Borghezio sia simile a un Di Pietro, che un Fini la pensi come
un Vendola; che poi anche un comico abbia il diritto di dire la sua è cosa
giusta anche perché spesso colpisce giusto, ma colpire non basta bisogna anche
costruire o ricostruire.
martedì 24 aprile 2012
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1 commento:
Ciao finalmente sono riuscito a lasciare un commento.Avevo browser opsoleto che non mi permetteva di lasciare commenti.
Spero tutto bene. In quanto alla politica o non politica sinceramente sono veramente stufo come credo tantissimi altri. In Italia non cambierà mai niente. Bisognerebbe ogni legislatura cambiare tutti i suonatori chissà forse così non riuscirebbero a radicarsi. Boh!! comunque un caro saluto.
ciao
Ms
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