Questa
è una specie di favola nata intorno a un lp degli anni settanta molto raro ed
uscito in copie limitatissime (circa 300). Ambita preda di collezionisti a cui
poco importa la bellezza intrinseca dell’opera (se c’è e qui non c’è) quanto
appunto la sua introvabilità. Detto disco intitolato Profondità fu inciso
“sembrerebbe” da un tal Paolo Ferrara; e su questo nacque la leggenda. Essa vuole che l’incisione
fu fatta intorno agli anni 71/72 da questo mitico autore; per sopramercato
alcuni ipotizzarono pure che, visto l’evidente riferimento ai Pink Floyd, tale
artista sia stato solo un nome fittizio nato sulle iniziali di quel mitico
gruppo inglese. In realtà il lavoro uscì ben 6 anni dopo l’ipotetica data del
1972 e del resto il musicista o era un veggente o non si capirebbe come avesse
potuto anticipare le sonorità dei Floyd esistenti in I Wish You. Quanto al nome
esiste veramente un Paolo Ferrara autore agli inizi degli anni ’70 di due lp
(rarissimi anch’essi) le cui sonorità però sono assimilabili alla moda di
quell’epoca. Probabilmente nate come colonne sonore di film o telefilm d’azione
tipici di quegl’anni. A questo proposito ed anche per fare un raffronto vi ho
postato un altro lavoro (questo sicuro di Paolo Ferrara) Ritmico databile
1972. A margine di tutto questo vorrei aggiungere che un amico di Milano
(tecnico di registrazione all’epoca) alla mia domanda su Profondità e P.
Ferrara ridendo è stato sul vago confermandomi però che esso fu editato sul
finire di quel decennio da un gruppo di tecnici e musicisti di Milano come
“divertissement” da studio.
mercoledì 4 aprile 2012
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