Alcuni
giorni addietro mi è capitato di leggere un articolo su la cronaca locale di un
quotidiano ben presente nella mia regione. Detto pezzo giornalistico
evidenziava la possibilità che il “solito” consorzio di costruttori avrebbe
edificato un “bel” resort (solita idiota parola straniera) sopra la
spiaggia del Guvano. Ora detta piccola
spiaggia sassosa è posta nel cuore del Parco
Nazionale 5 Terre fra i notissimi paesi
di Corniglia e Vernazza. Dovete sapere che
giustamente in detto parco si viene multati se si butta una cicca (anche in
mare) ed ora non riesco a capire come solo possa essere passato per la testa di
fare un’ennesima colata di cemento. A questa spiaggia tengo tantissimo perché
da giovane mi recavo là con amici e amiche a fare campeggio in assoluta
libertà. Bastava portarsi la tenda, chitarra, viveri (all’acqua provvedeva un
ruscello piccino piccino) e si era “fuori dal mondo”. Questo perché ancora oggi
o ci si accede dal mare, o per un impervio sentiero o attraverso la vecchia
galleria del treno. Quanti fuochi si erano accesi sulla spiaggia e noi
accucciati lì intorno dopo l’imbrunire a cantare canzoni di Bob Dylan, C.S.N.
& Y. ma anche di Battisti, Guccini e qualcosa del vecchio San Remo. Finito
di stare lì si ripuliva il tutto e magari ci si ritornava un mese dopo. In
tempi più moderni era divenuta una spiaggia per nudisti, cosa che a me non ha
mai turbato anche se a farlo si tratta di persone un po’ in là con gli anni; ma
ciò deve aver dato prurito ai soliti Ben-pensanti. Ovvio che la scusa sarà: in
questa maniera daremo del lavoro ai giovani locali. Detto lavoro sono sicuro
che sparirà in brevissimo tempo preferendo i capi assumere (magari in nero)
extracomunitari che si accontentino però di salari più bassi e che per la loro
natura clandestina o quasi sono facilmente ricattabili.
Vi terrò informato e nel caso datemi una mano a far piovere
nella Direzione del Parco valanghe di lettere “incazzate”.
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