Ve
ne sarete di certo accorti, anche se siete pochissimo teleutenti come me, che “mamma”
RAI sta spaccando i maroni ad ogni piè sospinto, ricordando a tutti il rinnovo
del suo canone di abbonamento. Io sono nettamente contrario ad
esso che ritengo una delle più inique, assurde ed anacronistiche tasse
italiane. Sono stufo ed arcistufo che quei miei 110 e fischia euro (220.000 lirette
del vecchio conio...) entrino nella casse di quest’ente pieno di dirigenti
strapagati, troie di regime, giornalisti ignoranti e servi di questo o quel
partito, raccomandati e presentatori e presentatrici per lo più inutili e
gretti. Ok... ok...la RAI va cianciando che svolge un servizio pubblico
(quale?). E’ forse servizio pubblico trasmettere partite di calcio con sponsor
prima e dopo e durante ne più e ne meno di quello che fanno le televisioni
commerciali? E’ servizio pubblico i vari spettacoli dementi infarciti di brutta
musica? E’ servizio pubblico tener la popolazione nell’ignoranza trasmettendo
programmi culturali oltre la mezzanotte? E’ servizo pubblico film e telefilm
pieni di spot? E’servizio pubblico i telegiornali che ora nascondono ora
esaltono quella tal notizia per far piacere ruffiano al potente di turno? Sanremo
(meglio Sanscemo, come dico io) è servizio pubblico?
La
mia proposta è: Se proprio si vuole mantenere una qual certa indipendenza tale
da poter fare certi programmi in onda su RAI 3 e a volte su RAI 2 (ma sono poi
essi indipendenti?) facciamo così: esiste RAI News (solito inglesismo
idiota...); bene, utilizzare questo canale (senza pubblicità) per i vari
Ballarò, inchieste, Mi Manda... telegiornali che danno solo notizie, ecc ecc riducendo
drasticamente il sopradetto canone a circa 12/15 € (annui). Cosa facciano poi i
vari dirigenti, sottocapi e mignotte varie poco mi interessa, i campi da
vangare abbondano e poi c’è sempre “la concorrenza” pronta ad accalappiare
questo o quel personaggio.
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