lunedì 21 gennaio 2013

A che pro il Canone RAI?




Ve ne sarete di certo accorti, anche se siete pochissimo teleutenti come me, che “mamma” RAI sta spaccando i maroni ad ogni piè sospinto, ricordando a tutti il rinnovo del suo canone di abbonamento. Io sono nettamente contrario ad esso che ritengo una delle più inique, assurde ed anacronistiche tasse italiane. Sono stufo ed arcistufo che quei miei 110 e fischia euro (220.000 lirette del vecchio conio...) entrino nella casse di quest’ente pieno di dirigenti strapagati, troie di regime, giornalisti ignoranti e servi di questo o quel partito, raccomandati e presentatori e presentatrici per lo più inutili e gretti. Ok... ok...la RAI va cianciando che svolge un servizio pubblico (quale?). E’ forse servizio pubblico trasmettere partite di calcio con sponsor prima e dopo e durante ne più e ne meno di quello che fanno le televisioni commerciali? E’ servizio pubblico i vari spettacoli dementi infarciti di brutta musica? E’ servizio pubblico tener la popolazione nell’ignoranza trasmettendo programmi culturali oltre la mezzanotte? E’ servizo pubblico film e telefilm pieni di spot? E’servizio pubblico i telegiornali che ora nascondono ora esaltono quella tal notizia per far piacere ruffiano al potente di turno? Sanremo (meglio Sanscemo, come dico io) è servizio pubblico?
La mia proposta è: Se proprio si vuole mantenere una qual certa indipendenza tale da poter fare certi programmi in onda su RAI 3 e a volte su RAI 2 (ma sono poi essi indipendenti?) facciamo così: esiste RAI News (solito inglesismo idiota...); bene, utilizzare questo canale (senza pubblicità) per i vari Ballarò, inchieste, Mi Manda... telegiornali che danno solo notizie, ecc ecc riducendo drasticamente il sopradetto canone a circa 12/15 € (annui). Cosa facciano poi i vari dirigenti, sottocapi e mignotte varie poco mi interessa, i campi da vangare abbondano e poi c’è sempre “la concorrenza” pronta ad accalappiare questo o quel personaggio.


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