Durante
queste festività natalizie sono successe varie cose qui in Italia. La prima è
stata la sfiducia al governo Monti che ormai era al “lumicino” da un bel po’ di
tempo e quello che doveva dare (nel bene e nel male) aveva già dato; la seconda
è che lo stesso Mario Monti ha deciso di non essere più super partes (coem a
suo tempo promesso) ma di schierarsi con i conservatori di Casini e soci. Tempo
fa auspicavo che il detto “Supermario” fosse un domani eletto Presidente della
Repubblica in modo da tranquilizzare i Mercati ed oggi dico perché no allora una
donna? Perché no Rosi Bindi? Ritornando a Mario (senza Silla...sigh!) non
ritraggo quanto dissi in qualche post di un anno fa. Allora, dopo i cialtroni
di Berlusconi e soci, pensavo e penso che chiunque fosse stato meglio di loro;
del resto o si interveniva (di sicuro in maniera non equa) immediatamente o
larga parte degli italiani non avrebbero più avuto stipendi e prebende. Via via
ho mal sopportato, facendo bel viso al suo cattivo gioco, le varie manovre
tutte o quasi contro i più deboli e i meno ricchi dicendomi: tanto durerà
giusto 13/14 mesi e poi con le Elezioni quello che c’è di storto (molto) verrà
raddrizzato, spero questa volta, da una sinistra finalmente riformatrice ed
unita senza i pesi delle varie “truppe mastellate” (leggi i cosidetti
centristi). Mi auguro che il futuro mi dia ragione. Allora, ed oggi ne sono
ancor certo, andare alle Elezioni anticipate sarebbe stata una jattura per il
Paese. Del resto esse non si sarebbero potute tenere 3 giorni dopo quel giorno
fatidico (spread a 575 punti, se ben rammento) ed aspettare anche i 45 giorni
previsti sarebbe stato per l’Italia troppo. Quindi oggi posso dire: Io non
sto più con Monti!
L’altro
fatto importante è stata la perdita della scenziata ultracentenaria e premio
Nobel: Rita Levi Montalcini persona di cui la Nazione sentirà la sua
lucida mancanza ed al cui dolore per la perdita questo blog si accomuna.
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