domenica 23 novembre 2014

La "via" per le Gallie

Una via consolare romana
Strada romana in Liguria
Le vie romane in Liguria- Piemonte
Parlandovi della Val d’Aosta (nel mio ultimo post vinicolo) accennai alla via consolare romana della Gallie che si snodava lungo la valle per poi salire probabilmente sul Gran San Bernardo(a nord di Aosta) o per il Piccolo San Bernardo (a ovest di Aosta) e da lì (dopo aver valicato le Alpi) scendere nella Gallia di allora. Ovviamente essa era utilizzata solo nella bella stagione. Del resto nel periodo invernale le truppe (ma anche le carovane di mercanti) erano acquartierate nei rispettivi accampamenti invernali (gli Hibernacula) e fino a tutto il Rinascimento, quasi ci fosse un’intesa fra le parti belligeranti (e probabilmente c’era) non si combattevano guerre almeno fino alle idi di Marzo (mese appunto e non a caso dedicato al dio della guerra Marte, mentre la dea relativa era chiamata Bellona, nome derivato da bellum belli = guerra). Va aggiunto che la consolare valdostana non era l’unica via per l’odierna Francia. Altre si snodavano per i valichi del Piemonte (di cui la principale era lungo la Val di Susa, da cui scese probabilmente anche Annibale) e un’altra costeggiava la costa ligure. Essa iniziava a Luni (proveniente da Pisa) e per un certo periodo si dirigeva solo verso Augusta Parmensis (Parma) (facendo il passo del Lagastrello e lì incontrando la via Emilia) quindi Placentia (Piacenza), Derthona (Tortona) e poi ritornare in Liguria a Genova. Da lì proseguiva verso l’altra importante città romana ligure: Abentimilium (Ventimiglia oggi) e poi verso Nizza e Marsiglia. Gli ingegneri romani capirono presto che questo era un lungo giro e quindi fecero una bretella (così la chiamiamo oggi) che da Luni andava a Brugnato e quindi attraverso il passo del Bracco portava a Segesta (Sestri Levante), a Clavis (Chiavari) e quindi a Genova. Questo tratto oggi è ancora in uso e si chiama strada statale Aurelia che ricalca grosso modo l’antico percorso. In certi luoghi è rimasto, nell’epoca attuale, il toponimo strada romana, in altri ci sono ancora delle vestigia evidenti. La via più comoda rimaneva senz’altro quella marittima e poteva (in caso di bel tempo) essere usata tutto l’anno. Dai vari porti del Tirreno, facendo tappa a Luni, poi Portus Veneris (Portovenere), Vernazza, Sestri, Chiavari,  Portus Delphini (Portofino), Rapallo si arrivava a Genova (Genua) e poi lungo la costa ligure in Gallia.

2 commenti:

Il Centurione ha detto...

Tieni presente che le vie romane furono usate per tutto il medioevo (anche se non avevano più la tecnologia per aggiustarle) e che in tempi moderni le strade carrozzabili sono moltissime volte poste sopra quelle antiche. Così sì anche se a tratti esse riafforano o hanno percorsi leggermente diversi causati dallo scorrere del tempo. Del resto i passi alpini (per esempio) altro non sono che antichissimi percorsi. Ciao

Anonimo ha detto...

Christomannos:
Non metterti a ridere ma la via per le Gallie è ancora percorribile?
ciao
Ms