Cari amici, ben tornati!
Vorrei iniziare l’anno (a proposito AUGURI! ) raccontandovi un favola (che vorei che fosse ma non è...) “burocratica” capitata sul finire del 2011.
C’era una volta (e c’è), un signore (come definirlo? Ultracinquatenne?), mio parente di terzo grado, affetto da invalidità civile vera (75% e riferitasi alle sue facoltà mentali) che disoccupato e solo, viveva e vive grazie alla misera pensione di ben 271,00€, al fatto che abita in una sua casetta (meno di 30mq) e che noi parenti, quando possiamo e grazie a Monti potremmo sempre meno, gli diamo una mano. Bene, il tapino si era recato alla visita abituale presso il suo psichiatra il quale gli disse che sarebbe stato meglio se, appena possibile, gli avesse fatto pervenire un ECG. Il fato volle che incontrai il parente per strada mentre fiducioso si recava all’ASL. Lo salutai e saputo il fatto gli dissi che grazie ai nuovi tagli (quelli di Tremonti) lui non aveva più l’esenzione totale per invalidità ma di certo l’avrebbe avuta per reddito basso. Siamo andati così a casa mia dove, grazie ad internet, ho scaricato la domanda di autocertificazione per reddito e poi gli ho dato una mano a compilarla. Pensando che bastasse ci siamo dati appuntamento all’ASL per l’indomani e io mi presi una mattinata libera per l’occorrenza. Male ce ne colse! Entrati, il giorno dopo, degno del 6° girone infernale pensato dal sommo Dante, facemmo un’attesa di ben 2 ore! Urla, vagiti, brusii assordanti, puzze ed odori d’umanità ci accompagnarono. Finalmente venne il nostro turno. Una scorbutica impiegata disse:
2 commenti:
Auguronissimi anche a voi.
Che vuoi farci, per il tuo povero parente ... Lasciamo perdere (con scazzo) e, purtroppo, non facciamoci molte illusioni per il nuovo (ed i prossimi) anni. Viva l'ottimismoooo!
A.V.
BUON ANNO :-)
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