Mi ero ripromesso di non parlare più dell'atroce vicenda del naufragio della Costa Concordia poiché convinto che già quello che ho postato nei precendenti articoli bastasse. Però, mentre mi leggevo un libro di storia mi è venuta in mente una similitudine: quella fra il Re d'Italia Emanule III che scappò, dopo l'8 settembre del 1943, insieme con tutta la corte lasciando, di fatto, 3/4 d'Italia in mano ai nazifascisti e fregandosene altamente di dare ordini e disposizioni a tutto l'esercito.In tal guisa sembra essersi comportato il "comandante d'acqua dolce" Schettino, che ha pensato solo a salvare la sua pellaccia e basta. Poco importa se ha avuto ordini di aspettare fino all'ultimo di lanciare il ABBANDONATE LA NAVE!; Di certo lui è stato fra i primi se non il primo... magari con la cerniera dei pantaloni abbassata...
Per entrambi spero che l'oblio arrivi presto... I Romani ne avrebbero dichiarato: la "damnatio memoriae".
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