Sinceramente non capisco il
perché di quest’accanimento di alcuni verso Equitalia. La rabbia per le ingiustizie è
legittima, ma prendersela con l’esecutore finale penso sia da fessi.
Meglio sarebbe avercela su con chi ha fatto queste leggi idiote piuttosto
che con i suoi impiegati e dipendenti che sono obbligati, pena il licenziamento
ed altro, a far rispettare. Facciamo un esempio: Mario Rossi, disoccupato e
quindi con pochissimo reddito, transita (per la prima volta) per una via
rettilinea e deserta dove il “solito” Comune a caccia di soldi ha posto il
“solito” limite idiota ed assurdo dei 50 km/h, ovviamente il tutto corredato
dal “solito” (inutile se non per quell’obiettivo) nascosto autovelox; il tapino
faceva con il suo vecchio Panda i 63 km/h (velocità pericolosissima) e così
click foto e multa di circa 160€ che per lui è un’enormità più storno di 5
punti patente. Subito dopo di lui ecco Marco Verdi sul Porche dell’azienda che,
limitandosi notevolmente, viaggiava sugli 85 km/h; anche a lui i 160€ di multa
che sbattendosene l’anima e dichiarando che non sapeva chi quel giorno avesse
guidato l’auto, sono divenuti circa 280€ (credo). Orbene, per il sig Verdi
pagare i 280€ è come per il sig Rossi tirare fuori 2,80€ Ma così purtroppo non è e Rossi, messo alle
strette fra pagare subito un’ingiusta multa e non mangiare, è ovvio che sceglie
le vivande entrando pertanto nel perverso giro di cartelle esattoriali e via
dicendo. Insomma e come sempre il marcio è dalla testa (Parlamento) non dalle
sue appendici (vedi le agenzie di Equitalia). Perché, per esempio, non fare le
multe progressive in base al veicolo (e partendo ovviamente da cifre più
infime), perché non far sì che se uno (in base all’ISEE) proprio non può pagare
alcune tasse e/o imposte non venga anche angosciato da ulteriori richieste che
non potrà evadere. Ciò sarà evidente con quella pastrocchiata dell’IMU; infatti
sempre il sig Rossi che abita in una casa di proprietà ma a stentissimo riesce
a sbarcare il lunario come farà a pagarla? Non era meglio andare dietro al
reddito di una famiglia? Così non potendo materialmente sarà perseguitato dallo
Stato fino a ipotecargli l’unico bene: la casa. Questo non credo sia cosa
giusta. La propria casa di residenza non deve, per legge, essere nè
pignorabile nè confiscabile. Anche perché così non facendo, stante la crisi
e le leggi idiote e cieche, fra poco ci saranno mucchi di famiglie senza tetto
a cui lo Stato dovrà per forza fornirne una, spendendo molto di più di quello
che avrebbe incassato in tasse non pagate.
sabato 19 maggio 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento