sabato 23 agosto 2014

Il Monviso


In una rarissima giornata di bel tempo (ma poi si è subito riannuvolato, non vi preoccupate…) sono riuscito a scattare la foto di cui sopra inerente al Monviso la più alta cima delle Alpi Cozie con i suoi 3842 metri s.l.m. Io ero di stanza a 2000 metri (quasi sempre immerso nelle nuvole e nella pioggia grrrr!), in una valle vicina (Val Maira) che è prossima al confine fra le Alpi Marittime e quelle Cozie. In una adiacente alla “mia” (prima o poi ve ne parlerò) c’è quella di Castelmagno, nota per il suo favoloso formaggio. Ma torniamo al Monviso, in antichità era ritenuto il monte più alto delle Alpi (oggi sappiamo che è il Monte Bianco alto più di 1000 metri rispetto a questo) e ciò fino a quasi in età moderna. Per la sua forma piramidale, era anche considerato sacro dalle popolazioni indigene. Questa falsa convinzione era dovuta probabilmente al fatto che era molto visibile dalla Pianura Padana (e da Torino in particolare) e svettava su tutte le altre cime individuabili. Il suo nome sembrerebbe derivare dal latino Mons (=monte) e Vesulus (=ben visibile) e il perché appare ora chiaro. Inutile ricordare che dalle sue pendici nasce il fiume più lungo d’Italia: il Po. Lasciamo ovviamente perdere le cretinate leghiste sulla ”sacra” fonte e relative idiote ampolle.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto per chi la pensa in modo diverso, a me sembrava una trovata suggestiva quella dell'ampolla.