mercoledì 19 novembre 2014

Il Donnas Doc



Forse molti non sanno che la Val D’Aosta oltre ad essere una stupenda regione alpina, ricca di storia (Aosta fu fondata dai Romani col nome di Augusta Praetoria Salassorum e conserva importanti vestigia di quel periodo), castelli  da favola è anche terra di ottimi prodotti mangerecci (leggete formaggi e il noto lardo di Arnad) e interessanti vini sia bianchi (ne parlerò) che rossi. Indubbiamente fra questi svetta (dato il posto…) il Donnas Val D’Aosta Doc (è un rosso, repetita iuvat) prodotto nel comune omonimo che si trova all’inizio sud – est (ma a nord rispetto al fiume Dora) della valle lungo l’antica via consolare romana delle Gallie (ne resta visitabile ancora un tratto all’inizio del paese). Viene fatto da una sottovarietà del solito Nebbiolo. Ha colore rosso con riflessi granati, più accentuati con l’invecchiamento (a cui si presta). Profumo elegante, persistente e intenso, fine con sentori di spezie e frutta secca (mandorle) che si ritrova anche nel retrogusto. Qui in aggiunta lo sentiamo caldo e morbido, giusto di corpo, con tannini bene svolti (quindi vellutato) e ovviamente secco. Ha una gradazione inferiore ai suoi cugini piemontesi e per questo si presta ad abbinamenti sui primi della cucina valdostana, sui formaggi della zona e ad arrosti. A pochi km di distanza verso Aosta, ma dall’altra parte della Dora, fate un salto ad assaggiare il lardo (o lard) di Arnad (dalla particolare stagionatura ed erborinatura) è una Dop. E’ da consumarsi però con un vino bianco magari frizzante o spumante ma sempre della zona.
La via consolare romana


1 commento:

Christomannos ha detto...

Ottimo post molto interessante anche dal punto di vista storico. Mi ripeto conosco molto poco il Piemonte ma anche la Valle D'Aosta (conosco un po la zona del Bianco con la val Venì e val Ferret) e con i tuoi post mi hai fatto venire una voglia pazzesca di andarci chiaramente anche per assaggiare, a questo punto, il lardo di Arnat.
Molto bene e grazie per queste chicche.
ciao
Ms