martedì 28 aprile 2015

Colline del Candia Doc

A sud della Doc Colli di Luni e a lei attigua si estende la zona di produzione della Doc Colline Di Candia Dei Colli Apuani (tutta in Toscana). Anch’essa fin dall’antichità (epoca romana) produttrice di vino. Oggi è compresa nella provincia di Carrara-Massa e si possono visitare le fattorie seguendo due itinerari: la Via di Fontia (nei pressi di Carrara) e la Via dell’Uva (nei pressi di Massa) entrambe segnalate da cartelli stradali marroni. Le colline sono addossate alle Alpi Apuane e guardano, rivolte ad occidente, il Mar Tirreno. Alle loro spalle si trovano le notissime Cave di Marmo. Nella doc si produce (relativamente al vino bianco) una tipologia secca (anche frizzante), amabile (anche frizzante), vin santo e vendemmia tardiva. I vitigni utilizzati sono principalmente il Vermentino ma anche l’Albarola, il Trebbiano Toscano e la Malvasia del Chianti (un po’ come nella vicina doc Colli di Luni). Per il vino rosso si utilizzano il Vermentino Rosso, il Ciliegiolo, il Sangiovese Toscano, il Merlot ma anche altri tipo il Buonamico e la Massaretta. Si produce anche un rosato (con l’identico uvaggio del rosso) e una tipologia di rosso Vermentino (quasi in purezza) e di Buonamico e Massaretta. Andiamo alle rispettive caratteristiche organolettiche: Bianco e Vermentino (assai simili invero): colore giallo paglierino intenso, profumo elegante, fruttato e floreale (speziato il Vermentino), abbastanza intenso e persistente, caratteristico, buona acidità, asciutto e retrogusto amarognolo è vino da tutto pasto ma anche da antipasti di mare, primi piatti di mare, torte di verdura, carni bianche e nella versione frizzante con il vicino Lardo di Colonnata. Amabile: stesso o quasi colore del bianco secco, profumo delicato e fruttato, aromatico e caratteristico, in bocca è morbido, amabile (cioè quasi dolce) e armonico, va accompagnato a dolci come la torta di riso dolce (in Lunigiana se ne fa anche una di tipo salato) e castagnaccio. Vin Santo: colore giallo tendente all’ambrato. Profumo intenso e persistente, etereo, aromatico dal sapore quasi secco ma con note amabili e persistenti, va con i dessert a pasta secca (Cantuccini toscani) o da meditazione. Vendemmia Tardiva: colore giallo ambrato (ma meno del vin santo), profumo intenso e persistente, aromatico ed etereo, sapore secco, intenso e persistente, avvolgente è da consumarsi con dessert come il precedente. Rosso: colore rosso rubino, profumo vinoso, con note floreali e speziate, sapore asciutto e giustamente tannico è vino da tutto pasto ma anche da pesce elaborato come il Caciucco. Simili ad esso sono il Vermentino Nero (leggermente più complesso) e quello con Buonamico e Massaretta che prendono un colore più tendente la granato se invecchiati e profumi un po’ più ampi, sono da primi piatti di terra. Rosato: di color rosa non carico, profumo abbastanza intenso e persistente con note floreali e vegetali, dal gusto fresco non particolarmente intenso, equilibrato lo consiglierei su quei piatti in cui non vogliamo mettere un rosso (troppo forte) e neppure un bianco (troppo tenue) è valutandolo come un’altrenativa ai bianchi detti “barriccati”.

2 commenti:

Christomannos ha detto...

Alla fine di maggio io e la moglie andremo con degli amici a visitare delle cantine in Piemonte. Questo mio amico è un rappresentante e serve alcune di queste cantine che andremo a visitare. Farò un po di fotografie e se acquisterò qualche bottiglia ti chiederò un parere.
ciao
Ms
Ah dimenticavo interessante il post.
riciao

Il Centurione ha detto...

Caro Chriss ben volentieri ti allungherò consigli. Penso che la zona che tu andrai sarà quella di Barolo e Barbaresco più le Langhe. Sono posti assai suggestivi. Ciao