Dopo alcuni mesi di mio silenzio
riprendo con questo post a parlarvi dei vini del Belpaese. Ci eravamo
“lasciati” nel Trentino e così trovo giusto ripartire da quella regione ma
passando all’Alto Adige (o Süd Tirol se preferite). In linea generale i
principali vini bianchi presenti nel Trentino li potete ritrovare anche lì
(parlo, per esempio, del Müller Thurgau o dello Chardonnay) con una differenza
organolettica lieve e data soprattutto dalla peculiarità logica propria di ogni
produttore. Vorrei quindi soffermarmi su un bianco particolare l’ Alto Adige Traminer
Aromatico Doc (detto anche Gewürztraminer)
che si fregia di tale particolarità fin dal 1975 e che storicamente nasce nel
piccolo paesino di Termeno sulla Strada del Vino, a pochi km da Bolzano già nel
1000 d.C. La sua produzione è consentita in tutta la provincia autonoma di
Bolzano (Bozen se preferite…). Vediamo le sue carattristiche organolettiche:
colore: dal giallo paglierino (più o meno carico) al giallo ottonato,
buona trasparenza e lucentezza; odore: molto intenso e molto
persistente, assai elegante e fine, si riconoscono spesso note di rose, lavanda
il tutto mixato e a un intenso aroma; gusto: speziato, particolare e
assai intenso e persistente, pieno e asciutto con una giusta acidità,
gradevole. Ampio sia la naso che al palato con un retroguto aromatico ed
elegante. Il suo abbinamento è con crostacei (tipo astice e aragosta)
alla griglia o bolliti, gamberi crudi, con lo speck tirolese e sue preparazioni,
formaggi dal sapore deciso. Pesonalmente, dato il suo particolare gusto e aroma
speziato, l’ho provato ottimamente insieme a cucine orientali (la Thai e la
Giapponese) oppure da meditazione pur non avendo un elevato tasso alcolico
(siamo sui 12-12,5 gradi). Si produce anche nella valle dell’Isarco (sempre
sotto Bolzano) e così porta il nome di Traminer
Aromatico Isarco Doc (qui siamo sui 11-12
gradi) ha colore giallo chiaro con riflessi verdolini, meno aromatico ed
intenso dell’altro è comunque fine ed elegante con i medesimi sentori (meno
marcati però); in bocca è intenso e persistente, fresco e vellutato, asciutto
con un gradevole retrogusto aromatico, fine. Si accompagna a gamberi, aragoste,
patè di fegato d’oca, formaggi piccanti e preparazioni (sia primi che secondi)
gratinate. Entrambi vanno serviti intorno agli 8 gradi e in bicchieri con lo
stelo di vetro (o cristallo) bianchi lisci e dalla forma di tulipano.
venerdì 6 maggio 2016
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2 commenti:
finalmente riprendiamo il corso di sommelier :-)
Conoscevo l'esistenza di questo vino ma non ci crederai non l'ho mai
assaggiato malgrado frequenti il trentino alto adige da molti anni.
Provvederò molto presto
Ciao
Ms
Caro Chriss... posso aggiungere che è fra i miei bianchi preferiti sia quello dell'Alto Adige che dell'Isarco. Ciao
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