venerdì 6 maggio 2016

Il Traminer Aromatico dell'Alto Adige



Dopo alcuni mesi di mio silenzio riprendo con questo post a parlarvi dei vini del Belpaese. Ci eravamo “lasciati” nel Trentino e così trovo giusto ripartire da quella regione ma passando all’Alto Adige (o Süd Tirol se preferite). In linea generale i principali vini bianchi presenti nel Trentino li potete ritrovare anche lì (parlo, per esempio, del Müller Thurgau o dello Chardonnay) con una differenza organolettica lieve e data soprattutto dalla peculiarità logica propria di ogni produttore. Vorrei quindi soffermarmi su un bianco particolare l’ Alto Adige Traminer Aromatico Doc (detto anche Gewürztraminer) che si fregia di tale particolarità fin dal 1975 e che storicamente nasce nel piccolo paesino di Termeno sulla Strada del Vino, a pochi km da Bolzano già nel 1000 d.C. La sua produzione è consentita in tutta la provincia autonoma di Bolzano (Bozen se preferite…). Vediamo le sue carattristiche organolettiche: colore: dal giallo paglierino (più o meno carico) al giallo ottonato, buona trasparenza e lucentezza; odore: molto intenso e molto persistente, assai elegante e fine, si riconoscono spesso note di rose, lavanda il tutto mixato e a un intenso aroma; gusto: speziato, particolare e assai intenso e persistente, pieno e asciutto con una giusta acidità, gradevole. Ampio sia la naso che al palato con un retroguto aromatico ed elegante. Il suo abbinamento è con crostacei (tipo astice e aragosta) alla griglia o bolliti, gamberi crudi, con lo speck tirolese e sue preparazioni, formaggi dal sapore deciso. Pesonalmente, dato il suo particolare gusto e aroma speziato, l’ho provato ottimamente insieme a cucine orientali (la Thai e la Giapponese) oppure da meditazione pur non avendo un elevato tasso alcolico (siamo sui 12-12,5 gradi). Si produce anche nella valle dell’Isarco (sempre sotto Bolzano) e così porta il nome di Traminer Aromatico Isarco Doc (qui siamo sui 11-12 gradi) ha colore giallo chiaro con riflessi verdolini, meno aromatico ed intenso dell’altro è comunque fine ed elegante con i medesimi sentori (meno marcati però); in bocca è intenso e persistente, fresco e vellutato, asciutto con un gradevole retrogusto aromatico, fine. Si accompagna a gamberi, aragoste, patè di fegato d’oca, formaggi piccanti e preparazioni (sia primi che secondi) gratinate. Entrambi vanno serviti intorno agli 8 gradi e in bicchieri con lo stelo di vetro (o cristallo) bianchi lisci e dalla forma di tulipano.

2 commenti:

Christomannos ha detto...

finalmente riprendiamo il corso di sommelier :-)
Conoscevo l'esistenza di questo vino ma non ci crederai non l'ho mai
assaggiato malgrado frequenti il trentino alto adige da molti anni.
Provvederò molto presto

Ciao
Ms

Il Centurione ha detto...

Caro Chriss... posso aggiungere che è fra i miei bianchi preferiti sia quello dell'Alto Adige che dell'Isarco. Ciao