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La città della Spezia |
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Il porto mercantile, (a dx) la collina del mio paese e sullo sfondo le Alpi Apuane |
…Riprende… Il suo battello avrà poi piegato verso destra per entrare nel placido Golfo
di Portovenere (chiuso a sud dall’Isola Palmaria che insieme al paese, all’isola
del Tino e del Tinetto è Patrimonio dell’Unesco) diviso in due seni: uno, baia
dell’ammiraglio nell’isola e l’altro baia dell’ulivo continentale dove
stavano alla fonda gli antichi velieri. All’estremità orientale dell’isola avrà
notato su uno scoglio la Torre Scola semidiroccata e realizzata da
Genova nel XVII secolo (come ulteriore difesa del porto di Spezia e di
Portovenere e allora armata di cannoni), semidistrutta nel 1800 durante gli scontri
navali fra i Francesi e gli Inglesi. Il vicinissimo (e dirimpettaio) forte
sull’isola Palmaria, restaurato è oggi sede di un museo del mare e i bagni che
si vedono sono riservati ai sottoufficiali e dipendenti della difesa (leggi
arsenalotti). Davanti gli sarà di certo apparso lo stupendo paesaggio del paese
di Portovenere, una delle meraviglie della Liguria. Luogo già abitato
dai liguri fin dal VI sec. a.C. e che fu poi importante porto romano a cui si
deve il nome: Portus Veneris (tappa obbligata nel tragitto nautico che
portava da Luni a Vernazza quindi a Sestri Levante, Chiavari, Rapallo,
Portofino e Genova). Il nome deriva da un tempio romano dedicato a Venere
Ericina posto esattemente dove ora c’è la Chiesa di San Pietro (forse la
più suggestiva chiesa del mondo) edificata a partire dal V sec d.C. e
rimaneggiata fino al XIII sec. in stile gotico genovese (… e la “fila” per
sposarsi lì è lunga…) L’abitato è dominato dal forte genovese Doria (costruito
a partire dall’XII sec.) e che doveva fronteggiare il “rivale” pisano posto
dall’altra parte del golfo a Lerici. Altra chiesa interessante è posta nel
paese (forse dove c’era un tempio o di Giove o di Nettuno) risalente al XII sec
e dedicata a San Lorenzo e alla Madonna Bianca. Dove attracca il battello è
dove c’era l’antico porto e alle sue spalle, ove ora c’è uno slargo dove girano
pullman e auto, era il sito dell’antico abitato ligure-romano. Per Portovenere
sono transitati imperatori romani (il primo fu Claudio), franchi e tedeschi. Usciti
dallo stretto che delimita la Palmaria da San Pietro l’imbarcazione avrà
rivolto la prua verso nord. Subito è da notare la cosidetta grotta di Byron
(il notissimo poeta inglese) che soggiornò a lungo a Portovenere e che andava a
trovare l’amico Shelley a San Terenzo (vicino a Lerici e in pratica quasi sotto
casa mia) anche a nuoto. Sopra di essa c’è forse il più suggestivo cimitero del
mondo. Il piccolo camposanto è posto a picco sul mare fra il castello e la
grotta e lì è voluta riposare per sempre anche Liz Taylor (oltre a mio bisnonno
e altri parenti). Prima di arrivare alle 5 Terre è da notare il piccolissimo
borgo (tre case gettantesi sul mare) di Tramonti e poi un susseguirsi di
irte scogliere e di spiaggette di ciottoli accessibili solo in barca (cosa che
faccio quando ne ho tempo). Mi fa piacere ricordare una di queste in cui una
piccola cascata di acqua dolce mi permette di farmi una bella e sana e naturale
doccia dopo il bagno…Continua…
1 commento:
Portovenere è veramente stupenda e se devo essere sincero mi è piaciuta forse anche di più di Manarola, Vernazza ecc....
La Chiesa di San Pietro è bellissima e capisco molto bene le lunghe code per sposarsi.
Quando ci tornerò a giugno mi piacerebbe fermarmi di più e girare Portovenere con più calma.
Grazie per le interessanti descrizioni ora me ne faccio una copia che stamperò e me la porterò come mini guida turistica.
ciao
Ms
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