martedì 31 maggio 2016

La gita di Quaterpass per il Golfo di Spezia (parte seconda)

La città della Spezia
Il porto mercantile, (a dx) la collina del mio paese e sullo sfondo le Alpi Apuane

…Riprende… Il suo battello avrà poi piegato verso destra per entrare nel placido Golfo di Portovenere (chiuso a sud dall’Isola Palmaria che insieme al paese, all’isola del Tino e del Tinetto è Patrimonio dell’Unesco) diviso in due seni: uno, baia dell’ammiraglio nell’isola e l’altro baia dell’ulivo continentale dove stavano alla fonda gli antichi velieri. All’estremità orientale dell’isola avrà notato su uno scoglio la Torre Scola semidiroccata e realizzata da Genova nel XVII secolo (come ulteriore difesa del porto di Spezia e di Portovenere e allora armata di cannoni), semidistrutta nel 1800 durante gli scontri navali fra i Francesi e gli Inglesi. Il vicinissimo (e dirimpettaio) forte sull’isola Palmaria, restaurato è oggi sede di un museo del mare e i bagni che si vedono sono riservati ai sottoufficiali e dipendenti della difesa (leggi arsenalotti). Davanti gli sarà di certo apparso lo stupendo paesaggio del paese di Portovenere, una delle meraviglie della Liguria. Luogo già abitato dai liguri fin dal VI sec. a.C. e che fu poi importante porto romano a cui si deve il nome: Portus Veneris (tappa obbligata nel tragitto nautico che portava da Luni a Vernazza quindi a Sestri Levante, Chiavari, Rapallo, Portofino e Genova). Il nome deriva da un tempio romano dedicato a Venere Ericina posto esattemente dove ora c’è la Chiesa di San Pietro (forse la più suggestiva chiesa del mondo) edificata a partire dal V sec d.C. e rimaneggiata fino al XIII sec. in stile gotico genovese (… e la “fila” per sposarsi lì è lunga…) L’abitato è dominato dal forte genovese Doria (costruito a partire dall’XII sec.) e che doveva fronteggiare il “rivale” pisano posto dall’altra parte del golfo a Lerici. Altra chiesa interessante è posta nel paese (forse dove c’era un tempio o di Giove o di Nettuno) risalente al XII sec e dedicata a San Lorenzo e alla Madonna Bianca. Dove attracca il battello è dove c’era l’antico porto e alle sue spalle, ove ora c’è uno slargo dove girano pullman e auto, era il sito dell’antico abitato ligure-romano. Per Portovenere sono transitati imperatori romani (il primo fu Claudio), franchi e tedeschi. Usciti dallo stretto che delimita la Palmaria da San Pietro l’imbarcazione avrà rivolto la prua verso nord. Subito è da notare la cosidetta grotta di Byron (il notissimo poeta inglese) che soggiornò a lungo a Portovenere e che andava a trovare l’amico Shelley a San Terenzo (vicino a Lerici e in pratica quasi sotto casa mia) anche a nuoto. Sopra di essa c’è forse il più suggestivo cimitero del mondo. Il piccolo camposanto è posto a picco sul mare fra il castello e la grotta e lì è voluta riposare per sempre anche Liz Taylor (oltre a mio bisnonno e altri parenti). Prima di arrivare alle 5 Terre è da notare il piccolissimo borgo (tre case gettantesi sul mare) di Tramonti e poi un susseguirsi di irte scogliere e di spiaggette di ciottoli accessibili solo in barca (cosa che faccio quando ne ho tempo). Mi fa piacere ricordare una di queste in cui una piccola cascata di acqua dolce mi permette di farmi una bella e sana e naturale doccia dopo il bagno…Continua…

1 commento:

Christomannos ha detto...

Portovenere è veramente stupenda e se devo essere sincero mi è piaciuta forse anche di più di Manarola, Vernazza ecc....
La Chiesa di San Pietro è bellissima e capisco molto bene le lunghe code per sposarsi.
Quando ci tornerò a giugno mi piacerebbe fermarmi di più e girare Portovenere con più calma.
Grazie per le interessanti descrizioni ora me ne faccio una copia che stamperò e me la porterò come mini guida turistica.
ciao
Ms