Un "centenario" Ulivo ligure. |
Riprendo in mano anche la mia rubrica
di cucina per parlarvi dell’olio d’oliva. Già qualche cosa vi avevo detto in alcuni passati post
ora è d’uopo ribadire che l’unico olio d’oliva
che, oltre ad essere il più sano, digeribile e che arrichisce il nostro
organismo di importanti sostanze e che sembrerebbe prevenire pure anche alcune
malattie, è l’ Olio
Extravergine d’oliva, Qualsiasi altra dicitura tipo olio d’oliva, olio
vergine d’oliva, olio vergine di sansa è sì ricavato dalle olive ma è tutto un altro
prodotto e altra cosa nettamente inferiore sia per caratteristiche chimiche che
organolettiche. Bisogna però fare attenzione anche ad altre cose. Per primo che
esso sia prodotto solo da olive italiane (esso è nettamente il migliore
del mondo anche perché nei “nostri” uliveti sono vietati pesticidi e la maggior
parte di altre schifezze grazie a controlli e sanzioni severe, porcherie
ammesse però in qualche misura in Europa e ancora di più nei paesi
extraeuropei). Attenzione che non basta la presenza di una bandiera tricolore o
la foto di un ameno mulino toscano, leggete attentamente (magari in
piccolo…sob!) le etichette (le frodi sono dietro l’angolo). Secondo, che le
olive siano state macinate a freddo (magari con macine di pietra) e infine la
data di scadenza. L’olio e.v.o. campa due anni non di più. Ulteriore attenzione
va fatta quando compaiono queste scritte insieme alla dicitura Olio
extravergine d’oliva: da oli d’oliva italiani ed europei = circa il
10% di olio italiano (e non del migliore) e 90% provenienti dall’Europa (del
Sud), miscela di oli d’oliva originari dell’Unione Europea = 99,9% miscellanea
di oli provenienti da Spagna e Grecia (meno pregiati e tutelati) mischiati con
altri di dubbio valore. Oli d’oliva della Comunità Europea = oli evo da
Spagna e Grecia (per lo più). Oli d’oliva del Mediterraneo = oli evo da
olive tunisine, algerine, turche al 99,9% in cui i pesticidi la fanno da
padrone. Non importa se poi questi lo hanno fatto e imbottigliato in
Italia quello che importa è come e dove sono stati coltivati gli ulivi. Peggio
c’ è solo se fossero imbottigliati là, oppure se hanno importato l’olio o le
olive. Anche il prezzo è un importante marcatore della qualità (e quindi della
nostra salute). Un olio e.v.o italiano al 100% non può costare meno
di 7€ al litro 8-9€ se macinato a freddo (tranne le particolari offerte) e
se dop non meno di 10-12€ litro, biologico certificato da 15€ in su. A questo
prezzo, per chi non vive in Italia, va sommato il costo del trasporto
(mediamente un 30% in più e poi conta anche la lontananza dal Belpaese, ovvio).
2 commenti:
Ottime e chiare precisazioni. Io sono amico di un piccolo coltivatore di olio extravergine di oliva e sono anni che mi rifornisco da lui.
A mio parere è molto buono anche se non è filtrato.
ciao
Ms
Anch'io per condire mi riferisco ad un piccolo produttore biologico (vicino di casa). L'importanza non è tanto nel essere olio evo filtrato o no (ci sarà solo un po' di fondo nella bottiglia), una pratica nel chiarificare l'olio è anche solo fisica (e non chimica!), l'importante è che raccolga le olive quando sono ancora quasi verdi e attaccate all'albero (non quelle cadute per terra) e faccia il trattamento (per altro obbligatorio) contro la mosca delle olive. Ciao.
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