La
cattiva e partigiana informazione imperversa sui media nazionali buoni solo ad
infarcire le notizie (scusate...news!) con saccenti ed idioti inglesismi. Forse
pensano con ciò che molti italiani abbiano il cosidetto “anello al naso”? L’ultima
notizia riguarda l’INAIL il quale istituto si vanta che nell’ultimo anno gli
infortuni sul lavoro sono notevolmente diminuiti. Ovviamente non dice il
perché. Migliori e maggiori controlli? Oppure semplicemente che qui in Italia,
data la durissima crisi economica (specie nell’edilizia), si sono aperti molto
meno cantieri? Io propendo fortemente per quest’ultima ipotesi.
Ritorniamo
adesso a parlare dei fatidici cacciabombardieri F 35 (100 del valore di più di
100 milioni di euro l’uno). Come avevo detto ritenevo giusto che una
ventina/trentina approviggionassero la Marina Militare, cioè fossero imbarcati
sulla portaerei Cavour. Con essi una squadra navale italiana (la suddetta
portaerei, più 2/3 navi da combattimento di scorta e un sommergibie d’attacco)
potrebbe agevolmente far fronte a qualsiasi mianaccia aero navale araba o se
preferite del Nord Africa. Come avevo poi aggiunto, per lo spazio aereo della
Penisola (isole comprese), i Typhoon (intercettori europei), gli ammodernati
Tornado, più le batterie di missili Patriot sarebbero più che sufficenti; senza contare
che sul nostro suolo ci sono più di una base aerea e navale americana. E allora
gli altri 70/80 a che c...o servono? Per mandarli a bombardare, a dispetto
della nostra costituzione, altre nazioni o per intervenire in altri a noi
alieni conflitti? Ricordiamoci della Prima Guerra del Golfo quando l’Italia
mandò, come suo contributo, un piccolo stormo di Tornado (mi semba non più di
6) di cui 2 subito abbattuti (ricordate il pilota Cocciolone) e 3 caccavelle
che si tennero ben lontano dall’Iraq. Altra dolorosa storia fu invece quella del
personale di terra, Nassiria insegna.
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