Non so a
chi possa interessare, ma a proposito del vicino inizo dei Mondiali di Calcio in Brasile ho deciso, senza
affatto aver alcunché per quel popolo, di non seguirli. I motivi, che per alcuni
versi a molti potrebbero sembrare strani, sono questi (e non necessariamente in
questo ordine d’importanza):
- Non ho il televisore e dato gli orari per me troppo tardi (non sono un nottambulo) avrò pochissima voglia di recarmi al vicino “bar dello sport” per vedere le partite (forse con l’esclusione della Finale a prescindere dai concorrenti che vi parteciperanno).
- Da un po’ di tempo il Calcio mi annoia sempre di più e assai raramente (per non dire mai) riesco a seguire per intero un match (qualsiasi sia la squadra impegnata).
- Ormai, specie in Italia, il Calcio è meta di idioti violenti, fanatici rincretiniti ed interessi che troppo hanno pochissimo a vedere con esso.
- Quasi nessuno si ricorda che alla fine è un gioco e nulla di più.
- Ho sempre odiato lo stupido campanilismo, il becero nazionalismo da 3 soldi, l’enfasi falso patriottica con cui si accompagna l’evento (a cominciare dagli inni nazionali). Posto che sia giusto gloriarsi del proprio Paese (ed io ritengo che sia cosa sciocca) non c’è paragone fra gli idoli del pallone e l’aver dato i natali a un Leonardo, a un Michelangelo, a un Dante o a una Rita Levi di Montalcino (per esempio), tutti enormemente più importanti per l’Umanità che un Baggio, un Rivera o un Totti.
- Di questo Mondiale si sa già chi sarà il vincitore (con o senza aiuti) dato che il Brasile non farà certo l’errore di decenni fa quando “permise” all’Uruguay di vincere lì e quindi è come leggere un libro giallo di cui si conosce già la trama e l’assassino: inutile.
- E’ chiaro che non potrei non esimermi dal sostenere gli Azzurri, ma perché allora farmi del sangue marcio? Credo che l’Italia, a stento, non andrà oltre gli ottavi (posto che ci arrivi grazie al cervellotico girone dove in 4 squadre ci sono 6 Coppe del Mondo). Ormai sono anni che il vivaio nostrale da pochissimo e la causa la si conosce: troppi stranieri (molti di questi dei bidoni) e scuole calcio improntate alla fisicità piuttosto che alla tecnica.
- Meglio dell’Italia ci sono almeno 3 squadre Sud-Americane e 4/5 Europee.
- Rimango poi del mio vecchio parere. Ricordate il caso Battisti (il terrorista condannato all’ergastolo qui)? Il Brasile, con l’allora presidente Lula, si comportò in maniera scorrettissima con l’Italia (diede la grazia all’ultimo giorno del suo mandato), così come ora sta facendo l’India con i “marò”. Fossi stato io a comandare per ripicca avrei almeno vietato alla Nazionale di andarci come dimostrazione lampante al Mondo del nostro sdegno (in fondo si tratta solo di partite di un gioco). Ma cosa volete farci, qui i nostri politici gonfiano il petto a parole ma prestissimo si dimenticano dei fatti e poi non osano, per paura di perder consensi, andare contro al modus pensandi popolare.
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