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Torino Panorama con la Mole Antonelliana |
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Porta Romana |
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Palazzo Reale |
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Palazzo Carignano |
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Piazza S. Carlo |
Quest’oggi riprendo il
discorso, che interruppi alcune settimane fa causa impegni, sui principali
musei italiani a proposito dei quali il buon Edulms mi chiese di parlargli mesi
orsono. Siamo quindi adesso passati in Piemonte ed esattamente a
Torino città che, almeno
relativamente ai suoi monumenti (nel tempo non dovrebbero essere mutati),
conosco bene non fosse altro che ere fa ci passai quasi un anno di naja (il
C.A.R. lo feci invece ad Asti). Per
prima cosa parliamo un po’ della sua storia. Posta com’è (il centro storico)
nella confluenza quasi ad angolo retto fra due fiumi: il Po e la Dora e su una
specie di sperone rialzato fu fin dall’antichità sito facilmente difendibile e
quindi abitato. Le prime popolazioni furono i Liguri-celti con una tribù chiamata
(dai Romani) Taurinia (forse perché adoravano un toro o forse perché la
confluenza dei 2 fiumi ricorda le corna di quell’animale) e che lì edificarono
una città. Fedele fin dal III sec a.C. a Roma, fu distrutta da Annibale nella
sua discesa in Italia per non aver collaborato coi Punici. Dopo qualche secolo
Giulio Cesare, che con le sue mire espansionistiche era interessato alla vicina
Gallia, fece lì un suo campo militare. Detto sito divenne ben presto un castrum
(nome latino da cui deriva la parola castello) e fu poi sotto Augusto
che si tramutò in città col nome di Julia Augusta Taurinorum divenendo colonia
romana. Dopo il crollo del’Impero
di Occidente nel V sec fu prima Ostrogota, poi Longobarda e quindi dei Franchi.
Sul finire del primo millennio fece parte di un marchesato al cui comando era
Umberto Biancamano (fondatore della dinastia dei Savoia). Da quel momento seguì
tutte le sorti prima del Piemonte e poi dell’Italia. Dell’epoca romana
rimangono cospicui resti visitabili e quelli scomparsi (tipo l’anfiteatro)
rimangono nei toponomi nella città. Ovviamente, essendo stata prima capitale
del Regno Sabaudo e poi per un breve periodo dell’Italia, non mancano i
monumenti come la Reggia Sabauda, vari palazzi, il Duomo, chiese e il simbolo
della città: la Mole Antonelliana. Anche i dintorni sono interessanti a
cominciare dalla basilica di Superga, dalla Reggia di Venaria e dal capanno di
caccia reale di Stuppinigi Come
musei è ovviamente fornitissima a cominciare da quello dell’auto (la FIAT è
torinese, almeno di nascita) ma qui vorrei consigliare la visita del Museo Egizio il più
fornito al mondo di reperti di quella civiltà dopo quello del Cairo (non c’è
Louvre, nè British Museum che tenga); per maggiori informazioni cliccate qui.
Da assaggiare, se volete pranzare o cenare in un buon
ristorante, gli agnolotti, il famoso bollito alla piemontese, il pantagruelico
antipasto e il tutto inaffiato dai stupendi vini che fanno da corona alla
città: Dal Barolo al Barbaresco, dal Gattinara al Sizzano, dal Dolcetto al
Barbera e via dicendo, non dimenticando di gustare un caffè (o a un marocchino)
accompagnati magari dai Gianduiotti (cioccolatini tipici della città) in uno
dei bar del centro. Come aperitivo non dimentichiamoci dei vermuth nati in un
quartiere periferico (Pessone) come il notissimo Martini.
PS:
le foto non sono mie dato che non riesco più a trovare quelle che scattai sia
quando ero militare che nelle mie visite successive alla città
2 commenti:
Urca, che bella città e sembra che postresti parlare di tanti altri datto che la conosci benissimo.... ;-)
Ciao
Pensa, sono a circa un'ora e mezza da Torino e non l'ho mai visitata. Dalle tue foto deduco che sia una città molto bella e quindi prima o poi una gita fuori porta a Turin la devo proprio fare. Inoltre ho sempre sentito parlare molto bene del museo egizio (anche se non sono un grande appassionato di musei)e quindi in quella occasione magari ci vado.
un saluto
Ms
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