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Barbaresco e le sue colline |
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Il paese di Barbaresco |
Qualche post fa, nella rubrica
dedicata ai vini italiani, quando parlai del Barolo, accennai anche al “quasi”
gemello
Barbaresco. Esso è infatti fatto da uve Nebbiolo in purezza e la
sua zona di produzione non è poi molto distante da Barolo. Le uve devono
essere coltivate solo nei comuni di Barbaresco, Treiso, Neive e una
piccola porzione del comune di Alba. Dette colline sono un Patrimonio tutelato
dall’Unesco. Il vino è una Docg. Deve avere un invecchiamento obbligatorio in
botte di almeno 9 mesi e in bottiglia per i restanti 17 mesi. La Riserva 9 mesi in botte e 41 mesi in
bottiglia. Le sue caratteristiche organolettiche sono simili al barolo ma io lo
ritengo più “gentile”. Insomma se il Barbaresco, pur nella sua complessità, lo
possiamo forse dire femmina il Barolo è certamente maschio. Comunque sia, ha un
bel colore rosso rubino scuro (con riflessi granati nella Riserva). Profumo
molto intenso e persistente, elegante, aromatico, etereo e speziato, ampio e
caratteristico. Il sapore è piacevolmente asciutto con tannini bene svolti che
danno una sensazione vellutata seppure calda al palato, austero e pieno. Anche
qui molto persistente ed intenso. Gli abbinamenti sono più o meno gli stessi
del Barolo, quindi il classico Bollito misto alla Piemontese, arrosti,
selvaggina e formaggi a pasta dura e molto saporiti. Ovviamente è anche da meditazione.
1 commento:
Prendendo in considerazione le foto almeno una cosa è certa: il paese è bello, giá il vino... eh il vino lo assegeró appena possibile ;-)
Ciao
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