mercoledì 23 settembre 2015

Trento Doc Spumante Classico

Provincia di Trento, zone vitivinicole
Filari lungo la Val D'Adige
Già che in queste settimane vi sto parlando nella mia rubrica luoghi interessanti del Trentino ho deciso di riprendere in mano il discorso dei vini iniziando proprio da quella regione che, a dispetto di quello che uno può andar pensando, è una delle regioni vitivinicole più importanti d’Italia, specie per i bianchi.
Vi avevo lasciati parlando di “bollicine” e quindi mi sembra giusto riprendere a parlarvi di spumanti: Trento Spumante Doc metodo classico. Oltre all’Oltrepò Pavese e alla Franciacorta i migliori spumanti li possiamo rinvenire qui in provincia di Trento. Ottenuti dai “soliti” vitigni: Pinot Bianco, Chardonnay e Pinot Nero (vinificato in bianco) o in uvaggio fra di loro o singolarmente. I nomi dei maggiori produttori sono notissimi nell’ambiente a cominciare da quello che ha lo stesso cognome di quella supercar italiana che corre anche in Formula 1.  Il capostipite di quella famiglia fu negl’anni ’60 il primo a capire le potenzialità che poteva avere il territorio, potenzialità microclimatiche e di terreno paragonabili alla nota regione francese della Marna e dello Champagne. Il metodo classico, ve lo ricordo, prevede la rifermentazione in bottiglia sui lieviti. Le uve vengono coltivate a un’altezza variabile dai 200 ai 700 m slm. Questa doc è la prima  Doc italiana riguardo spumanti metodo classico (fu istituita nel 1993) e la seconda al mondo dopo lo Champagne. Rispetto alle altre zone italiane sta il fatto che attualmente la produzione di spumante avviene principalmente utilizzando lo Chardonnay in purezza. Comunque sia il demisec che il brut (sono le due tipologie prodotte) deve rimanere 15 mesi in maturazione sui lieviti mentre la Riserva 36 mesi (minimo). Il vino ha un bel colore giallo paglierino e un perlage persistente e fino. Al naso si avvertono profumi di mela (la golden), di biscotto, mandorle, cedro e nella riserva anche di pane appena cotto. Vagamente floreale E’ molto intenso e persistente. In bocca non delude affatto è fresco, avvolgente, morbido. Molto intenso e persistente. Si produce anche un Rosè (da Pinot Nero) elegante e raffinato ha profumi di frutti rossi tipici del Pinot e in bocca, come retrogusto, ci propone sensazioni di lampone, violetta e fragole di bosco. Gli abbinamenti sono, per il bianco, come aperitivo, da tutto pasto (se si ama pasteggiare a bollicine), da crostacei e da party. Il Rosè va bene con le ostriche o se amate il secco, con dolci (non troppo) a base di marmellate di lamponi o fragole.

2 commenti:

edulms ha detto...

Fá venire acquolino in bocca.... prosit
Ciao

Christomannos ha detto...

Lo spumante Ferrari: chi non lo conosce? Qualche bottiglia ce l'ho sempre a disposizione per piacevoli eventi.

Un saluto
Ms