E’ venuto il momento di
dichiarare il mea culpa. Infatti due anni fa (e due mesetti buoni,
invero) dopo che venne alla ribalta il Governo Renzi feci un post positivo al
riguardo. Devo premettere che io sono “da sempre” un uomo di sinistra (e da
giovane anche di estrema sinistra) e che alle ultime elezioni (perdute nella
bruma del tempo) votai il programma di Bersani (non certo il pastrocchio
attuale) e nelle successive primarie le mie preferenze andarono a Civati non al
guitto fiorentino. Nonostante questo scrissi che Renzi e i suoi ministri
mi sembravano brave persone anche perché uno lo conosco da anni (il
Guardasigilli) dato che è della mia città e insieme a quello della Difesa mi ci
sono trovato alcune volte pure a tavola (con Orlando talora fianco a fianco
chiaccherando). Ora penso che siano sempre delle brave persone (non credo al
“complotto toscano”) ma che per governare bene un paese questo non sia sufficiente
e soprattutto non basta “apparire bene” (vedi la Boschi). Sto ai fatti e questi
nei 2 anni sono stati assai deludenti e nessuna legge prodotta mi ha convinto,
anzi spesso deluso a cominciare dalla riforma elettorale a quella sul Senato
passando dalla legge sul lavoro e finendo alla mancata adozione del configlio. Per
non parlare dell’evidente sottomissione a banche, assicurazioni e altri
potentati e non ultimo l’anacronistico ed ingiusto canone in bolletta. Ritengo che
l’identità di sinistra, edulcorata anche a causa dal “centro”, si sia persa per
strada e pertanto ho deciso di non votare più questo PD. Almeno finché Renzi
sarà in cattedra e la sua opposizione interna all’acqua di rose. Quanto ai
“fuoriusciti” va la mia simpatia e il mio cuore ma per ora La Cosa Rossa
in fieri non mi convince molto e soprattutto non penso sia mai
maggioranza in Italia (purtroppo!), se poi i tempi miglioreranno il primo ad
esserne contento sarò io! Cosa fare allora? Chi non va a votare e dice, magari
con stupido orgoglio, che la politica fa tutta schifo e non gli interessa è e
rimane un emerito idiota. Volere o volare essa permea tutta la nostra vita
(dalle pensioni alle tasse, dalla sicurezza al vivere quotidiano) e un
giudizio, seppure “turandosi il naso” è opportuno darlo e astenersi è prenderlo
in quel posto passivamente e basta. Anche perché tutti non sono uguali e molti
sono troppo uguali. Detto questo, se fossi un elettore di Milano, Torino o Roma
proverei i Pentastellati, forse gli unici che possano oggi dare una ventata di
novità aprendo quei conciliaboli rigonfi di aria viziata e troppo spesso di
malaffare. Certo i dubbi su di loro sono ancora forti in me e sia Grillo che
Casaleggio mal li sopporto (specie quando sono con il “telecomando” in mano) e
vorrei vedere i 5 Stelle senza la loro regìa cosa sanno fare. Del resto la
democrazia è anche l’alternanza e molte loro istanze mi vedono concorde (a
comiciare dal reddito di cittadinanza sia per i lavoratori che per i
pensionati) e una prova la farei. Quanto alla destra becera e populista alla
Salvini proprio non la reggo quasi come i supponenti “vegani”!
PS: visto che si può scrivere un
articolo in un discreto italiano senza usare inglesismi.
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