giovedì 28 aprile 2016

Meglio il bed in di John Lennon



Beh questa è proprio bella! Se seguite il mio blog sapete come la penso sullo smodato (e idiota) uso dell’inglese sia da parte dei giornalisti che della politica a cui aggiungo i “cosidetti” creativi. Sentite qui…  Qualche tempo fa, lungo il.mio peregrinare per lo Stivale, incontrai e divenni amico di un inglese che tra l’altro faceva il sindacalista nella sua nazione. Una chiacchiera tira l’altra (e anche un buon bicchiere di vino e un bel tagliere di affettati, alla facciaccia di quegl’antipatici di vegani!) e fra queste gli raccontai “quella” nostra brutta abitudine e gli chiesi ma lì in G.B. visto che parlate ovviamente l’inglese, lo Stato, quando vuole buttare fumo negl’occhi, cosa usa? Il latino, mi rispose! …Nessun commento o se preferite no comment! Infatti non mi capacito perché da noi si dica nei media (a proposito è una parola latina e quindi, per favore, pronunciatela come è scritta!) competitor al posto di competitore; tra l’altro anch’essa deriva dal latino: cum peto (is, petivi, petitum, petere) ossia richiedo insieme; oppure timing invece di tempistica (anche lì la radice è latina: tempus) e poi rumors al posto di pettegolezzi (ove rumor ha le radici in rumor –is latino). A questi aggiunngo a mo’ di esempio gli irripetibili e stupidi hot spot (punti d’interesse), jobs act (piano per il lavoro), stepchild atoption (adozione del configlio), bail in (che mi piacerebbe tradurre con il noto termine ligure: belino!) a cui senza ombra di dubbio preferisco il bed in di John Lennon memoria. Perché allora lo fanno? Forse per farsi belli, per sembrar saccenti, per un senso (falso) di novità, perché “è figo” o forse, semplicemente, perché sono degli idioti raglianti…

2 commenti:

banny ha detto...

o forse come dicevi tu al sindacalista, per gettare fumo negli occhi, visto che buona parte degli italiani non sa l'inglese.. e così uno se li rigira meglio.. ;-)

Christomannos ha detto...

Perchè lo fanno? Opto per la tua ultima opzione!!!
ciao
Ms