Ormai
mi conoscete da anni cari e pochi lettori... Una delle mie filosofie che nel
tempo mi ha sempre seguito è stata quello di non postare album troppo
recentemente usciti, ciò per non danneggiare troppo gli autori. Questo è valso
specie per gli artisti italiani (del genre prog, rock-jazz avant ecc ecc ) che mai
compaiono sui e nei media nazionali. A detti musicisti, il più delle volte,
è già un lusso per loro arrivare al pareggio fra incisioni e noleggio della
sala apposita, per non parlare dell’acquisto degli strumenti necessari. Va
detto che molti cd usciti recentemente non valgono la pena del loro acquisto
data la pochezza delle idee espresse.
Quest’oggi
voglio però fare uno strappo alla regola postandovi l’ultima
fatica dei Van Der Graaf Generator intitolato Alt (nomen omen?) perché
detto album è assolutamente “una boiata pazzesca” e non vale certo gli euro
dell’acquisto. Prima di affermare questo, ben sapendo di attirarmi forse le ire dei
fans della band inglese, l’ho ascoltato più volte, ma rimango a tutt’oggi della
stessa idea. In un intervista Peter Hammill disse che nel registrarlo avevano
usato solo la parte sinistra del cervello (e si sente). Insomma mettete un
fanciullo davanti ad un sintetizzatore o ad un organo ed egli ne ricaverà dei
suoni che una volta si dicevano d’avanguardia ma (dopo 40 anni penso che ogni
distorsione sia già stata inventata) oggi sono solo rumore. Per fortuna vi è la
base ritmica della batteria a mitigare il tutto (G.Evans è stato per anni un
batterista sottovalutato dalla critica). La particolarità dei V.d.G.G. era la
voce di Hammill non certo le tastiere di Banton (normale organista ma nulla
più), bene qui essa è del tutto assente sostituita a volte da una chitarra non
certo eccelsa. Penso che ormai nel mondo della musica (e del prog) poco o nulla
ci sia da inventare di nuovo e c’è solo da incidire buoni o ottimi album senza
pretese di un’assurda avanguardia che non è nelle loro corde (altr cosa è
infatti il bel A Grounding in Numbers del 2011).
Insomma se non fossero i V.d.G.G. il mio voto sarebbe + ma
per rispetto alla memoria ed alla grandezza (passata) della band
esso è perciò: + +
esso è perciò: + +
Potete risparmiare ascoltandolo qui: Alt
4 commenti:
Se le cose vanno per il lato sinistro del cervello sicuramente non piacerá anche a me che di quella parte sono destro.... in qualsiasi modo giá sto in attesa dell'arrivo di questo tuo upload perché sto curiosissimo di sentirlo...
Ciao
Non inorridire ma sinceramente non ho mai ascoltato un brano dei VDGG. Ora mi hai incuriosito inizierò con questo e poi vedrò di sentirne qualche altro.
ciao
Ms
Caro Christomannos, se proprio devi iniziare per fartene un'idea rivolgiti alla loro produzione anni '70 da H to He I'm the only one a Pawn Hearts, Ciao!
Sí, ma come no ? Periodo particolare di questo insieme di musicisti splendido chiamato Van der Graaf Generator.... ma non recomendabili a tutti quanti proprio per le sue peculiarità
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