Sgombriamo
subito il campo da ogni equivoco. La Spagna ha meritatamente vinto l’Europeo e
ha evidenziato la differenza che ancora esiste fra la Nazionale e lei, del
resto appena due anni fa avevano vinto un mondiale... Aggiungo anche che il
risultato ottenuto dagli Azzurri è stato ben al di là di ogni rosea previsione
della vigilia. Chi avrebbe mai detto che avremmo battuto la Germania e l’Inghilterra?
Ma ci sono dei “però” che val la pena sottolineare. Se a Prandelli va il merito
di averci portato in finale a lui va ascritto, certamente, il demerito di aver
schierato una squadra cotta/spompata di energie per questa gara. Certo che se
ha chiesto, per esempio, a un Marchisio (irriconoscibile): te la senti di
giocare la finale? Di sicuro avrà risposto: Certo! Ma lo staff tecnico non gli
ha comunicato le pietose condizioni di forza sue e degli altri? In Italia, fin
dalla Nazionale del Messico ’70 si è schierata la medesima squadra (magari dopo
faticosissimi supplementari) solo per riconoscenza verso quelli che fin
lì ti ci hanno portato. Assurdo! Se il team è composto da ventuno elementi bene
uno farebbe ad utilizzarli. Pertanto è poi così certo che avremmo subito dopo
una mezzora il predominio del centrocampo spagnolo, schierando da subito i vari
Nocerino, Balzaretti, Motta (il suo infortunio è stata una tegola incredibile!),
Diamanti e Giovinco più un’altro (Ogbonna?), serbando magari le prestazioni dei
Cassano e Marchisio per la seconda metà del secondo tempo quando anche gli
iberici sarebbero stati sulle ginocchia? Se no cosa li si è portati a fare? Il
fatto poi che è finita 4 a 0 non cambia nulla, dopo il 2 a 0 ed in dieci la
partita era finita. Da giorni si andava cianciando che l’incontro si sarebbe
risolto a centrocampo ed infatti l’Italia ne ha presentato uno il cui fiato era
rimasto negli spogliatoi... Quanto poi all’UEFA bisogna dirgli che non è
possibile giocare una partita importantissima dopo soli tre giorni; alla fine
di un torneo anche un giorno di riposo in più fa la differenza! Come
consolazione resta il fatto che l’Italia calcistica è la seconda più forte d’Europa
(e chi l’avrebbe mai detto?) e che io avevo indovinato il pronostico...
lunedì 2 luglio 2012
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1 commento:
Pienamente d'accordo con quanto hai scritto. Eravamo cotti, sulle gambe. Si è visto sin dall'inizio che avevamo poche energie da spendere. Peccato perchè con giocatori freschi probabilmente avremmo comunque perso (onore alla Spagna) ma probabilmente con un altro stile ed un altro risultato. Comunque contentissimo del risultato in fondo secondi in Europa non è cosa da poco.
Un saluto
Mario
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