Oggi
incominciano le Olimpiadi di Londra e
io non capisco perché esse sono dovute costare così tanto in termini di
sterline (ma se erano dollari o euro faceva lo stesso) tanto da mettere in
difficoltà quel paese. Per veder gareggiare “4” govanetti aitanti in mutande
bisogna oggi giorno tirar fuori miliardi? Come facevano allora nell’antichità?
E anche sull’idiota gara ad accapparrarsi i Giochi da parte delle Nazioni ci
sarebbe molto da ridire (vedi poi le difficoltà della Grecia) e meno male che l’Italia
ha rinunciato ad essi. Personalmente mi sarebbe scocciato tantissimo tirar
fuori anche una ghella in più di quello che pago di tasse per aver le Olimpiadi
qui. Non credo infatti che il valore di una Nazione (posto che si possa parlare
di valore) si misuri sulle prestazioni dei suoi atleti o delle sue squadre, ma
piuttosto su cosa ha dato al mondo in tema di storia, cultura, scienza,
civiltà, e perché no anche di cucina e di buon vivere.
venerdì 27 luglio 2012
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3 commenti:
Come inizio è abbastanza promettente. Speriamo continui così.
ciao
Ms
Certo, le Olimpiadi comportano costi enormi. Ma nel caso della mia città, dopo i Giochi Invernali del 2006 ha letteralmente cambiato volto, in termini di turismo e di 'ritorno' economico per la città (e, quindi, di lavoro): prima del 2006, Torino era 'vista' solo come la città della FIAT (a 'li mortacci di Markionne e compagnia bella) o della JUVE (qualcosa di buono, almeno ...)
Ricordati gli scandali recenti per il G 8 della Maddalena e poi Roma non è Torino nè le Olimpiadi invernali sono paragonabili (come attrezzature) a quelle classiche. Rendiamoci conto che siamo poveri e lasciamo il nazionaismo ed i petti gonfi ad altri.
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