Dai
nomi che compaiono nel libriccino del cd (compreso in questo file) e da alcune
informazioni in mio possesso arguisco che questi Aquila, autori nel 1970 dell’ lp omonimo, siano
britannici. A dire il vero non li avevo mai sentiti prima ma tutto sommato non
è che avevo perso poi quel gran che. Intendiamoci l’album non è niente male e
loro sono valenti strumentisti ma nulla aggiungono (e nulla tolgono) a quello
splendido movimento prog di quegl’anni. A me la loro musica ricorda un po’ gli
Argent e i Traffic con una vena jazzata, ma si fa sentire.
Voto:
+ + + e
forse qualcosa in più... ;-)
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