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Viti di Ortrugo |
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Zona Produzione Ortrugo Doc |
Da qualche lustro ho incominciato
ad apprezzare, come vino bianco da tavola
(ma non solo), il Colli Piacentini Ortrugo Doc. Del resto decenni fa era usato solo come vino da taglio
ed è relativamente poco che si produce in purezza dal vitigno omonimo (solo italiano!).
Esistono 3 tipologie: fermo, frizzante (che è quello che preferisco)
e spumante. Come ormai sapete la
differenza fra frizzante e spumante sta nella pressione all’interno della
bottiglia e quindi anche in quanta anidride carbonica c’è (essa è, normalmente,
un prodotto naturale della fermentazione delle uve). Alla vista si presenta di
un bel colore giallo paglierino chiaro con riflessi verdognoli (specie se
giovane), buona spuma (meno nel frizzante, ovvio) e discreta trasparenza. Al
naso ha profumi delicati e con sentori erbacei e floreali, non particolarmente
intensi ma eleganti. In bocca ha una buona acidità mitigata da un discreto
tasso alcolico (siamo sugli 11%) e un retrogusto vagamente amarognolo che
aumenta (ma di pochissimo) nelle tipologie frizzante e spumante. Il tutto con
una discreta intensità e persistenza. Insomma non un vino impegnativo ma
neppure “comune”. Oltre che da pasto si accompagna bene con piatti a
base di pesce di fiume, antipasti di mare, le famose crespelle e tortelli di zucca
e come vino da aperitivo. Il suo contraltare rosso è il Gutturnio (ve ne
parlerò). Tra l’altro la sua zona di produzione (vedi mappa) è anche un bel
luogo da visitare con interessanti posti come Castel D’Arquato, Bobbio e la
vicina città romana di Velleia (anche di questi ve ne parlerò).
1 commento:
Che bello post.... aspettiamo ancora per quello che ancora ci parlerai.
Ciao
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