Negli anni ’80 la nostra musica prese una deriva banale e
squallida (a parte le eccezioni di Fripp e Zappa e pochissimi altri) specie nei
grandi gruppi storici (vedi Yes, ELP e Genesis, per esempio). In questo
contesto emersero, relativamente la Regno
Unito, alcune discrete band progressive che comunque fossero
esistite agli inizi degli anni ’70 sarebbero passate inosservate o quasi. Parlo
dei Marillion e di questi Pallas i quali incisero
nel 2014 un nuovo album intitolato: Wearewhoweare (scritto
proprio così…). I nomi degl’artisti impegnati li potete trovare nel file sotto musicians. Com’è quest’opera? Non certo
un capolavoro ma meglio di molte altre frutto di nuovissime band di neo-prog le
quali scopiazzano a destra e a manca e senza molta fantasia e tecnica
esecutiva. Insomma un disco piacevole, non elaborato e forse un po’ troppo
“zuccheroso” con le tastiere e il mellotron che la fanno troppo da padrone.
Però, alla fin fine, mi è piaciuto.
Voto: + + + +
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