giovedì 7 maggio 2015

Doc Lombardia - Valcalepio



Con il post di oggi inizierò a parlarvi dei vini della Lombardia regione che con l’Expo Universale è assurta alle cronache mondiali. Molti, forse, non sanno o non pensano che detta regione è anche importante non solo a livello industriale (senza dimnticare le opere d’arte e le bellezze paesaggistiche) ma pure dal punto di vista enologico. Una delle sue Doc (forse la meno conosciuta) è questa: Valcalepio DOC. Essa si trova nella regione delle dolci colline moreniche che si sviluppano a Sud del Lago d’Iseo e nella parte orientale della Provincia di Bergamo e confina con l’importante Docg della Franciacorta (e questo si vede anche dai vitigni usati). Il nome sembrerebbe derivare dall’antico greco Kalòs-Epìas (Kalos - Epias) che tradotto suona circa così: buona terra. Comunque sia è evidente che fin dall’antichità vi si coltivava la vite ed oggi in suddetta zona si riconoscono all’interno della Doc queste 4 tipologie di vino:
Valcalepio Rosso Doc prodotto da vitigni “francesi” quali il Cabernet Sauvignon e il Merlot (chiaramente impiantati relativamente di recente). Come nella tradizione d’oltralpe il vino viene affinato in botti di rovere per circa 6 mesi e poi in bottiglia per altrettanto tempo e quindi commercializzato. Alla vista ha colore rosso rubino carico con eventuali riflessi granati (accentuati con l’invecchiamento), buona trasparenza. Al naso è ampio, etereo con note speziate e fruttate (bacche rosse), caratteristico. Si presenta sia inteso che abbastanza persistente. In bocca è avvolgente, più persistente che intenso, armonico e con sentore di amarena e tannini svolti con cura. Ha una gradazione superiore ai 12,5 gradi e si accompagna bene con Polenta al sugo (magari di cacciagione), carni rosse e primi al ragù (anche di funghi).
A fianco di questo rosso si commercializza pure un Valcalepio Rosso Riserva Doc prodotto dagli stessi vitigni del Rosso ma con una scelta però più oculata delle uve e con un invecchiamento ulteriore e conseguente maggior ampiezza olfattiva e gustativa, questo anche grazie alla maturazione dei profumi secondari e terziari. Ha una gradazione leggermente maggiore e un colore più tendente al granato (e riflessi aranciati con l’invecchiamento) e si presta ad essere accompagnato a secondi importanti come carni rosse o cacciagione.
La prossima volta vi parlerò degli altri due vini della Doc: Bianco Doc e Moscato Passito Doc.

2 commenti:

Christomannos ha detto...

bene un po di ottimo vino della mia regione.
Grazie come sempre interessante, mi sa che alla fine diventerò anch'io un pò somelier.

ciao
Ms

edulms ha detto...

Cin Cin Centurione ;-)