domenica 1 novembre 2015

Sì... la saga continua...



Ebbene sì, secondo molte discografie ufficiali, oggi vi presento il numero 17 e 18 degli album usciti e registrati dagli Yes in tutta la loro lunga carriera. Infatti nel 1994 la band editò questo Talk presentando una formazione orfana dei vari Howe e Wakeman (più altri suoi sostituti) ma conservando il nocciolo duro del gr:uppo: Anderson, Squire (recentemente scomparso) e White. Un lavoro interlocutorio che ricalca sì le sonorità tipiche del complesso ma che al contempo apporta nuove (e in parte) discutibili novità. Nell’insieme rimane piacevole ma non certo un capolavoro. E’ qui a 320 kbps. Anche la copertina frontale non è all’altezza dei passati fasti. L’opera seguente vede il rientro all’ovile di Steve Howe dopo l’inutile (dal punto di vista artistico) esperienza anche degli Asia (ma di certo assai remunerativa). Detto album uscì nel 1997 col titolo di Open Your Eyes. Alle tastiere compare Billy Sherwood. La copertina è un po’ minimalista ma richiama la prima essenza della band. La musica prodotta è quella “solita” degli Yes ma nasconde anche un certo ritorno alle origini seppure sono passati, ormai, quasi 30 anni dal primo fenomenale disco. Di certo fra le loro ultime opere notevoli pure per un ritorno di interesse mondiale intorno alla musica prog. Fra i migliori album di quell’anno specie nella suite finale. Lo trovate qui a 320 kbps.
Voto Talk:  + + + +
Voto Open Your Eyes:  + + + + +

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