Questo mondo spesso si preoccupa
del sassolino che con cadenza periodica qualche studioso butta nello stagno
dell’idiozia globale invece di inquietarsi del macigno che ogni giorno incombe
su di noi. Dopo i falsi ed esagerati allarmi per (vado a memoria) le cozze con
i vibrioni, il pesce tossico, la mucca pazza, l’aviaria ora è la volta di
denunciare la possibilità che le
carni rosse e gli insaccati possano procurare il cancro. A quella notizia,
conoscendo l’isteria popolare, in parte ne sono contento. Sì perché così una
bistecca, il prosciutto e financo il culatello mi verrà a costare meno, almeno
per un po’. Ma si può? Se anche fosse acclarata quella possibilità almeno qui
in Italia, grazie anche alla nostra dieta usuale (fatta di pane, pasta, olio
evo, ottime verdure, frutta) ne dovremo essere immuni. Altra cosa forse per
quelle usanze in certi paesi (vedi USA) dove il consumo di carne è esagerato ed
essa è spesso gonfiata con ormoni, ogm, antibiotici così come quello di strutto
e altre schifezze. Infatti là l’obesità è una piaga sociale. Si spiega anche
perché sempre là è nata l’idiota moda del veganesimo. Se anche da noi
lasciassimo perdere i fast food dove sta il problema? Personalmente, nel mio
piccolo, le mie galline razzolano libere in un pollaio più grande della mia
camera da letto e nutrite naturalmente. I pochi conigli hanno gabbie più grosse
di un San Bernardo e spesso si aggirano liberi per la stalla. Quanto alla carne
di maiale e relativi insaccati, quando posso, con amici ce la procuriamo da
allevamenti controllati e seri (e se si tratta di cinta senese gli animali
vengono allevati allo stato brado). Alcune volte ce li siamo fatti pure da noi
senza conservanti o altro. Le mucche poi sono quelle di montagna. In ogni caso
il controllo qui in Italia è il più severo del mondo. La mia dieta (così come
quella di milioni d’Italiani), specie in estate, è fatta principalmente di
ortaggi (ma anche in inverno con zucche, cavoli, patate e legumi) integrata
ogni tanto da un po’ di pesce (a volte pescato da me), formaggio e raramente da
insaccati e carne. Come vado a dire anche col vino… occhio alla quantità.
Meglio poco ma buono che tanto ma pessimo. E poi un po’ di tutto. La puzza al naso di certi vegetariani e
della maggior parte dei vegani (chissà perché per lo più donne poi) non la capisco, si danno arie da saccenti e sembrano relegare noi onnivori a poveri idioti. Sono
loro sicuri che la soja, il tofu e altre verzure non siano contaminate da ogm,
pesticidi, inquinamento vario? Siamo seri e riprendiamoci le nostre tradizioni.
Una mia nonna (di Parma) è venuta su a salame, prosciutto e Parmigiano ed è campata
bene fino a 96 anni. A dispetto di tutti gli idioti ieri mi sono pappato (anche
se poi non è che mi piacciano tanto ed era un po’ che non lo facevo) un hot dog
e un hamburger … tiè!
sabato 31 ottobre 2015
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2 commenti:
Campiamo tutti noi ben lí come ha fatto la tua nonna ;-)
Mi hai tolto le parole di bocca. Inutile continuare a perdere tempo e non saranno certamente queste notiziole che mi faranno distogliere da gustare, con intelligenza, insaccati, carni ecc.....
Come diceva qualcuno: EVVIVA LA CICCIA!!!
Ciao
Ms
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