Beh si avvicinano le feste e il "buon" Amico Zero ha pensato bene di farci questo "regalo" infiochettato da siffato commento:
Cari amici ed ascoltatori del Centurione.....forse oggi mi sono alzato
con i coglioni che girano (sai che novità). Forse sono troppi anni (il mio blog
compirà 10 anni nel 2016) che scrivo di dischi e mi tocca scrivere di troppi
dischi e il troppo stroppia. Forse non ho più pazienza per certa critica con
propensione al sadomaso (ancora meno che per i suoi beniamini). Fatto sta che
dopo essermi torturato per sessanta minuti e un secondo questo album giace
adesso nel cestino dove l’ho appena agevolato. Blevin Blectum è una metà del
duo Blectum From Blechdom, al secolo Kristin Erickson e Bevin Kelley, due
ragazzotte californiane di Oakland spacciate come l’ultima frontiera
dell’elettronica quando non fanno nulla che i Residents o i Kraftwerk o i Devo
o i Throbbing Gristle non abbiano fatto infinitamente meglio decenni prima
precorrendo sentieri sonori allora innovativi. La formula è semplice ed
estremamente democratica, pure un cerebroleso può metterla in opera: un ritmo
techno fratturato gravemente lì e schiamazzi da videogioco della PS4 là,
qualche melodia campionata e devastata, giostrine dementi da horror movie di
serie D, scorreggie cosmiche, carillon impazziti, clangori metallurgici (che
fanno sempre bene), urletti. Shakerate questo eterogeneo materiale, schiaffate
il risultato in un qualsiasi computer,ma non dimenticatevi di premete qualche
tasto a caso. Fatevi intervistare dalla persona giusta. Insopportabile.
Mannaggia non riesco ad allineare la foto al testo che è troppo corto. Troppe
poche righe per riempire la colonna. Provvedo. Quest’album è merda merda merda
merda merda merda merda merda merda merda merda merda merda merda merda
merda...... INUTILE zero Se proprio volete è qui. Pax!
Nessun commento:
Posta un commento