IL Phersu in un affresco in una tomba etrusca |
Eccovi alcune curiosità
etimologiche: la parola persona (in inglese person) deriva dal latino: persona–ae,
personam e sta a significare, come per l’italiano, una figura umana
indistinta (può infatti essere un uomo o una donna) e il cui plurale si può
esprimere anche come gente, cioè una piccola folla indistinta (lo dico
soprattutto per il buon Edulms, che essendo brasiliano forse certe cose
interessano di più). Ma probabilmente non tutti sanno che la parola latina
deriva direttamente dall’antico etrusco: phersu. In quella remota lingua la traduzione più plausibile era:
maschera. Infatti il phersu era un individuo che indossando una maschera
impersonava (scusate il bisticcio di parole) una divinità legata al culto dei
morti. Sembrerebbe che esso era anche arbitro negli incontri cruenti che si
svolgevano in onore del defunto (quando esso era una figura importante nel
mondo etrusco). Questo fatto di indossare la maschera fu poi mutuato dai Romani
che facevano infatti infilare un elmo che copriva tutto il volto dei vari
gladiatori impegnati nelle arene. Da quanto esposto sopra si capisce perché
nelle lingue moderne la parola persona ha preso quel suo significato.
Il
vocabolo satellite deriva anch’esso dal
latino satel-satellitis, satellitem e
come per il termine persona forse proviene dall’antico etrusco: shatel
(o psathel). In quella lingua
voleva dire seguace, guardia del principe o del re, anche come una specie di
scudiero che girava intorno (portandogli lo scudo, fornendogli le frecce e le
lance) al guerriero adulto. Si capisce ora perché diciamo che la Luna è un “satellite” della
Terra. Detto significato fu poi stravolto dai Romani in epoca repubblicana che
odiando i principi e i re, dettero un valore spregiativo al nome e prese così
la traduzione di malvagio, cattivo ministro. Poi in epoca imperiale riprese il
suo significato tanto che in seguito sotto i Franchi voleva dire: Capitano
della guardia del re.
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