Ogni tanto, l’avrà senz’altro
scoperto chi segue il mio blog, mi piace fare una particolare strenna e postare
due album della medesima band in un unico file in modo che potete far
subito il paragone fra questi. Oggi tocca al gruppo inglese degli Hapshash And
The Coloured Coat che incisero nel 1967 un
coraggioso disco (e bello) intitolato Featuring The Human Host molto sperimentale per i tempi ed improntato ad una
psichedelia folk d’avanguardia, di certo fra le migliori opere del genere in
quegl’anni. All’interno di una copertina di questo potete trovare un’esauriente
(in inglese) storia del complesso (in realtà un duo: English e Weymouth con la
supervisione di G, Stevens). Due anni dopo, cioè nel 1969, la band, orfano di
un elemento (English) e di Stevens come manager, registrò un altro lp
intitolato Western Flier incamerando
altri musicisti. A mio parere nettamente meno bello del precedente e di sicuro
assai meno sperimentale. Abbandonata infatti l’avanguardia le canzoni lì
contenute non sono altro che ballate folk con sapore di western arricchite da
una certa psichedelia elettrica e per me anche un po’ noioso. Gli album sono
qui.
Voto per Hapshash: + + + +
Voto per Western: + +
1 commento:
L'atro che non conoscevo e mi sono molto incuriosito; grazie ancora ;-)
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