lunedì 19 gennaio 2015

Erbaluce di Caluso Docg



Dopo la lunga pausa che mi sono preso causa festività natalizie, riprendo in questo post a parlarvi di vini italiani, nello specifico di un ottimo vino bianco piemontese: L’ Erbaluce di Caluso, nome, tra l’altro, fra i più “romantici” nel mondo dell’enologia italica. Esso proviene totalmente da uve di Erbaluce (un altro dei tanti vitigni italiani unici nel mondo) e nel 2010 ha avuto la Docg. La sua zona di produzione (vedi mappa qui nel post) è compresa entro le province di Torino, Vercelli e Biella e con epicentro nel paese di Caluso nel cuore del Canavese (To). Si presenta di un bel giallo paglierino (carico nel passito) e buon perlage (nello spumante), di odore floreale ed elegante, in bocca non delude affatto grazie alla sua persistenza, freschezza ed unicità (retrogusto di mandorle). Da quanto sopra detto si evince che se ne producono di 3 tipologie: fermo, spumante ambedue con gradazione non elevata (siamo intorno agli 11,5 gradi, raramente supera i 12,5) quest’ultimo con profumi anche fruttati e passito (ove la gradazione si eleva, naturalmente, di qualche grado) con uve appunto appassite circa 5 mesi e poi invecchiato 3 anni (un anno in più per la riserva). Nella tipologia passito il profumo diviene più ampio e persistente con sentori di frutta candita, passita e miele, il colore si fa ambrato e anche nel gusto si fa pieno, di corpo e caldo. Si può tranquillamente invecchiare anche decenni. Comunque anche nelle due precedenti tipologie è un vino bianco che si presta ad un moderato invecchiamento (e qui sta una delle sue peculiarità) e alla fine il suo profumo e gusto ne guadagna in complessità. Sia quello fermo che lo spumante è consigliabile abbinarlo a primi piatti “in bianco” o a pesci di lago o/e di fiume mentre per il passito o da meditazione o con dolci a pasta secca (ne ho bevuto uno che stava benissimo con il Panforte di Siena).
Appassimento uve

1 commento:

Christomannos ha detto...

Mamma mia ma quanti vini abbiamo. Questo poi ha un nome affascinante tra il fantastico e il lirico.
ottimo.
ciao
Ms