Tre
post fa, parlandovi di Firenze, citati fra i piatti tipici fiorntini il Lampredotto
che in realtà è una parte dello stomaco della vacca (abomaso). Nella città
gigliata la ricetta prevederebbe la salsa verde e poi mangiato il tutto con un
panino la cui parte superiore è inzuppata nel brodo di cottura con aggiunta di
peperoncino. Personalmente quando non ho voglia di preparare tale salsa cucino
il Lampredotto come se fosse una trippa alla genovese, cioè in bianco. Per cui
lo faccio bollire (anzi meglio sobollire), dopo averlo lavato con cura,
iniziando dalla’acqua fredda, con gli odori (sedano, pepe nero in grani, alcuni
chiodi di garofano, salvia e un rametto
di rosmarino), sale grosso, il tutto per circa 3 ore. Poi lo scolo e lo taglio
a fettine e lo condisco con olio evo ligure e prezzemolo fresco tagliato fine fine.
Vino
consigliato: Cortese di Gavi DOCG o un vino bianco ligure.
2 commenti:
Slurp..... sembra molto interessante ;-)
mai sentita!!!
ciao
Ms
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