lunedì 7 aprile 2014

A ridateci i manicomi!


Il Tanko
Ebbene sì! Riaprite i manicomi! Visti certi fatti non possiamo che giudicarli o da imbecilli o da pazzi (o forse da tutte e due). Ma come si fa? Quei novelli geni dei “serenissimi” hanno pensato bene di costruirsi in casa una sorta di obbrobrio ma che nelle intenzioni doveva essere il loro carro-armato simbolo; come lo hanno chiamato? Tanko. Anche in questo denotando una scarsissima cultura. Possibile che si dovesse usare un inglesismo (tank) italianizzandolo (orribile dictu!) con una o finale? Possibile che nel loro dialetto non esistesse qualche parola più adatta? Mi sarei aspettato almeno una versione dal tedesco panzer (chissà panzero, che sembrerebbe però una fascia anatomica protettiva, o panzerno... anche peggio) data la loro vicinanza ideologica e geografica con quello stato. Questi novelli Leonardo propugnano un’ indipendenza del Veneto dall’Italia. Orbene questi “premi Nobel”  non si sono domandati che cosa comporterebbe ciò per la loro regione? In primis per fare uno Stato si deve battere moneta e per farlo bisogna avere riserve auree se no è carta straccia. Secondo voi i futuri Sghei quanto varrebbero nel mercato internazionale? 0 o poco più. Poi oltre che alla politica ci si deve dotare di polizia (giudiziaria e tributaria), un piccolo esercito, una piccola marina militare. Di certo quelli che ora svolgono quei compiti fra lo Sgheo e l’Euro vorrano quest’ultimo e quindi ciao ciao Veneto e poi le varie attrezzature appartengono a noi (cioè lo Stato Italiano). Secondo loro per fermare l’immigrazione clandestina (da loro odiata) bastano 2 o 3 tanki e qualche gondola trasformata in cannoniera, oppure le “ronde” padane? Poi ci sono i funzionari: giudici, amministratori ecc a cui vale lo stesso discorso di poco sopra. Quindi giù tasse per formare, ex novo, magistrati, polizia, marina e compagnia bella senza poi contare l’acquisto delle attrezzature (quelle “nostre” sono ovviamente nostre). Per un po’ saranno “fuori” dalla CEE e non è detto che poi ci possano entrare visto che l’Italia porrà forse un veto. Magari penseranno che è un bene, ma come mai molte nazioni non vedono l’ora di esserci? Pensano forse di poter godere un domani dei vantaggi del libero mercato? Illusi, gli altri stati membri metteranno dei dazi e quindi altri problemi e l’energia, che non hanno e che dovranno importare, la pagheranno in Sghei? Molti di questi cervelloni stravedono per la fascita francese Le Pen, ma questa mai si sognerebbe di dire, che so, la Provenza libero stato. Lei vede una Francia unita, senza Euro (sic!) ma fascista e però non gli dispiacerebbe di un’Italia divisa, è sempre valido il vecchio motto: dividi et impera. Risultato, dopo pochissimi anni ecco un altro referendum di quella regione per ritornare in Italia e dopo aver speso montagne di fatica e di denaro. Spero che quegl’idioti stiano rinchiusi per un po’ e se possibile buttare anche la chiave...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso fare un commento in ritardo? Questi "geni" dell'indipendentismo sembrano dimenticare che, oggi come oggi, la B.C.E. stessa ha a malapena abbastanza "potenza di fuoco" per proteggere la moneta e i titoli pubblici dalla speculazione.
E questi imbecilli vorrebbero affidare la difesa della loro moneta (ergo i loro stipendi) e dei loro titoli (ergo i loro risparmi) alla banchetta nazionalina della repubblichetta del Venetuccio?
Aveva proprio ragione il grande economista Gailbraith: gli stupidi e i loro soldi sono destinati a lasciarsi molto in fretta.

Il Centurione ha detto...

Parole sacrosante!