mercoledì 2 aprile 2014

La Spezia e i suoi musei

Castel S.Giorgio
La Spezia Panorama 1

La Spezia Panorama 2

LA Spezia Panorama 3

Il Municipio

Ingresso principale Arsenale

Statua Stele
Spero che i miei lettori (se ce ne sono) di stupende città come, tanto per fare degli esempi (e che visitai, alcune anche più volte), Lecce, Bari, Viterbo, Pescara, Lucca, Pisa o Siena vorranno perdonarmi, ma oggi vorrei fare un po’ di “campanilismo” e quindi parlarvi della mia città: La Spezia. Cominciamo dal nome; molti erroneamente pensano che derivi dal mercato delle spezie ma non è così, ci sono molte teorie ma, secondo me, la più probabile è che essa nasca dal termine latino specula (plurale di speculum, speculi, neutro e che vuol dire specchi, mirrors in inglese), medioevale Specia, dato che visto dall’alto dei monti che fanno corona al golfo omonimo il golfo medesimo e le varie baie (Lerici, Le Grazie ecc), data l’acqua immota, sembrano infatti tanti specchi.
Storicamente parlando, il territorio fu abitato fin dalla preistoria (sono stati rinvenuti dei Castellari: fortificazioni protostoriche) e in epoche più recenti fu occupato dai Liguri. Di questa regione (in senso lato) fu l’ultima parte a sottomersi ai Romani (comandati dal console M. Claudio Marcello nella metà del II sec. a.C.; di questo ne rimane ancora un toponimo: Monte Marcello, altrura sopra Lerici, dove forse aveva posto il campo base). Con Roma forse c’era, dove è adesso il centro città, un piccolo borgo di pescatori e una stazione di posta che doveva collegare la vicina Luni (era alla di allora foce del fiume Magra e un importantissimo porto commerciale da dove veniva imbarcato il marmo bianco che oggi diciamo di Carrara, per l'Urbe, posta inoltre sul tracciato della via consolare Aemilia Scauri) chiamata Civitas Splendidissima (dato che tutti gli edifici pubblici, dal Foro ai templi all’anfiteatro erano rivestiti di marmo che risplendeva al sole) con la riva occidentale del golfo dove forse c’era una base militare navale (oggi ne è scomparsa ogni traccia fagocitata di lavori ottocenteschi dell’Arsenale Militare) e più in là Portus Veneris (Portovenere). Per secoli anche dopo Roma (fu prima Bizantina, poi Longobarda e quindi passò sotto i Franchi ) era sotto il domino di Luni e del suo Vescovo. Si affrancò in parte nel X sec quando Luni decadde come città e la popolazione si trasferì sia sui colli circostanti (vedi Ortonovo: hortus novus) che nella nuova città: Sarzana anche per via dell'nterramento del porto di Luni. Dal XII sec Genova, avendo prima acquistato Portovenere e poi, dopo aver sconfitto Pisa, impadronitasi anche di Lerici e del suo castello, fece qualche decennio dopo, grazie alla signoria dei Fieschi prima e dei Doria poi, della Spezia una sua roccaforte costruendo anche il castello posto alle spalle della città: Castel S.Giorgio (in onore del santo patrono di Genova). Non voglio tediarvi oltre, desidero però sottolineare ancora alcuni fatti. Nel medioevo fino a metà ‘800 La Spezia era un borgo fortificato e un porto mercantile che contava circa 15.000 anime poi vennero i Piemontesi e Cavour che, riprendendo un’idea di Napoleone, fece della città il suo principale porto militare costruendovi l’Arsenale e La Spezia in pochi anni passò così a più di 80.000 abitanti. Quello che non fece il Piemonte lo fece Mussolini con ulteriori sbancamenti (penso al Monte dei Capuccini) per edificarvi palazzi civili (Il comune di adesso era la Casa del Fascio) ed ampliare le costruzioni militari. Durante l’ultimo conflitto mondiale subì devastanti bombardamenti (era il principale porto militare d’Italia) e negli anni ‘50/60 la folle ricostruzione speculativa. La città oggi offre un aspetto moderno con qui e là dei palazzi interessanti per chi ama lo stile del ‘900; ma può essere di base per le escursioni turistiche dei bellissimi borghi del suo Golfo (chiamato dei Poeti perché in epoche diverse, vi abitarono poeti illustri del calibro di Shelley, Lord Byron e Montale) tipo Portovenere, S.Terenzo, Lerici, Tellaro e poi, grazie al treno, in 15 minuti si è nel primo paese dell 5 Terre: Riomaggiore. La città offre molti musei ma qui vorrei consigliarvene due: Museo del Marina Militare (e non solo) posto a fianco dell’entrata principale dell’Arsenale (centro città) il più completo del genere in Italia (informazioni qui) e il Museo Archeologico di Castello S. Giorgio con reperti da Luni e molte Statue Stele (dal III millennio a.C. al IV sec a.C., le altre le potete ammirare nel Castello di Pontremoli), da lì in cima bel panorama sul golfo e la città (vedi foto) per info qui.
Come piatti tipici, in primis la farinata (che per quanto dicano le province vicine è la meglio e quindi forse storicamente la prima) e la mesc’ ciua, specie di zuppa con ceci, fagioli bianchi e grano condita con olio evo a crudo, i muscoli ripieni (da noi si chiamano così le cozze) e tanti prelibati piatti di mare a cominciare dalle acciughe fritte. Per il vino, rigorosamente bianco, il Vermentino dei Colli di Luni oppure Bianco delle 5 Terre (con la sottovarietà dolce e rara: lo sciacchetrà).

2 commenti:

edulms ha detto...

Urca... ma come è bella e piena di storia la tua città; e belle sono state anche le foto ;-)
Ciao

Christomannos ha detto...

Non conosco La Spezia. A dire il vero credo di non esserci mai neanche passato.
Ora non ho tempo (purtroppo sono in ufficio) ma appena posso leggerò con attenzione il tuo scritto.
ciao
Ms