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Castel S.Giorgio |
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La Spezia Panorama 1 |
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La Spezia Panorama 2 |
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LA Spezia Panorama 3 |
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Il Municipio |
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Ingresso principale Arsenale |
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Statua Stele |
Spero
che i miei lettori (se ce ne sono) di stupende città come, tanto per fare degli
esempi (e che visitai, alcune anche più volte), Lecce, Bari, Viterbo, Pescara,
Lucca, Pisa o Siena vorranno perdonarmi, ma oggi vorrei fare un po’ di “campanilismo”
e quindi parlarvi della mia città: La Spezia.
Cominciamo dal nome; molti erroneamente pensano che derivi dal mercato delle
spezie ma non è così, ci sono molte teorie ma, secondo me, la più probabile è
che essa nasca dal termine latino specula (plurale di speculum, speculi,
neutro e che vuol dire specchi, mirrors in inglese), medioevale Specia, dato che visto dall’alto
dei monti che fanno corona al golfo omonimo il golfo medesimo e le varie baie
(Lerici, Le Grazie ecc), data l’acqua immota, sembrano infatti tanti specchi.
Storicamente parlando, il territorio fu abitato fin dalla
preistoria (sono stati rinvenuti dei Castellari: fortificazioni protostoriche) e
in epoche più recenti fu occupato dai Liguri. Di questa regione (in senso lato)
fu l’ultima parte a sottomersi ai Romani (comandati dal console M. Claudio
Marcello nella metà del II sec. a.C.; di questo ne rimane ancora un toponimo: Monte
Marcello, altrura sopra Lerici, dove forse aveva posto il campo base). Con Roma
forse c’era, dove è adesso il centro città, un piccolo borgo di pescatori e una
stazione di posta che doveva collegare la vicina Luni (era alla di allora foce
del fiume Magra e un importantissimo porto commerciale da dove veniva imbarcato
il marmo bianco che oggi diciamo di Carrara, per l'Urbe, posta inoltre sul tracciato della
via consolare Aemilia Scauri) chiamata Civitas Splendidissima (dato che tutti
gli edifici pubblici, dal Foro ai templi all’anfiteatro erano rivestiti di
marmo che risplendeva al sole) con la riva occidentale del golfo dove forse c’era
una base militare navale (oggi ne è scomparsa ogni traccia fagocitata di lavori
ottocenteschi dell’Arsenale Militare) e più in là Portus Veneris (Portovenere).
Per secoli anche dopo Roma (fu prima Bizantina, poi Longobarda e quindi passò
sotto i Franchi ) era sotto il domino di Luni e del suo Vescovo. Si affrancò in
parte nel X sec quando Luni decadde come città e la popolazione si trasferì sia
sui colli circostanti (vedi Ortonovo: hortus novus) che nella nuova città:
Sarzana anche per via dell'nterramento del porto di Luni. Dal XII sec Genova, avendo prima acquistato Portovenere e poi, dopo
aver sconfitto Pisa, impadronitasi anche di Lerici e del suo castello, fece
qualche decennio dopo, grazie alla signoria dei Fieschi prima e dei Doria poi, della
Spezia una sua roccaforte costruendo anche il castello posto alle spalle della
città: Castel S.Giorgio (in onore del santo patrono di Genova). Non voglio
tediarvi oltre, desidero però sottolineare ancora alcuni fatti. Nel medioevo
fino a metà ‘800 La Spezia era un borgo fortificato e un porto mercantile che
contava circa 15.000 anime poi vennero i Piemontesi e Cavour che, riprendendo
un’idea di Napoleone, fece della città il suo principale porto militare
costruendovi l’Arsenale e La Spezia in pochi anni passò così a più di 80.000
abitanti. Quello che non fece il Piemonte lo fece Mussolini con ulteriori
sbancamenti (penso al Monte dei Capuccini) per edificarvi palazzi civili (Il
comune di adesso era la Casa del Fascio) ed ampliare le costruzioni militari.
Durante l’ultimo conflitto mondiale subì devastanti bombardamenti (era il
principale porto militare d’Italia) e negli anni ‘50/60 la folle ricostruzione
speculativa. La città oggi offre un aspetto moderno con qui e là dei palazzi
interessanti per chi ama lo stile del ‘900; ma può essere di base per le
escursioni turistiche dei bellissimi borghi del suo Golfo (chiamato dei Poeti
perché in epoche diverse, vi abitarono poeti illustri del calibro di Shelley, Lord
Byron e Montale) tipo Portovenere, S.Terenzo, Lerici, Tellaro e poi, grazie al
treno, in 15 minuti si è nel primo paese dell 5 Terre: Riomaggiore. La città
offre molti musei ma qui vorrei consigliarvene due: Museo del Marina Militare
(e non solo) posto a fianco dell’entrata principale dell’Arsenale (centro
città) il più completo del genere in Italia (informazioni qui) e il Museo
Archeologico di Castello S. Giorgio con reperti da Luni e molte Statue
Stele (dal III millennio a.C. al IV sec a.C., le altre le potete ammirare
nel Castello di Pontremoli), da lì in cima bel panorama sul golfo e la città (vedi foto) per info qui.
Come piatti tipici, in primis la farinata (che per
quanto dicano le province vicine è la meglio e quindi forse storicamente la
prima) e la mesc’ ciua, specie di zuppa con ceci, fagioli bianchi e
grano condita con olio evo a crudo, i muscoli ripieni (da noi si
chiamano così le cozze) e tanti prelibati piatti di mare a cominciare dalle acciughe
fritte. Per il vino, rigorosamente bianco, il Vermentino dei Colli di Luni
oppure Bianco delle 5 Terre (con la sottovarietà dolce e rara: lo sciacchetrà).
2 commenti:
Urca... ma come è bella e piena di storia la tua città; e belle sono state anche le foto ;-)
Ciao
Non conosco La Spezia. A dire il vero credo di non esserci mai neanche passato.
Ora non ho tempo (purtroppo sono in ufficio) ma appena posso leggerò con attenzione il tuo scritto.
ciao
Ms
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