Ho
sempre pensato che le cose migliori del “supergruppo” chiamato Asia siano sempre
state le copertine degl’album. Non fa eccezione questo squallido Gravitas del 2014.
Nonostante la presenza ancora di Carl Palmer (dovè finito il fantasioso
batterista qui relegato ad un “compitino”) e John Wetton, la musica si snoda in
un noioso prog più pop che altro. Ovviamente questo è il mio parere
confutabilissimo.
Voto:
+ + e sono stato di manica larga...
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