Fin dai primordi dell’età storica
le 5 Terre (a partire da Nord verso
Sud: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore) sono state
abitate prima dai Liguri e poi dai Romani-liguri. Da sempre (o quasi) la
popolazione ha vissuto sfruttando le risorse del mare e strappando quel poco e
a fatica alla terra (non certo ubertosa). La vite faceva parte di quel
sostentamento e la produzione enologica era conosciuta e citata fin dagli
autori classici latini (poi anche da Dante). Alcuni (non io) sostengono che il
nome Vernazza derivi dal vitigno Vernaccia
perché lì era coltivato e lì caricavano il relativo vino sulle barche. Fino a
pochi decenni fa la via più breve per raggiunge la non lontana (in linea
d’aria) La Spezia
era il mare o la ferrovia dato che le strade erano solo dei tratturi. Come
dicevo la coltivazione viticola è nella loro tradizione ma col crescere a metà
‘800 del Capoluogo in maniera abnorme (grazie alla costruzione dell’Arsenale
Militare, dove da piccolo borgo di circa 15000 anime passò in dieci anni a più
di 85000) si ebbe una richiesta di vino da poco prezzo ma in maniera
abbondante. Così si lasciarono perdere le antiche tradizione e si impiantarono
anche viti (come il piscialletto,
nomen omen) che garantivano un’alta resa ma pochissima qualità. Questo continuò
per decenni e poi, piano piano, arrivò il turismo e con esso la valorizzazione
del territorio. Con esso si perfezionò la proposta enologica e furono spiantate
(non subito però) certi tipi di vite a favore di altre più di qualità. Da non
molti anni però la pressione turistica è aumentata considerevolmente (troppo
forse) tanto che il territorio è meta di navi da crociera e tour operator da
tutto il mondo. Ogni turista vuole assaggiare anche il vino lì prodotto (e non
è poi così abbondante) senza contare il commercio sia nazionale che
internazionale. Pertanto le cantine si sono spostate a Sarzana (sempre in
provincia ma a 30 km
di distanza). Beninteso, non ho prove al riguardo, ma, diciamo, che ai miei
lettori suggerisco di comprare solo i crù
5 Terre Bianco Doc (sono 3) anche se la bottiglia è nettamente più
cara (ma è ovvio!), quelli almeno di là provengono, piuttosto che il “normale”
5 Terre Bianco Doc o addirittura un bianco non Doc (chiamato Muretti).
Continua…
2 commenti:
sono bianchi fermi oppure anche con un po di bollicine?
Ora non riesco ma domani continuerò la lettura.
ciao
Ms
Come potrai leggere nella seconda parte la doc è un bianco fermo ma (non doc però) si produce anche un frizzante e uno spumante. Ciao
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