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Passando dalla provincia di
Imperia a quella di Savona il vino (un bianco) più famoso ed importante della
zona è il Pigato Doc (specie quello
coltivato sulle colline alle spalle di Alberga, cittadina interessante anche da visitare). Un amico mi disse che
il suo nome potrebbe derivare o dal latino picatum
(un vino aromatizzato usato dai Romani) o dal dialetto pigau (cioè con le macchie proprie dell’uva). Comunque sia, esso si
coltiva in zona fin dal Rinascimento. E’ prodotto dal vitigno omonimo
ultimamente da quasi tutti in purezza (cioè si utilizza solo quello anche se il
disciplinare permette l’aggiunta di un max del 5% di altre uve a bacca bianca).
Il vino ha un bel colore giallo paglierino e ottima limpidezza. Al naso è intenso, ampio e abbastanza persistente
(almeno relativamente ai bianchi) con sentori di albicocca e pesca, floreale
(fiori bianchi) e con un vago profumo di salvia. In bocca è morbido sebbene non
manca una sua specifica acidità e come tutti i vini liguri ha una certa
sapidità (data dal salmastro marino) e qui anche un bel retrogusto leggermente
amarognolo. Anche al palato è intenso e persistente e la sua connotazione è
l’eleganza. Il grado alcolico è intorno ai 12°. Ovviamente va servito a
temperatura fresca. Alcuni gli conferiscono anche un ulteriore passaggio in
botte (qualche mese) che lo arricchisce di profumi vanigliati e un grado
alcolico superiore e gli da pure una certa tannicità. Se ne produce anche una
versione passito naturale sui 17°. Se particolarmente giovane si sposa
ai tipici antipasti liguri di mare. Se di quasi un anno alla pasta al pesto (le
trofie, per esempio). Se di un anno o più (ma comunque non è da invecchiamento,
tranne quelli con ulteriore passaggio in botte) è l’ideale con la cima alla
genovese o il cappon magro (che è un piatto di pesce e non centra nulla con i
capponi, maschi castrati dei galli), torte di erbe, zuppe d’erbe e cipolle.
Quello passito con dolci a pasta secca. Nel savonese si produce anche un
Rossese (ma è diverso da quello di Dolceacqua) e un vino passito detto
sciacchetrà (ma quello più noto è delle 5 Terre, ve ne parlerò quando enuncerò
i vini della provincia di Spezia).
1 commento:
Che altro bel posto della tua Liguria. É sempre un enorme piacere leggere anche le righe sui vini. E grazie anche per l'odierno di Zappa che non stanca mai. Zappiamo ancora e ancora. Ciao
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