Già e adesso, dopo la sonora
sconfitta di ieri, cari amici brasiliani non sarebbe il caso anche per voi di
cominciare a rottamare i vertici della vostra federazione gioco calcio? In più
penso che dovrete mandare a casa tutti quei politici che solo per aver un
facile consenso elettorale (panem et circenses dicevano 2000 anni fa) e
credendo in una facile vittoria, hanno buttato dalla finestra una montagna di
danaro (11 o forse anche 15 miliardi di dollari) che sarebbe stata più utile
per tante cose ben più importanti di una stella o di farsi belli verso il
Mondo. Ma questo l’avevo già detto un po’ di tempo fa. Allora mi ero sbagliato
sul pronostico (non sono un vate!) e pensavo sinceramente che il Brasile fosse
alla fine il vincitore (ma avevo indovinato la brutta figura italiana!).
Veniamo alla partita di ieri. La
differenza sostanziale fra la
Germania e i Verde-oro è stata che la prima era una squadra
mentre la seconda no. Colpa senz’altro del selezionatore italo-brasiliano Scolari
(ha il doppio passaporto) che non ha saputo, fin dall’inizio del torneo, dare un
gioco al suo team e si è fidato nelle sole doti dei singoli (leggi Neymar,
Julio Cesar e Thiago Silva, gli unici veri fuoriclasse di una squadra
altrimenti modesta). Sgombriamo subito il campo da ogni dubbio: anche con i due
assenti con tutta probabilità sarebbe uscita sconfitta. E a nulla sono valsi i
tuffi come in una piscina dei vari suoi attaccanti, l’arbitro (molto meglio del
previsto) ha diretto benissimo. Del resto il Brasile ha stentato (e non poco)
nelle prime gare e con il Cile era quest’ultimo (se solo avesse avuto un po’ di
fortuna) a dover superare il turno. Come sempre accade infatti, la fortuna a
volte da e a volte prende… Cari amici non avetecela per il fallo subito da
Neymar e la sua relativa assenza (secondo me un normale fallo di gioco non
volontario e dove il calciatore brasiliano ha messo del suo, curvandosi e
piantandosi per terra in attesa, furbetta, di avere una punizione a suo
favore). In un torneo lungo come il Mondiale ci possono stare infortuni e/o
squalifiche (altrimenti perché portare 23 calciatori?), sta al selezionatore
ovviare agli eventuali deficit. Secondo me al Brasile mancava, oltre che del
gioco, di un “cervello” di centro campo che dalla difesa impostasse l’azione
d’attacco (un Pirlo per intenderci) e di un centrattacco degno di questo nome
(un Bebeto, un Paolo Rossi) non di un fantasma; Neymar poi è una fantastica ala
sinistra d’attacco, molto meno una mezzala e quindi i Verde-oro erano carenti
anche sotto quest’aspetto, insomma possibile che in tutto la nazione non ci
fosse un buon attaccante centrale ed uno non dico Zico (o il nostro Totti) ma
che a loro un po’ somigliasse? Alla fine ricordiamo che è solo un gioco e che
cari amici Brasiliani potrete rifarvi fra 4 anni in Russia con molta più
probabilità di un’Italia alla frutta. A proposito di Russia, ma anche quel
paese non ha altro modo migliore di buttare i propri soldi? Ora il mio sostegno
andrà senz’altro all’Olanda (mai e poi mai alla Germania, “nemica” storica degli
Azzurri e da loro sempre sconfitta), non fosse altro per quello che ha dato al
Calcio (Da Cruijf a Van Basten a Robben) e che per la sua storia meriterebbe
una vittoria. No all’Argentina (anche se metà della sua popolazione è d’origine
italiana) perché non mi piace come gioca (a parte Messi, ovvio).
2 commenti:
Ciao Centurione; nonc'è la fartura di altri tempi, ma ci sono sempre calciatori di qualità sí; ma siamo parlando di uno dei piú grandi negozi al mondo: il calcio. Io tiferó adesso per Olanda che ha fatto una bella finale nel mondiale scorso e sarebbe campionessa per la prima volta; del resto aggiungoti che mentre molti hanno spento tanto soldi per andare ai campi io ho cominciato a rispamiare per, quando possibile, viaggiare per Europa...
Grazie per l'album sopra che non conoscevo e mi è sembrato molto interessante ;-)
Anch'io tifavo Olanda ma purtroppo è passata l'Argentina. Pazienza e per me ora è finito il mondiale in quanto in finale non saprei proprio chi tifare.
ciao
Ms
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